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mercoledì, luglio 23, 2014

MA CHE CACCIA E' QUESTA?! 



Anzitutto mi scuso per aver saltato una settimana circa di contatto con i miei lettori, ma ho trascorso questo tempo in un ospedale dove mi è stata sistemato un aneurisma all’arteria femorale che ancora non mi permette una deambulazione corretta; spero comunque che in una decina di giorni mi dovrei rimettere completamente.
Ma veniamo all’argomento odierno: premetto di non essere mai stato – e mai lo sarò – un appassionata della caccia, tant’è vero che di questo argomento l’unico episodio che ricordo è quello di alcuni decenni fa, quando ci trovavamo in campagna, io e mio figlio (allora piccoletto), e un indigeno insisteva per condurci a caccia; il giovanissimo figliolo cedette e fu condotto via all’alba; ritornò verso l’ora di pranzo e alla mia richiesta ”come è andata?” mi rispose con un significativo “benissimo, neppure un ferito!”; evidentemente faceva il tifo per gli uccellini!!
Quindi non riesco ad afferrare la bellezza della “poesia della caccia”, ma soprattutto non  capisco e non riesco a tollerare la barbarie dell’uso degli uccelli da richiamo usati per incastrare i propri simili e che in questo modo vengono attirati e più facilmente uccisi.
Dunque, come funziona questa ennesima sconcezza inventata dall’uomo che si sente superiore a ogni altro essere vivente con cui convive; con grandi reti si catturano allodole, merli, tordi, pavoncelle ed altri uccellini similari che vengono tutti rinchiusi in gabbiette, tenuti per mesi al buio in magazzini e sottosuoli, in modo da stravolgere la loro percezione delle stagioni.
Riportati all’aperto, i piccoli “sequestrarti” credono che sia primavera e cantano, così la loro voce diventa un subdolo richiamo per gli stormi in migrazione che si abbassano sulle doppiette in agguato, provocando un fuoco di sbarramento molto simile alla battaglia d’Inghilterra.
Ovviamente, se ci riflettiamo un momejnto0, vediamo che tutto questo è “normale”: siamo il paese che detiene il record mondiale delle truffe: finanziarie, alimentari, sui rifiuti,  pensionistiche e sanitarie, e potrei continuare.
Potevano mai le allodole  sottrarsi al più vile e ignobile tra i raggiri assurti a sport nazionale?
Certo che è veramente facile delinquere in un paese dove lo Stato affronta il sovraffollamento delle carceri svuotandole surrettiziamente, anziché costruirne di nuove. E offre sconti di pena e permessi premio all’omicida ma è inflessibile con chi spara per difendersi; un paese dove uno dei popoli più rissosi del pianeta viene sostenuto da una allucinante densità di avvocati (ce ne sono più a Roma che in tutta la Francia) i quali hanno lo scopo preciso di paralizzare la Giustizia ricorrendo in Cassazione anche se il bucato del terzo piano sgocciola sui davanzali del secondo.
Come si può vedere, l’infamia delle allodole usate come esche ci porterebbe lontano, si potrebbe “paragonare” con altre cose, ma purtroppo in Italia tutto fa capo ad una maggioranza silenziosa o appena brontolante, il che fa il gioco di minoranze spregiudicate, ciniche, spesso sempre più criminali.
Le menti più perversamente raffinate del mondo si concentrano qui, dove nel momento in cui si progetta l’EXPO o il MOSE, subito si inventa un sistema di mazzette e conti truccati e quando vedo i responsabili in manette, ricordo di averli già visti anni addietro; e allora si pensa di poter fare qualcosa per mettere in piedi un sistema meno canagliesco per la caccia degli uccelli? Ma mi faccia il piacere!!

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