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giovedì, ottobre 02, 2008

E' ALLARME RAZZISMO ?? 

Da più parte ed ai più svariati livelli, si usa la parola razzismo con sempre maggiore frequenza; prima di proseguire oltre vorrei fare una affermazione di principio: il popolo italiano non è razzista ed anzi ha sempre combattuto contro questa aberrazione; ne fanno fede le leggi razziali promulgate dal fascismo circa 70 anni fa che non attecchirono in quanto la gente – pur fascista – non era d’accordo con la persecuzione degli ebrei e, pertanto, si comportava di conseguenza, cercando – nella maggior parte dei casi – di aiutarli e di nasconderli.

Adesso, nella ricorrenza suddetta, si tenta di accostare alcune manifestazioni, di netta minoranza e di chiara matrice, che vengono fatte nei confronti degli immigrati di colore, come un sintomo della nostra propensione al razzismo, mentre questi atteggiamenti hanno origini ben precise e ben delimitate.

Cosa mi significa una affermazione del genere: “le ragioni della sicurezza inducono a credere che è giusto essere contro i diversi”? Eppure a farla è un uomo intelligente e preparato come l’ex Presidente Giuliano Amato; in questa frase esiste un aspetto che vorrei definire “lapalissiano” e cioè quando di afferma che le ragioni della sicurezza inducono…ecc; fermiamoci a questo punto e diciamo meglio che le ragioni della sicurezza spingono a fare “tutto”, anche le cose più nefande, pur di tutelare la sicurezza propria e dei propri cari.

Che poi ci si rivolti verso i “negri”, è un’altra ovvietà: quando si ha paura ci si rivolta verso coloro che sono diversi da noi e che quindi già nell’esaminarli inducono paura: questa diversità l’abbiamo accostata innanzitutto alla razza, in quanto è una forma di palese diversità e dopo, ma solo dopo e direi parecchio dopo, alla religione, quest’ultima balzata un po’ avanti per effetto del terrorismo.

Cerco di dare per scontato che siate d’accordo con questa prima parte dell’analisi e procedo in qualcosa che dovrebbe essere maggiormente operativo e cioè il “cosa fare”; dato per scontato che il problema delle migrazioni dai paesi poveri a quelli ricchi (a loro paragone lo siamo anche noi!) non è arrestabile con provvedimenti di immediato impatto, diciamo che dovremo abituarci a ricevere annualmente una certa cifra (alcune decine di migliaia) di immigrati di colore e non che abbandonano le loro case per cercare da mangiare.

In una situazione economicamente più florida di quella attuale, il problema avrebbe meno impatto, ma adesso che alle tante “paure” si aggiunge anche quello del vitto quotidiano, il “diverso” diventa un facile bersaglio per coloro che perdono il posto di lavoro o stentano ad arrivare alla fine del mese: insomma “è tutta colpa loro!”

E qui diventa insostituibile l’apporto dei “maestri”, non solo quelli delle scuole, ma anche quelli che parlano da cattedre diverse, tipo la televisione e la radio: sono loro che dovrebbero impostare una campagna di integrazione tra noi e loro, nella quale si faccia vedere che non sono nostri nemici ma che anzi possono diventare un nostro aiuto a sbarcare al meglio il lunario; l’esempio delle badanti è solo uno dei tanti benefici che questa gente apporta al nostro mondo.

E quando uno dei “diversi” in prega all’alcol investe e uccide uno di noi, si pensi prima di tutto al motivo per cui si ubriaca: forse se avesse un minimo di integrazione potrebbe fare a meno di stordirsi nel vino; e qui starebbe ai “maestri” della carta stampata usare una lingua diversa e cercare anzitutto i motivi e poi spiegarli alla gente; insomma si tratterebbe di una vera rivoluzione “di pensiero”, quindi non violenta. Chiaro??


martedì, settembre 30, 2008

ECCO L'IMPENNATA DELL'ENERGIA 

Sia chiaro, che era ampiamente prevista, ma tutte le volte che arriva – visto anche il tempo scelto – mi induce ad alcune riflessioni.

Anzitutto c’è da rilevare la distonia tra gli aumenti del gas (5,8%) e quelli dell’elettricità (0,8%), come a dire che il consumo che maggiormente ci impegnerà nei prossimi mesi – il gas per il riscaldamento – è quello più penalizzato; ma se esaminiamo bene gli aumenti nel periodo, si nota che nei trimestri precedenti si era già registrato degli aumenti per l’energia elettrica del 7,9% e per il gas del 4,3%; quindi, se sommiamo i precedenti con i dati attuali, vedete che abbiamo un sostanziale pareggio: siamo nell’ordine del 9-10% di implemento.

Per quanto riguarda il periodo scelto, dobbiamo notare – come ho già detto – che tra pochi giorni verranno accesi i riscaldamenti nelle case e che questi, nella stragrande maggioranza, sono alimentati con il gas; pertanto si prevede un autunno/inverno freddo che, se vogliamo riscaldare, occorre che sborsiamo dei bei quattrini.

C’è qualcuno che mi sa spiegare i motivi di tali aumenti? Io, modestamente, non ci ho capito niente: lasciamo da parte la situazione americana (ne parliamo dopo, ma sono certo che non c’entra niente in questo frangente) e quindi resta soltanto la turbolenza del petrolio; ma mi sembra che negli ultimi tempi si sia assestato con una certa costanza al di sotto dei 100 dollari al barile e quindi non riesco a legare questo dato – scontatissimo – con gli aumenti. Penso comunque che dipenderà dalle mie poche conoscenze, ma credetemi che non riesco a capire; e quando non capisco e mi si fanno tanti discorsi che non vogliono dire niente, mi allarmo; faccio bene??

Ma del resto, quello che mi lascia senza parole è l’insipienza dei nostri governanti che, in questa situazione di totale stagnazione dell’economia, autorizzano siffatti aumenti: anche solo per dare una immagine positiva, sarebbe stato opportuno intervenire e rimandare tali operazioni; e invece….forse c’era bisogno proprio di questi denari per dare le gratifiche di fine anno ai nostri super-manager delle aziende dell’energia?

Per quanto riguarda la situazione della finanza (e non dell’economia) americana, c’è poco da dire, se non ripetere quello che ho già avuto modo di scrivere tempo addietro: “quando avrete ucciso l’ultimo bisonte, abbattuto l’ultimo albero, prosciugato l’ultimo fiume, vi accorgerete che non potrete mangiare il denaro accumulato nelle vostre banche”: questa frase non è di un celebre economista e neppure di un famoso politico, ma di tale Ioanka Totanha, in arte “Toro Seduto”.

Probabilmente l’adorazione dell’unico Dio attualmente imperante nel mondo capitalistico occidentale – il Dio denaro – ha condotto il popolo americano verso una situazione che, per molti aspetti, richiama le due crisi (1907 e 1929), entrambe determinate da aspetti puramente finanziari.

Il famoso piano di Bush non è stato approvato dalla Camera americana per due motivi: il primo è che per gli americani un intervento così massiccio a protezione di alcuni Istituti traballanti è contrario al “liberismo puro” che da sempre viene praticato; il secondo motivo discende da una considerazione semplicissima: se il piano dovesse funzionare, il merito sarebbe di Bush, cioè di un Presidente repubblicano, e questo – una Camera a maggioranza democratica – non poteva permetterlo, specie in vista delle prossime elezioni novembrine.

Come si vede tutto il mondo è paese; anche negli USA le ripicche partitocratriche sono di gran moda, tanto che sembra di essere in Italia!


domenica, settembre 28, 2008

AVREMO UN AUTUNNO CALDO 

Non parlo ovviamente di calore atmosferico, ma di atmosfera surriscaldata sia in campo sindacale che politico; l’intervista di Veltroni al Corriere della Sera chiude definitivamente qualsiasi possibilità di collaborazione tra le due fazioni politiche operanti in Italia, e Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno.

E credo che buona parte delle motivazione di questa rottura si debbano ricercare nella vicenda Alitalia e, in particolare, nel gioco di squadra che la sinistra ha messo in campo con la CGIL; un esempio? Il venerdì firmano tutti, mentre Epifani lascia il tavolo: il motivo è che Veltroni da New York – dove si trova per acquistare un piccolo appartamento per la figlia – gli chiede di attendere il suo ritorno in Italia; e il bravo Walter appena sbarcato all’aeroporto dichiara: “tranquilli, ora ci penso io a sistemare le cose”.

E infatti il lunedì Epifani firma e Veltroni attacca l’insipienza del Governo nella vicenda e particolarmente del ministro Sacconi, definito addirittura “dannoso” per la trattativa; peccato che le altre sigle sindacali, con l’affermazione che Epifani ha firmato le stesse cose che gli erano state proposte il venerdì, svelano che è tutta una manfrina per fare in modo che l’opposizione possa attaccare la maggioranza e arrogarsi il merito della fine della trattativa.

La cosa – cioè le dichiarazioni dei segretari degli altri sindacati – hanno abbacchiato le pretese di vittoria di Veltroni ed Epifani ed allora si è arrivati alla vera e propria rottura tra opposizione e maggioranza, circostanza che conferisce “le mani libere” alla CGIL per la gestione dei contratti autunnali e, in particolare, per la vicenda della scuola.

Ma all’Italia di tutte queste manfrine e di tutte queste scaramucce cosa ne viene? Niente, come al solito; entrambi gli schieramenti confermano – caso mai ce ne fosse stato bisogno – che della situazione degli italiano non interessa un bel niente a nessuno; anzi vorrei aggiungere che da qualche parte – tipo l’IDV di Di Pietro – sembra che si giochi al “tanto peggio, tanto meglio”, ma anche questo non è una novità.

La riprova a quanto dico, si avrà al più presto, quando Epifani chiamerà i lavoratori in piazza e le altre sigle sindacali non lo seguiranno: questa divisione del mondo del lavoro è quanto di peggio possa capitare, in particolare quando tutti saranno impegnati a discutere del nuovo modello di contratto nazionale.

Ma politicamente, come era del resto abbastanza prevedibile, la partita si gioca su due fronti: la busta paga, o meglio il suo potere d’acquisto e il problema della sicurezza; non si creda che in Italia la gente che ha votato in un certo modo perché aveva paura, si sia pentita delle scelte; caso mai lo farà se nessuno -. né governo e neppure gli enti locali – gli daranno questa benedetta sicurezza o, comunque, “l’immagine” di una certa sicurezza.

A riprova di questo, i risultati elettorali in Austria confermano questa mia idea: i partiti che hanno puntato sul problema sicurezza e, segnatamente, contro l’immigrazione, hanno avuto ottimi risultati: e l’Austria è a poche centinaia di chilometri da noi.

C’è comunque anche qualcosa di nuovo: l’ennesimo pirata della strada che falcia una coppia di giovani in motorino e uccide il ragazzo, non è un extra comunitario, ma un italiano come me ed è stato trovato pieno di alcol fino agli orecchi: quattro volte il livello consentito; adesso a chi si darà la colpa? Ma non credete che qualcuno faccia marcia indietro nella crociata anti-emigrato clandestino. La via imboccata è quella e la percorreranno; in un certo senso è un modo per non pensare ad altro! Chiaro!!


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