venerdì, aprile 29, 2011
E ADESSO...PUBBLICITA'
È un po’ di tempo che non affronto il mondo della pubblicità televisiva, al quale ho appartenuto fino a non molti anni or sono, e quindi cerco di recuperare il tempo perduto ricordando agli amici lettori alcuni degli spot attualmente imperanti sulle reti televisive. Prima però una considerazione: il carico pubblicitario è diventato veramente insostenibile e “sincronizzato” e in particolare su quelle televisioni che – per definizione – non dovrebbero averlo, in quanto già ricevono dall’utente un contributo finanziario annuo: mi riferisco alla RAI, che non ce la fa con il canone, ma non mi sembra giusto calcare la mano sull’intasamento pubblicitario, ma soprattutto con SKY, televisione che com’è noto, trasmette “solo” via satellite” e coloro che la utilizzano, oltre a pagarsi l’impianto per la ricezione, debbono corrispondere all’editore un canone mensile non indifferente: il minimo (che non comprende né film né calcio) sono 32 euro mensili che in un anno sfiorano i 400 euro. Lo so bene perché è il pacchetto che ho io!
Ma veniamo agli spot e cominciamo con una simpatica persona, Liana, la postina con la dentiera che ama il proprio lavoro perché la mette in contatto con tanta gente, ma ha un problema: quando gli offrono un dolce non può accettare in quanto la presenza di frutta secca crea problemi alla sua dentiera; ma adesso niente paura: Polident ha inventato una pasta della quale basta una piccola quantità per tenere fermo l’apparecchio e non consentire a queste piccole particelle di andarsi a collocare “sotto” la dentiera; la simpatia della protagonista è quella che genera automaticamente la suggestione del pubblico il quale crede ciecamente a quanto la dolce Liana gli comunica; e quindi il gioco è fatto: credere al protagonista di uno spot è basilare per la riuscita della campagna pubblicitaria.
Passiamo poi alla mamma di Paolino ed alla sua idea di dotare il proprio bagno del deodorante Glade; non l’avesse mai fatto! Infatti il figlio si presenta a casa seguito da una schiera di amici i quali – tutti – pretendono di “farla” nel loro bagno; tutto ciò per colpa/merito del deodorante. Anche qui abbiamo la caratteristica benevolenza della madre che agisce da stimolo all’utente per “credere” al messaggio: se ce lo dice lei che non scaccia via i ragazzini ma accoglie con bonomia le loro pretese, significa che possiamo fidarci. E così il gioco è fatto!!
E cosa dire del commercial riguardante l’acqua minerale “Lilia” che – come recita lo slogan – “fa restare giovani”? La vicenda ci fa intendere che una matura coppia di sposi – età circa sessanta anni o giù di lì – ritorna nel proprio paese d’origine dove si beve normalmente quel tipo di acqua e ritrova tutti gli amici ed i conoscenti che, però, sono molto più giovani di quello che dovrebbero essere; pensate che la maestra dell’uomo, adesso sembra sua figlia!! Tutto questo, come gia detto, è merito di quest’acqua che sembra “miracolosa”; buffa la battuta della moglie che suggerisce al marito “bevi, caro, bevi”, come a volerlo far ringiovanire per ragioni….comprensibili.
E lo sdoppiamento di personalità che c’è nello spot di McDonald’s? Un giovane, di fronte a due tipi di panino – uno con il provolone e uno con lo speck – ha una grossa crisi e, al cospetto della cassiera, prima ne sceglie uno, ma poi l’altro se stesso lo convince a optare per l’altro, finché il tutto si concludo con un salomonico “l’altro domani”. Lo spot si avvale di un bravissimo attore che interpreta due “se stessi” con grande maestria; l’identificazione che ogni frequentatore del locale potrà fare con “uno dei due” è assicurata e quindi la campagna pubblicitaria si può considerare riuscita! Tra un po’ di tempo ritornerò sul tema con una nuova “lenzuolata” di commercial.
Ma veniamo agli spot e cominciamo con una simpatica persona, Liana, la postina con la dentiera che ama il proprio lavoro perché la mette in contatto con tanta gente, ma ha un problema: quando gli offrono un dolce non può accettare in quanto la presenza di frutta secca crea problemi alla sua dentiera; ma adesso niente paura: Polident ha inventato una pasta della quale basta una piccola quantità per tenere fermo l’apparecchio e non consentire a queste piccole particelle di andarsi a collocare “sotto” la dentiera; la simpatia della protagonista è quella che genera automaticamente la suggestione del pubblico il quale crede ciecamente a quanto la dolce Liana gli comunica; e quindi il gioco è fatto: credere al protagonista di uno spot è basilare per la riuscita della campagna pubblicitaria.
Passiamo poi alla mamma di Paolino ed alla sua idea di dotare il proprio bagno del deodorante Glade; non l’avesse mai fatto! Infatti il figlio si presenta a casa seguito da una schiera di amici i quali – tutti – pretendono di “farla” nel loro bagno; tutto ciò per colpa/merito del deodorante. Anche qui abbiamo la caratteristica benevolenza della madre che agisce da stimolo all’utente per “credere” al messaggio: se ce lo dice lei che non scaccia via i ragazzini ma accoglie con bonomia le loro pretese, significa che possiamo fidarci. E così il gioco è fatto!!
E cosa dire del commercial riguardante l’acqua minerale “Lilia” che – come recita lo slogan – “fa restare giovani”? La vicenda ci fa intendere che una matura coppia di sposi – età circa sessanta anni o giù di lì – ritorna nel proprio paese d’origine dove si beve normalmente quel tipo di acqua e ritrova tutti gli amici ed i conoscenti che, però, sono molto più giovani di quello che dovrebbero essere; pensate che la maestra dell’uomo, adesso sembra sua figlia!! Tutto questo, come gia detto, è merito di quest’acqua che sembra “miracolosa”; buffa la battuta della moglie che suggerisce al marito “bevi, caro, bevi”, come a volerlo far ringiovanire per ragioni….comprensibili.
E lo sdoppiamento di personalità che c’è nello spot di McDonald’s? Un giovane, di fronte a due tipi di panino – uno con il provolone e uno con lo speck – ha una grossa crisi e, al cospetto della cassiera, prima ne sceglie uno, ma poi l’altro se stesso lo convince a optare per l’altro, finché il tutto si concludo con un salomonico “l’altro domani”. Lo spot si avvale di un bravissimo attore che interpreta due “se stessi” con grande maestria; l’identificazione che ogni frequentatore del locale potrà fare con “uno dei due” è assicurata e quindi la campagna pubblicitaria si può considerare riuscita! Tra un po’ di tempo ritornerò sul tema con una nuova “lenzuolata” di commercial.
mercoledì, aprile 27, 2011
IL 25 APRILE E ALTRE COSE
La “liberazione dal gioco nazi-fascista”, è uno di quegli anniversari che dovrebbero essere gestiti con maggiore importanza e che dovrebbe vedere una maggiore partecipazione della gente; a mio modo di vedere è solo da quell’evento che è nata la Repubblica d’Italia e quindi – per importanza – il 25 aprile supera di gran lunga il 150mo dell’Unità d’Italia; quest’ultima ricorrenza l’abbiamo vissuta poche settimane or sono con ben altra risonanza.
Dicevo dunque del 25 aprile; si è festeggiato in tutti i Comuni d’Italia e mentre a Milano le maggiori contestazioni si sono avute per il Sindaco Moratti e per il capo dell’opposizione Bersani (ad opera in particolare dei famosi Centri Sociali) a Roma le contestazioni si sono rivolte al Ministro della Difesa, La Russa.
Tutto questo nonostante che il Presidente Napolitano si faccia in quattro per cercare di indirizzare la ricorrenza verso una sorta di unità d’intenti, ma non c’è niente da fare: ognuno resta dalla propria parte e si trascina questo atteggiamento in ogni sua partecipazione.
Alla manifestazione di Milano c’era anche il “vecchio” (non me ne voglia) Pannella che, dopo avere alluso “alle carriere clamorose” di certi magistrati di sinistra, ha continuato il suo intervento dicendo che “cinquanta magistrati si dedicano a trovare le prove delle puttanate di un puttaniere e nessuno invece si dedica a indagare su altri fatti che noi denunciamo da tanto tempo”; indiscutibilmente il vate dei radicali italiani non ha perso lo smalto dei tempi migliori e continua ad avere la lingua tagliente come tanti anni fa.
Ovviamente parlare di magistratura a Milano è come parlare di corda in casa dell’impiccato, visto anche il recente “affair” creato dai manifesti di tale Roberto Lassini, candidato per il Comune nella lista Pdl; egli infatti ha fatto affiggere diversi manifesti che portavano uno slogan quantomeno imbarazzante: “Via le BR dalle Procure”; ovviamente tutti si sono scatenati a fare reprimende al malcapitato e tutti a dire “io non lo conosco” e roba simile in puro stile italiota; ma una domanda dobbiamo farcela: questo Lassini è improvvisamente impazzito?
Ebbene, se uno cerca un po’ meglio, scopre che proprio pazzo non è, magari sarà avventato, ma pazzo no; e mi spiego meglio: il Lassini, Sindaco Democristiano di un paesino alle porte di Milano, ai tempi di “Mani Pulite” venne accusato di concussione e – con il sistema allora molto in voga – incarcerato per 42 giorni; dopo questa “esperienza”, per cinque anni e mezzo il malcapitato è rimasto ai margini della vita civile – diciamo meglio “sputtanato” – in attesa del giudizio che, fortunatamente per lui, lo ha assolto con formula piena, ma lo ha rovinato materialmente e psicologicamente.
Ecco quindi il motivo per cui l’ex Sindaco si è lanciato in quella assurda affermazione che accomunava alcuni PM milanesi alle BR, chiedendone l’allontanamento. Pertanto, dopo avere stigmatizzato l’atto, non possiamo disconoscere che il Lassini in questo caso ha almeno “le attenuanti” del danno grave subito; a proposito: i 42 giorni di carcere gli sono stati ripagati con cinquemila euro: un affare!!
Chiudo con una annotazione: è stata notata – e non poteva essere altrimenti – l’assenza del Premier Berlusconi dalle manifestazioni per il 25 aprile; non sono state date motivazioni specifiche, solo che il Cavaliere si trovava in Sardegna per un paio di giorni di completo riposo; sarà senz’altro vero, ma il riposo avrebbe fatto meglio a prenderselo in un altro momento, anche se le bordate di fischi previste a Milano non sarebbero state facili da digerire; chiaro il concetto!
Dicevo dunque del 25 aprile; si è festeggiato in tutti i Comuni d’Italia e mentre a Milano le maggiori contestazioni si sono avute per il Sindaco Moratti e per il capo dell’opposizione Bersani (ad opera in particolare dei famosi Centri Sociali) a Roma le contestazioni si sono rivolte al Ministro della Difesa, La Russa.
Tutto questo nonostante che il Presidente Napolitano si faccia in quattro per cercare di indirizzare la ricorrenza verso una sorta di unità d’intenti, ma non c’è niente da fare: ognuno resta dalla propria parte e si trascina questo atteggiamento in ogni sua partecipazione.
Alla manifestazione di Milano c’era anche il “vecchio” (non me ne voglia) Pannella che, dopo avere alluso “alle carriere clamorose” di certi magistrati di sinistra, ha continuato il suo intervento dicendo che “cinquanta magistrati si dedicano a trovare le prove delle puttanate di un puttaniere e nessuno invece si dedica a indagare su altri fatti che noi denunciamo da tanto tempo”; indiscutibilmente il vate dei radicali italiani non ha perso lo smalto dei tempi migliori e continua ad avere la lingua tagliente come tanti anni fa.
Ovviamente parlare di magistratura a Milano è come parlare di corda in casa dell’impiccato, visto anche il recente “affair” creato dai manifesti di tale Roberto Lassini, candidato per il Comune nella lista Pdl; egli infatti ha fatto affiggere diversi manifesti che portavano uno slogan quantomeno imbarazzante: “Via le BR dalle Procure”; ovviamente tutti si sono scatenati a fare reprimende al malcapitato e tutti a dire “io non lo conosco” e roba simile in puro stile italiota; ma una domanda dobbiamo farcela: questo Lassini è improvvisamente impazzito?
Ebbene, se uno cerca un po’ meglio, scopre che proprio pazzo non è, magari sarà avventato, ma pazzo no; e mi spiego meglio: il Lassini, Sindaco Democristiano di un paesino alle porte di Milano, ai tempi di “Mani Pulite” venne accusato di concussione e – con il sistema allora molto in voga – incarcerato per 42 giorni; dopo questa “esperienza”, per cinque anni e mezzo il malcapitato è rimasto ai margini della vita civile – diciamo meglio “sputtanato” – in attesa del giudizio che, fortunatamente per lui, lo ha assolto con formula piena, ma lo ha rovinato materialmente e psicologicamente.
Ecco quindi il motivo per cui l’ex Sindaco si è lanciato in quella assurda affermazione che accomunava alcuni PM milanesi alle BR, chiedendone l’allontanamento. Pertanto, dopo avere stigmatizzato l’atto, non possiamo disconoscere che il Lassini in questo caso ha almeno “le attenuanti” del danno grave subito; a proposito: i 42 giorni di carcere gli sono stati ripagati con cinquemila euro: un affare!!
Chiudo con una annotazione: è stata notata – e non poteva essere altrimenti – l’assenza del Premier Berlusconi dalle manifestazioni per il 25 aprile; non sono state date motivazioni specifiche, solo che il Cavaliere si trovava in Sardegna per un paio di giorni di completo riposo; sarà senz’altro vero, ma il riposo avrebbe fatto meglio a prenderselo in un altro momento, anche se le bordate di fischi previste a Milano non sarebbero state facili da digerire; chiaro il concetto!
lunedì, aprile 25, 2011
PROBLEMI PER L'EUROPA
Sembrerebbe che un malo oscuro fosse penetrato negli Stati europei e tentasse di puntare ad una disgregazione dell’UE, con frontiere che, già aperte per un passaggio libero di tutti, si stanno cercando di richiudere per il solito problema: la paura, questa volta impersonata dai migranti che continuano ad aggirarsi in cerca di un po’ di pane e di tranquillità; la Francia prima annuncia e poi smentisce di voler rinnegare il trattato di Shengen sulla libera circolazione degli individui; ma è solo uno dei problemi!!
Spostiamoci al Nord e affrontiamo un altro caso, quello della Finlandia che nelle recentissime votazioni ha premiato oltre ogni più rosea aspettativa, il partito dei “Veri Finlandesi”, facendolo entrare in Parlamento con un sostanzioso 20% che lo candida a governare o comunque a contrastare gli indirizzi eurocentrici degli altri partiti: i “Veri Finlandesi” sono infatti quelli che si proclamano “prima finlandesi e poi europei”, un po’ come la nostra Lega!
E continuano con un altro slogan: “basta sperperare i nostri soldi per salvare dalla bancarotta quei governi di irresponsabili”, quindi basta gli aiuti a Grecia, Irlanda e Portogallo; in concreto, se la Filnlandia dovesse revocare la propria partecipazione al Fondo di salvataggio dell’eurozona, la sua pur piccola quota – 8 dei 440 miliardi – provocherebbe un effetto slavina che interesserebbe altre Nazioni ben più importanti, cominciando dalla Germania e continuando con l’Austria e l’Olanda, tutti contribuenti molto generosi per questo fondo, ma le cui opinioni pubbliche la pensano un po’ come la Finlandia. Quet’ultima ha chiosato – con il leader dei Veri Finlandesi - un concetto assai interessante: “i nostri soldi restino qui anziché finire a greci o portoghese; non dobbiamo servire dei meccanismi inefficaci, ma difendere il nostro diritto a prendere noi stessi le decisioni”. Mi sembra tutto molto chiaro!!
Il prossimo anno la Francia dovrebbe decidere con un referendum la sua permanenza dell’Unione Europea e se, come Marine Le Pen assicura, la maggioranza dei francesi dovesse dire “no”, questa Europa, attualmente feudo incontrastato di burocrati e di banchieri, potrebbe anche essere messa in soffitta; non dimentichiamo che il primo degli euroscettici è stato il Generale De Gaulle e quindi ci potrebbe stare proprio tutto!!
C’è un altro focolaio che al momento brucia sotto la cenere:; in Turchia il referendum per la modifica della Costituzione è stato vinto dal partito islamico con il 58% dei suffragi e pertanto in quel Paesi ci si trova alle prese con un problema di democrazia che riguarda non solo la laicità dello Stato ma anche l’indipendenza della magistratura.
Al momento attuale, l’esercito e la magistratura restano fedeli all’impostazione laicista voluta dal padre della Turchia di oggi, Ataturk, ma il rapporto tra Islam e democrazia potrebbe sfociare in una Turchia che vada ad assomigliare alla Repubblica Islamica dell’Iran; anche se gli europei sono riluttanti a prendere sul serio le questioni aperte dall’integralismo islamico, le vicende turche e le sempre più numerose comunità musulmane stanziate in Europa, ci imporranno di affrontare il problema con la dovuta serietà; anche perché il Capo del Governo, Erdogan, ha cambiato la politica estera della Turchia, collocandola tra i paesi guida del mondo islamico, abbandonando le relazioni privilegiate con Israele e avvicinando il Paese alla Siria, all’Iran e persino ai “Fratelli Musulmani”, struttura politica che già controlla buona parte del mondo arabo.
Agli europei spetta di affrontare il problema Turchia con attenzione e con la mente rivolta ad una serie di questioni che riguardano, in primo luogo, i valori proposti e gli “standars democratici” presenti al momento. Speriamo bene!!
Spostiamoci al Nord e affrontiamo un altro caso, quello della Finlandia che nelle recentissime votazioni ha premiato oltre ogni più rosea aspettativa, il partito dei “Veri Finlandesi”, facendolo entrare in Parlamento con un sostanzioso 20% che lo candida a governare o comunque a contrastare gli indirizzi eurocentrici degli altri partiti: i “Veri Finlandesi” sono infatti quelli che si proclamano “prima finlandesi e poi europei”, un po’ come la nostra Lega!
E continuano con un altro slogan: “basta sperperare i nostri soldi per salvare dalla bancarotta quei governi di irresponsabili”, quindi basta gli aiuti a Grecia, Irlanda e Portogallo; in concreto, se la Filnlandia dovesse revocare la propria partecipazione al Fondo di salvataggio dell’eurozona, la sua pur piccola quota – 8 dei 440 miliardi – provocherebbe un effetto slavina che interesserebbe altre Nazioni ben più importanti, cominciando dalla Germania e continuando con l’Austria e l’Olanda, tutti contribuenti molto generosi per questo fondo, ma le cui opinioni pubbliche la pensano un po’ come la Finlandia. Quet’ultima ha chiosato – con il leader dei Veri Finlandesi - un concetto assai interessante: “i nostri soldi restino qui anziché finire a greci o portoghese; non dobbiamo servire dei meccanismi inefficaci, ma difendere il nostro diritto a prendere noi stessi le decisioni”. Mi sembra tutto molto chiaro!!
Il prossimo anno la Francia dovrebbe decidere con un referendum la sua permanenza dell’Unione Europea e se, come Marine Le Pen assicura, la maggioranza dei francesi dovesse dire “no”, questa Europa, attualmente feudo incontrastato di burocrati e di banchieri, potrebbe anche essere messa in soffitta; non dimentichiamo che il primo degli euroscettici è stato il Generale De Gaulle e quindi ci potrebbe stare proprio tutto!!
C’è un altro focolaio che al momento brucia sotto la cenere:; in Turchia il referendum per la modifica della Costituzione è stato vinto dal partito islamico con il 58% dei suffragi e pertanto in quel Paesi ci si trova alle prese con un problema di democrazia che riguarda non solo la laicità dello Stato ma anche l’indipendenza della magistratura.
Al momento attuale, l’esercito e la magistratura restano fedeli all’impostazione laicista voluta dal padre della Turchia di oggi, Ataturk, ma il rapporto tra Islam e democrazia potrebbe sfociare in una Turchia che vada ad assomigliare alla Repubblica Islamica dell’Iran; anche se gli europei sono riluttanti a prendere sul serio le questioni aperte dall’integralismo islamico, le vicende turche e le sempre più numerose comunità musulmane stanziate in Europa, ci imporranno di affrontare il problema con la dovuta serietà; anche perché il Capo del Governo, Erdogan, ha cambiato la politica estera della Turchia, collocandola tra i paesi guida del mondo islamico, abbandonando le relazioni privilegiate con Israele e avvicinando il Paese alla Siria, all’Iran e persino ai “Fratelli Musulmani”, struttura politica che già controlla buona parte del mondo arabo.
Agli europei spetta di affrontare il problema Turchia con attenzione e con la mente rivolta ad una serie di questioni che riguardano, in primo luogo, i valori proposti e gli “standars democratici” presenti al momento. Speriamo bene!!