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sabato, ottobre 08, 2011

"INDIGNADOS" A WALL STREET 

Ricordate gli “indignados”? Hanno visto la luce in Spagna e da lì si stanno propagando in giro per il mondo; in sostanza sono giovani “arrabbiati”, senza un futuro che possano intravedere, con dei governi che non danno risposte ma parlano al vento; in questo Obama non è stato da meno degli altri e ai circa 30.000 dimostranti che hanno occupato lo Zuccotti Park, vicino a Wall Street, si è limitato a dare loro ragione e a dare la colpa di tutto alla Cina ed all’UE; come dice Proietti nello slogan di uno spot adesso in onda: “ma così riesce a tutti!!”.
Cominciamo dalla Cina; a loro viene imputato lo scarso “apprezzamento” (cioè riallineamento al suo effettivo valore) dello yuan e quindi le manipolazioni della valuta cinese continuano a rendere le loro esportazioni più economiche e quelle americane verso di loro più costose.
Obama ha proseguito con una sorta di ammonizione: “tutti devono giocare secondo le stesse regole”, rivolgendosi palesemente alla Cine, la quale – sia detto per inciso – possiede l’80% del Debito Pubblico americano e se uno di questi giorni gli gira e chiede il rimborso, mette l’America veramente con le brache per terra.
Ma come dicevo sopra, il Presidente ce n’ha per tutti: adesso è la volta dell’UE, alla quale imputa la crisi del debito pubblico europeo, considerandolo come il maggiore ostacolo alla crescita degli USA.
Quindi, dopo alcuni anni trascorsi con una crisi drammatica, generata in primis dall’enorme debito USA, Obama continua a dare la colpa agli altri; d’altro canto il Presidente sta vivendo una difficile situazione interna, con il pubblico americano che continua a voltargli le spalle: anche l’ultima elezione in un collegio tradizionalmente democratico, si è risolta con la vittoria dei repubblicani; molti analisti politici fanno questa riflessione: “la vittoria dei repubblicani va molto al di là di New York; è un voto contro il presidente in carica e la sua politica, sia all’interno che all’estero.
Per quanto riguarda l’interno – cioè la base elettorale – l’ultimo sondaggio Gallup dice che solo il 38% degli americani approva il suo operato, aggiungendo che per il 71%, Obama è assolutamente incompetente in economia.
Da aggiungere che le motivazioni di questo “sfacelo” finanziario e della conseguente immagine presidenziale, è da ricercarsi nelle faraoniche riforme promesse (e realizzate) dall’ ingresso alla Casa Bianca; la più famosa (e anche la più costosa) è la riforma sanitaria che però, almeno a detta di tutti gli analisti, verrà annullata e quindi questo provocherà qualche risparmio ma una figuraccia non da poco.
Per l’immediato futuro, l’entourage di Obama sta cercando di varare una normativa che metta la Cina fuori dalla World Trade Organization, ove si ravvisassero delle violazioni normative di una certa importanza, sul tipo degli standard minimi sul lavoro; tutto questo potrebbe far nascere una imposizione americana di dazi doganali nei confronti dei manufatti cinesi, fornendo così una forte boccata d’ossigeno alla industria manifatturiera statunitense; è ovvio che tale operazione porterebbe la situazione Cina-USA sull’orlo di una guerra commerciale vera e propria, con conseguenze difficilmente ipotizzabili; ma nello staff del Presidente c’è chi si azzarda a dire che tutto questo non sarebbe niente di nuovo: la guerra c’è già e la stiamo perdendo!!
Comunque sia, almeno fino alla fine del prossimo anno Obama alloggerà alla Casa Bianca; per il dopo, gli osservatori hanno molti dubbi che la sua permanenza possa continuare; Obama è autorizzato a fare tutti gli scongiuri di rito!!

venerdì, ottobre 07, 2011

NON AGGIUSTATE I CONTI CON LA SANITA’ 

Alcune situazioni della “sanità” del nostro Paese mi hanno indotto a qualche riflessione che ovviamente partono da alcune esperienze dirette (mie e dei miei parenti) ma soprattutto da quanto si pubblica sui quotidiani circa il settore di cui mi occupo.
Per esempio, in una clinica di Palermo un malato di tumore è lasciato senza farmaci dopo i tagli selvaggi messi in opera dalla direzione politica della sanità siciliana; oltre all’evento in se, alcune intercettazioni – disposte per altre materie – hanno mostrato il totale disprezzo degli operatori sanitari verso questo paziente che, oltretutto è in gravi condizioni fisiche.
Un vecchio detto delle mie parti recita “quando c’è la salute c’è tutto”; direi che mai un adagio è stato più attuale e ben centrato: infatti, solo coloro che possono – beati loro – baypassare la piovra sanitaria, si possono considerare “beati”, tutti gli altri debbono passare sotto le forche caudine degli operatori sanitari di ogni livello che ostentano menefreghismo e in molti casi addirittura il disprezzo per quelli che gli capitano a tiro.
Mi sembra perfino ovvio farlo rilevare un’altra volta, ma la sanità, la salute pubblica dei nostri concittadini – dai bambini appena nati agli anziani pronti a togliersi di mezzo – non dovrebbe risentire dei tagli che una crisi mal condotta e mal digerita impone al governo centrale.
O meglio, si dovrebbe cominciare a tagliare nella sanità solo dopo che negli altri settori sono rimasti tutti senza stipendio, come sta accadendo in Grecia, oppure dopo che tutti i politici di vario rango – dal consigliere di quartiere al Presidente della Repubblica – hanno rinunciato ai loro stipendi fino a quando la situazione non è tornata sotto controllo. Vi sembra troppo? Tenete presente che ognuno di questi signori in tanti anni di “lavoro” ha percepito talmente tanti denari che se rimane senza stipendio per un paio d’anni non succede proprio niente, può permettersi comunque le stesse cose che si è permesso finora, pagandole con i nostri soldi. Forse il mio discorso è venato di una certa demagogia, ma siate certi che non è la mia volontà: è solo quello che sento!
Facciamo un esempio: chi paga – cioè noi – decide che i nostri soldi debbono avere una priorità, cioè la sanità, e quindi prima di toccarla bisogna che il sistema politico italiano passi un paio di anni di vacche magre e che i signori della “casta” si abituino alla Punto e lascino le macchine blu in garage. È ancora demagogia?
Se parlate con i politici delle strutture regionali addetti alla sanità, vi dicono che non sono tagli indiscriminati ma solo delle “correzioni di tiro”, degli “interventi sulle cure del malato”, insomma – avete capito bene – si gioca sulle parole; infatti, non c’è mai una correzione di tiro nelle consulenze affidate agli amici ed agli amici degli amici; non c’è mai nessun intervento del politico alle spese per la sua vita pubblica (auto, spese di gestione, trasporti, ecc.). è chiaro il concetto??
Non ci dimentichiamo che i malati sono per loro natura degli essere deboli ed indifesi, considerati un peso per la Nazione e quindi non degni di attenzione; anche perché non mi è mai capitato di incontrare uno della “casta”, un politico, nella tantissime code che ho fatto per poter essere ricevuto da un sanitario, il quale – quando è stato il mio turno - lo ha fatto con sussiego e supponenza, come se fossi un vero e proprio scocciatore.
Ovviamente ci sono anche delle eccezioni – e sono tante e molto belle, forse perché ci sorprendono – ma non possiamo certo fare un ragionamento partendo dalle eccezioni; dobbiamo guardare la maggior parte delle situazioni che ci toccano e, così facendo, vedrete che non mi sbaglio. Insomma, non è demagogia ma possibile realtà!!

giovedì, ottobre 06, 2011

LA SENTENZA DI PERUGIA 

Ha fatto scalpore e suscitato molte polemiche la sentenza della Corte d’Appello di Perugia che ha mandato assolti – per non aver commesso il fatto – Amanda e Raffaele, i due ragazzi accusati di avere ucciso nel novembre 2007 una ragazzina come loro, Meredith, e per questo erano stato condannati nel dicembre 2009 a 25 e 26 anni di reclusione.
Il tam tam mediatico è risuonato al massimo:; oltre 400 testate televisive di tutto il mondo erano “accampate” nel vicoletto di fronte al Tribunale di Perugia e, un migliaio di giornalisti della carta stampata seguivano l’evento in apposita sala stampa.
Non ho seguito il processo di primo grado e neppure questo, in quanto sono contrario alla cronaca nera raccontata dai media e quindi non mi esprimerò sul merito della vicenda, ma su tutto quello che è ruotato attorno.
Anzitutto un contrasto: i PM di Perugia hanno affermato che con questa sentenza di assoluzione “non c’è stata giustizia”, mentre i familiari della ragazzina uccisa hanno confermato “di credere ancora nella giustizia italiana”; un contrasto sintomatico della confusione che si crea attorno ad un evento quando ci si mettono i mass media.
Vorrei riportare alcune considerazioni, ovviamente in forma parziale, fatte dai PM perugini sull’assoluzione; la prima è stupefacente e recita “ha vinto il ricco sul povero, l’America sull’Italia, il privato sul pubblico; non ha vinto la giustizia, ma le superconsulenze contro i due mila euro di Patrizia Stefanoni”; si allude allo stipendio della funzionaria di Polizia che analizzò un gancetto del reggiseno e il coltello, traendo delle conclusioni che poi, la perizia successiva ha demolito.
Il PM ha poi proseguito con una frase che non mi è piaciuta per niente: “il nostro sistema giudiziario è il più garantista di tutti, forse anche un po’ troppo”; ed anche l’altra “i giudici del riesame sono entrati nel processo con la volontà di assolverli”.
Queste frasi ero abituato a sentirle usare dai “politici” (uno tra tutti ne fa largo uso), ma mai avrei pensato di udirle da un magistrato sconfitto al secondo grado di giudizio; questa reprimenda nei confronti dei colleghi giudici, mi è apparsa completamente fuori luogo e addirittura meritoria di una inchiesta da parte del suo superiore.
Intanto, in tutto questo gran bailamme, ci siamo scordati che il processo ha detto una cosa della quale non possiamo andare fieri: la povera Meredith è stata uccisa e anche in modo barbaro, con un fendente che le ha tagliato la gola da parte a parte; chi è stato non si sa; e ai genitori della ragazza cosa diciamo??
Ma torniamo ai nostri due ragazzi “assolti con formula piena”; Raffaele è tornato nella sua Puglia ed è rientrato in famiglia per riassaporare gli odori dei suoi posti; Amanda è volata negli Stati Uniti, attesa da una folla plaudente e da uno stormo di telecamere.
Volete una previsione: non posso esprimermi sul ragazzo, ma la giovane Amanda sono certo che “userà” tutta questa vicenda per fare carriera bel mondo dello spettacolo e, di conseguenza, per fare soldi, anche se alla sua famiglia non mancano.
Anzi, possiamo dire che Amanda, arrivata a Perugia per studiare e conseguire una laurea, se ne ritorna a casa con un alone di notorietà che le renderà – in termini economici – molto di più di una qualsiasi laurea
Per concludere, due ragazzi sono stati in galera per quattro anni e adesso vengono messi fuori; come verranno compensati se la Cassazione confermerà il giudizio di assoluzione? Dallo Stato, come è previsto dalla legge, senza nessun addebito ai magistrati che hanno condotto così maldestramente l’inchiesta e i processi.

mercoledì, ottobre 05, 2011

ZIBALDONE N.10 

Tre notizie mi hanno colpito in modo particolare specialmente per la loro “originalità” che, in questo mondo massificato è già una cosa interessante.
LA PRIMA riguarda un episodio che a chiamarlo “efferato” non si butta via niente; state a sentire: periferia di Milano, ore 9.40, grande ressa dentro un Ufficio Postale per il pagamento delle pensioni; tra tutta questa gente c’è un anziano, ottantenne, disabile, senza una gamba, che si trascina dentro ad una carrozzina per cercare di uscire da quella calca; lui la pensione di 800 euro l’ha riscossa!
Ma non ha fatto i conti con un uomo dalla pelle scura – un extracomunitario? Non si sa con certezza – il quale appena fuori dall’Ufficio ha affrontato il poveraccio cercando di togliergli il borsello dove era custodito “il tesoro”; il pensionato l’ha stretto a se con forza, disperatamente, ma l’altro lo ha ripetutamente schiaffeggiato fino a quando il poveretto è stato costretto a cedere il prezioso borsello.
Alle persone che lo hanno soccorso – dopo l’evento, perché durante l’aggressione non si è presentato nessuno – ha sussurrato: “non è per i soldi ma per l’affronto…non ho potuto fare nulla…” come se si vergognasse della sua inabilità. E questo è il mondo!!
LA SECONDA è di carattere “internazionale” ed ha una sottile vena umoristica che mi ha colpito; ricorderete che l’11 settembre abbiamo commemorato l’aggressione alle Torri Gemelle di New York; anche in questa occasione l’evento è stato imputato ad Al Qaeda e in particolare alla regia del defunto Osama Bin Laden; del resto gli stessi autori si sono vantati dell’operazione e quindi perché dubitarne?
Ma c’è uno che smentisce la versione ufficiale e attribuisce allo stesso governo americano l’attacco alle Torri Gemelle: è Ahmadinejad, Presidente dell’Iran che è stato severamente redarguito dalla stessa Al Qaeda che gli ha intimato di smettere di attribuire al Governo americano l’attacco terroristico, perché il tutto è stato organizzato e messo in opera da loro; Chiaro??Fatti gli affari tuoi!!
LA TERZA è drammatica ancora più di quelle che l’hanno preceduta: siamo a Viareggio, in una Chiesa centralissima, colma di fedeli che assistono alla messa domenicale; tra loro c’è un signore – tale Aldo Bianchini di 46 anni, laureato in chimica – il quale ha improvvisamente cominciato ad infierire sul suo volto, senza l’ausilio di nessuno strumento, ma usando solo le mani; ed è con questo solo “strumento” che il Bianchini è riuscito addirittura “a strapparsi gli occhi dalle orbite”. Vi rendete conto della brutalità del gesto??
Dopo essersi cavato gli occhi, il Bianchini ha cercato di continuare nel suo disegno autolesionistico, gettandosi a terra e battendo la testa sul pavimento; per fortuna un medico presente lo ha fermato.
Portato ad un vicino Ospedale – insieme ai bulbi oculari raccolti da qualcuno e messi in un sacchetto – la prognosi è stata benigna per la vita ma negativa per quanto riguarda la possibilità di riacquistare la vista.
Il Bianchini, agli operatori sanitari del Pronto Soccorso, ha detto che ha fatto tutto da solo e che “me l’ha ordinato una voce”; non è dato sapere nient’altro su questa voce, neppure se era maschile o femminile.
L’uomo era già assistito per problemi psichici ma nessuno si sarebbe aspettato un gesto del genere; l’unico fatto che può inquadrare l’evento è che il Bianchini, nelle ultime settimane, aveva cessato l’uso dei medicinali antidepressivi; “vedrai, starò meglio” aveva detto alla madre; forse ci sperava davvero, ma così non è stato!!

lunedì, ottobre 03, 2011

PAROLE IN LIBERTA' SULLA CRISI 

Questo mio post sulla crisi che attanaglia il nostro – come tutti gli altri – Paese, vuole essere un condensato di piccoli pensieri che mi sono venuti in mente leggendo i commenti di autorevoli opinionisti e vivendo la vita di tutti i giorni proprio come tutti voi.
È ovvio che in tutti i luoghi del nostro Paese, l’accusato numero uno di questa situazione è “la classe politica”, quella sorta di casta che è al riparo da tutto e da tutti e che se ne frega di crisi e di quant’altro possa capitare: loro ormai sono arrivati e nessuno può togliere i benefici che loro stessi si sono votati.
Ed a questo proposito, il monito lanciato proprio in questi giorni da quel bravuomo che è Giorgio Napolitano mi sembra un po’ errato: il Presidente ha detto: “in questo momento si impreca contro la politica, ma la politica siamo tutti noi”; carissimo Presidente, pur sapendo che lei cerca di smorzare i toni delle polemiche, non possiamo mischiare la “casta” con il carrozziere di Benevento o con la pensionata di Vicenza; la “casta” si è fatta le leggi e adesso a chi dice loro che hanno troppe pensioni, risponde: è la legge; ma egregio Presidente, la legge se la sono fatti da soli!!.
Piuttosto, perché non organizziamo una gita dell’intero Parlamento a Caprera, dove ha abitato negli ultimi anni della sua vita un certo Giuseppe Garibaldi, anch’esso membro del Parlamento torinese; si vedrà che la casa del generale è assolutamente diversa da quella di ogni politico della nostra generazione; con loro il generale non aveva proprio niente in comune, se non – verso qualcuno – un incontenibile appetito sessuale. Sapete che Garibaldi ebbe a rifiutare un vitalizio di 50.000 lire (dell’epoca) offertogli dal Re per i servigio resi alla Patria? Va bene, direte voi, ma non possiamo mica paragonare Garibaldi con uno dei nostri politici; altra categoria, altra classe!!
Comunque, a proposito di pensioni, è di questi giorni la notizia che la sforbiciata da più parti proposta non è più urgente, visto che la cura già in atto ha provocato una diminuzione delle “uscite” di quasi il 20%; significa che la cura era giusta? Forse!
Ma insomma, dove andiamo a cercare i soldi per sistemare il nostro disavanzo? Adesso si ricomincia a pensare ad una sforbiciata dei rimborsi elettorali, ma sperare che la “casta” possa avallare questa operazione mi sembra utopistico; comunque staremo a vedere, anche perché sono tanti miliardi che potrebbero entrare in cassa.
Un posto dove si potrebbe trovare dei fondi è quello – abbastanza misconosciuto – delle Regioni e delle Province a statuto speciale; anzitutto diciamo che queste strutture nascono nel dopoguerra e ricevono un trattamento speciale rispetto ai similari enti locali “normali”; il motivo di questo trattamento diverso deriva da una sorta di ricatto (“altrimenti ce ne andiamo con l’Austria o con la Francia”) per le strutture al confine nord, mentre per la Sicilia e la Sardegna, i motivi sono più sottili: venne ventilato il separatismo e per smontarlo, lo Stato dovette cedere alle loro richieste.
Adesso, vista la situazione e la intollerabile disuguaglianza tra la gente italiana, direi che sia proprio il caso di ripensare alle decisioni di allora; come? Semplice, ritornare alla “normalità” finanziaria con tutto quello che ne consegue e se le Regioni e le Province in questione non ci stanno, come si dice dalle mie parti, chi se ne frega; se pensano di stare meglio con l’Austria, la Francia o qualche nazione del Medio Oriente per Sicilia e Sardegna, si accomodino pure.
Non dimentichiamo che – tanto per fare un esempio – la Sicilia, per amministrare 5/milioni di cittadini spende 1.7/miliardi, mentre la Lombardia, con una popolazione di oltre 10/milioni spende poco più di 200/milioni; fate voi i conti!!

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