<$BlogRSDUrl$>

venerdì, dicembre 18, 2009

LA RIPRESA 

L’ultimo mio articolo è stato quello del 12 corrente (sabato); in quello stesso giorno sono partito per La Spezia per “moderare” un convegno sulla emergenza educativa e, alla sera, al mio rientro, ero già con la febbre molto alta . La mattina dopo, domenica, la febbre è “scoppiata” ed è stata accompagnata da una brutta tosse che mi scuoteva il petto: obbligatoria la degenza a letto e la cura attraverso antipiretici.
Mi scuso per avervi propinato la genesi di questa mia brutta influenza, ma debbo continuare informando i miei amici che i miei scritti possono uscire dalla mia testa solo se c’è serenità al mio interno e la febbre e la tosse non provocano assolutamente questa “beatitudine”; e poi c’è stato l’attentato a Berlusconi che ha riempito tutti i giornali sulla vicenda: prima si è cominciato con le contumelie tra le varie parti politiche (è colpa vostra; non è vero, siete stati voi a fomentare questa violenza); insomma dopo un giorno i giornali non parlavano d’altro ed allora mi sono lanciato in una sorta di “fioretto”: non scriverò un nuovo articolo fino a quando un nuovo fatto superera in notorietà e sviluppo l’attentato al Premier; ebbene, questo fatto è successo e quindi – anche perché comincio a sentirmi meglio – scrivo questo articolo che segna la ripresa della mia attività: il fatto che è “passato avanti alla vicenda Berlusconi”, è l’assoluzione di Alberto Stasi, dopo circa due anni e mezzo dall’inizio della vicenda e dopo dieci mesi dall’inizio del processo.
Sarà interessante conoscere chi ripagherà il giovane Alberto da queste ”sofferenze” subite da una Magistratura che si è dimostrata come minimo “sprovveduta”, tanto contraddittori sono risultati – anche a noi profani - i dati forniti dal PM; e per fortuna che il Giudice non ha “abboccato” al teorema” delle macchie di sangue che non “potevano non essere calpestate” ed ha assolto per carenza di prove, il giovanotto. Ma ripeto: chi lo ripaga del tempo e del denaro perduto per la sua difesa? E chi lo ripaga per le pene che Alberto è stato costretto a subire durante tutto questo tempo?
E vorrei ricordare al giovanotto che “ancora non ha vinto niente”, cioè l’appello – a breve scadenza – potrebbe far morire in gola la gioia di Alberto e della famiglia; del resto, non dimentichiamo che l’attuale giudice – il GUP Stefano Vitelli ha operato in regime monocratico, mentre la prossima corte sarà insediata con tutte le caratteristiche delle Corti d’appello; una particolarità da non trascurare: il giudice Vitelli, nell’aprile scorso, quando sembrava già arrivato “a sentenza”, cacciò tutti dall’aula e invitò i PM a rivedere il castello delle prove, anche in accordo con i ROS; così non va, ebbe a dire, cercate di portarmi qualcosa di più concreto. I PM non hanno modificato l’impianto del processo e così la sentenza di ieri è quanto viene fuori da questo ennesimo pasticcio.
Torniamo adesso – sia pure brevemente – a parlare del “dopo attentato” al Premier; tra i tanti commenti che ho letto, ce n’è uno che mi ha colpito: “la situazione è simile a quella degli anni ’70”. E qui non sono d’accordo, per una serie di motivi; uno per tutti: allora i “ribelli” erano regolarmente iscritti un una struttura nata come rivoluzionaria, cioè le Brigate Rosse; adesso si assiste a qualche rigurgito, della vecchia struttura con la stella a cinque punte, ma sembrano più che altro dei pensionati che si ribellano all’inattività della pensione.
Quelli che invece pensano di fermarsi al concetto dell’odio al premier e basta, si ricordino che esiste una situazione di grossa difficoltà per i lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro: cosa si sta facendo per ovviare a questo?? Attenzione, perché questi sono peggio delle B.R., questi sono alla fame…!! Chiaro il concetto

This page is powered by Blogger. Isn't yours?