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sabato, aprile 09, 2011

I DUE BIG OCCIDENTALI HANNO PROBLEMI 

I due stati più potenti (economicamente) del mondo occidentale, cioè Stati Uniti e Germania, si stanno entrambi dibattendo in grossi problemi e non si riesce a scorgere il momento in cui potranno emergere da questa coltre pesantissima.
Ho precisato “big occidentali”, poiché nel mondo esistono Nazioni che possono benissimo confrontarsi con loro e, in molti casi averla vinta: mi riferisco a Russia, Cina e India, tutti Paesi orientali che vantano una posizione economica decisamente invidiabile, specie per noi, piccole formichine.
Ma torniamo ai nostri big occidentali ed ai loro problemi; per cavalleria diamo la precedenza alla Germania ed al suo leader, quell’Angela Merkel che sembrava avviata a ripetere il precedente trionfo e che invece si ritrova ad inanellare tutta una serie di sconfitte nelle elezioni amministrative.
L’ultima debacle è avvenuta nel Baden Wurttemberg, storica roccaforte dei cristiano sociali, seguita da quella nella Renania-Palatinato dove i socialdemocratici hanno confermato la loro supremazia; entrambe queste elezioni facevano seguito ad altrettante sconfitte delle scorse settimane, avvenute in Sassonia e ad Amburgo.
Eppure la bravissima Angela non molto tempo addietro aveva l’incondizionata fiducia dell’intero popolo tedesco; ed allora cosa è successo per far cambiare idea al suo elettorato? Due fattori sono emersi: il terremoto giapponese con il problema del nucleare e la migrazione massiccia degli arabi che ancora sono trattenuti in Italia ma che aspirano ad andare in Francia e Germania.
Per entrambi i problemi la Merkel ha adottato il piede di velluto: molta cautela, niente affermazioni in senso negativo, ma neppure positivo, per le centrali nucleari di cui la Germania è piena e niente dichiarazioni sul modo di gestire la questione migranti.
Eppure non è bastato neppure questo atteggiamento prudente: i tedeschi le hanno voltato le spalle e adesso tocca a correre ai ripari; io tengo sempre valida l’offerta di scambiare la Merkel con i nostri leader della maggioranza e dell’opposizione, ma nutro forti dubbi che i tedeschi accettino l’operazione!!
E adesso veniamo all’abbronzato Obama: dopo le elezioni di mezzo termine, i democratici non hanno più la maggioranza in Parlamento e quindi per il bilancio generale dello Stato, devono trovare dei compromessi in modo che anche i repubblicani lo votino.
Ebbene, il motivo del contendere era l’entità dei tagli alla spesa pubblica, unico sistema per rimettere in sesto il bilancio; a questo proposito, i democratico hanno offerto tagli per 33/miliardi di dollari, mentre i repubblicani ne hanno chiesti 100; la logica ha portato a trovare il punto d’incontro a 70/miliardi ma l’intesa è – per ora – saltata sul “dove” effettuare i tagli; in particolare, i repubblicani vogliono che una fetta di questi soldi vada a finanziare i centro per il controllo delle nascite e che praticano anche gli aborti, mentre i democratici non vogliono rinunciare agli investimenti sull’ambiente, perché ritengono che quello sarà il comparto che avrà in un prossimo futuro il maggiore impatto occupazionale.
Probabilmente, mentre scrivo queste note, un accordo verrà trovato, altrimenti avremmo il blocco di svariati servizi pubblici e degli stipendi per centinaia di migliaia di persone, in particolare per i militari, tutta gente che si ricorderà della situazione al momento del prossimo voto. E sarà difficile cancellare dalla mente della gente questa sensazione che deriva appunto dalla composizione dell’attuale Parlamento USA.

giovedì, aprile 07, 2011

METTERE D'ACCORDO LA GIUSTIZIA E LA GENTE 

Siamo nella provincia bresciana e Mauro Palella, napoletano trapiantato al Nord, è una Guardia giurata in servizio presso una Banca che viene rapinata da tre individui che riescono a scappare a bordo dell’auto nella quale li aspettava “il palo”; il nostro Mauro, insegue a piedi i tre che avevano rubato 10.300 euro e intima di fermarsi, ma l’auto continua la sua corsa ed uno dei banditi gli mostra un taglierino; la guardia esplode l’intero caricatore della sua Beretta bifilare modello 92 contro l’auto: è a circa tre metri dalla macchina e, a parte due colpi che centrano la ruota ed un furgoncino di un ristorante, gli altri si conficcano nel lunotto e nel cofano dell’auto dei rapinatori, uccidendo sul colpo due dei tre banditi mentre il terzo riesce ad uscire dall’auto ed a rifugiarsi nella bottega di un calzolaio, dove ruba una bicicletta e cerca di fuggire, ma viene catturato quasi subito dai Carabinieri accorsi al rumore degli spari.
La guardia porterà una giustificazione che suona pressappoco così: “l’auto andava in retromarcia ed ho pensato che volessero investirmi”; di diverso avviso il magistrato incaricato delle indagini: “la sequenza di bossoli ha fatto pensare ad una progressione nello spazio e non a una legittima difesa e neppure ad una contestualità; i colpi non sono stati sparati dalla stessa posizione ma avanzando”.
Sulla scorta di queste prime indagini, il PM ha arrestato la Guardia giurata accusandolo di “omicidio volontario”, escludendo quindi la legittima difesa; qualche considerazione: ovviamente non c’è legittima difesa, in quanto i banditi tiravano a scappare, dopo la rapina; si tratta caso mai di stabilire se la Guardia aveva volontà di uccidere o solo di fermare l’auto per recuperare il bottino (ripeto: poco più di 10.000 euro).
Su quest’ultimo quesito è difficile pronunciarsi, perché bisognerebbe entrare nel cervello dell’autore della sparatoria, ma una cosa è certa: se questo signore è stato messo a guardia della Banca con una pistola alla cintura, non può limitarsi a difendersi, ma deve anche difendere la Banca; questo mi sembra naturale, altrimenti tanto varrebbe non mettere un uomo in carne ed ossa ma solo una effige di cartone.
Insomma, la funzione delle Guardie che vigilano agli ingressi delle Banche è di semplice deterrenza oppure è concesso loro anche di intervenire per cercare di sventare la rapina; ovvio che in questo caso non è legittima difesa, perché nessuno stava attentando alla vita del vigilante.
Questa la dichiarazione del PM: “gli elementi fin qui acquisiti impongono la qualificazione giuridica del duplice omicidio volontario con esclusione degli esimenti della legittima difesa e dell’uso legittimo delle armi”; insomma, la guardia doveva solo Assistere alla fuga dei banditi, senza fare nient’altro!! O sbaglio??
Naturalmente, la maggioranza della gente che soffre di insicurezza sempre più diffusa, non ha dubbi e sta dalla parte della Guardia giurata e si chiede perché ogni volta che “i cattivi” muoiono “i buoni” finiscono nei guai: di questo passo, nessuno si metterà più nel mezzo e “i cattivi” avranno campo libero in tutto.
Ma è giusto ragionare così? Forse no, ma è comunque comprensibile che in una società sempre più violenta, la gente si schieri dalla parte di coloro che la difendono, a costo anche della propria vita in moltissimi casi.
Comunque, non dimentichiamoci che tutti gli atti e le sentenze che escono dalla Magistratura, portano sempre la dicitura “in nome del popolo italiano”: chiaro che questo non può significare una “popolarizzazione” della giustizia, ma qualcosa deve pur significare; e se non vuol dire niente, allora togliamolo e basta!!

martedì, aprile 05, 2011

ZIBALDONE N.4 

Vediamo se riesco a fare uno zibaldone con notizie nelle quali non si parli della Libia e neppure dei migranti; non perché queste situazioni non siano importanti e non ci creino preoccupazione, ma perché è ora di parlare anche di altre cose; non siete d’accordo??
LA PRIMA NOTIZIA è una sorta di battuta: sapete bene che in molti partiti, specie nel PD si fa un gran parlare di “fecce nuove”; il capostipite di questa sorta di rivoluzione è il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che non perde occasione per dire che tutti quelli che hanno già fatto una o al massimo due legislature, devono essere sbattuti fuori.
Non sono in disaccordo – in linea di principio - con questa impostazione, ma vorrei ricordare che anche Rutelli e Veltroni vennero spacciati per “il nuovo che avanza” e abbiamo visto tutti che fine hanno fatto; quindi attenzione e guardiamo bene chi sono i volti nuovi che avanzano nell’agone della politica e aspettiamo a osannarli.
Certo, quello che affermo adesso mi farà catalogare come “vecchio”, ma se la sinistra italiana avesse un Paietta, insieme ad un Macaluso e, perché no, anche insieme a un Togliatti d’annata, li cambiereste con tale Debora Serracchiani, astro nascente del PD oppure con i Franceschini e i Letta che attualmente aspirano alla nomea di “giovane”?
LA SECONDA NOTIZIA riguarda Gandhi, colui che venne chiamato “Mahatma”, cioè “Grande Anima” e che, oltre a essere stato l’autore dell’indipendenza dell’India, può considerarsi anche l’inventore della “non violenza” come lotta politica.
Ebbene, tale Joseph Lelyveld, ex capo redattore del New York Times, ha scritto un libro sulla “Grande Anima”, tracciandone un profilo dal quale scaturisce che Gandhi era “un pervertito sessuale, un politico incompetente, un fanatico fissato, un razzista inesorabile impegnato a promuovere solo se stesso, professando il suo amore per il genere umano come idea, mentre di fatto disprezzava gli individui”; insomma Gandhi, il profeta della pace e della non violenza, colui che fece della disobbedienza civile l’arma decisiva per ottenere l’indipendenza del suo Paese, sarebbe stato un tragico millantatore e – cosa ancora più riprovevole per i alcuni – un inguaribile omosessuale.
“Se l’amore e la non violenza non sono la legge del nostro essere, tutta la mia argomentazione cade a pezzi” diceva Gandhi; e su questa base, lasciamo dire a questo inutile ricercatore di gossip, tanto non riuscirà a scalfire di un millimetro una figura gigantesca come quella del Mahatma.
IL TERZO COMMENTO riguarda le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e, in particolare,l’invito che – doverosamente – è stato rivolto anche ai Savoia, in quanto discendenti di quei Re che firmarono le norme attuative dell’erigendo Regno d’Italia. Già, sottolineo “Regno”, perché così è nata la nostra Repubblica e quindi non possiamo esimerci dal rendere partecipi di questi festeggiamenti anche i discendenti di casa Savoia. Molti commentatori hanno disapprovato questo invito formale, assumendo che gli attuali discendenti sono “indegni” di quei Savoia (Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II) che contribuirono a realizzare l’Italia unita; per la verità, in tutto questo c’è un pizzico di verità, perché gli attuali Savoia si barcamenano tra inchieste giudiziarie e comparsate televisive, ma non si creda che i loro avi fossero degli stinchi di santo: tutti i Savoia hanno sempre avuto una greve abitudine di farsi l’amante e tenerla a breve distanza dal domicilio suo e della legittima consorte ed hanno anche avuto dei figli cosiddetti “bastardi” in quanto usciti da relazioni extra coniugali; a quell’epoca non si faceva caso a queste cose ed il privato del regnante restava sempre in ombra, per cui la storia tramanda solo gli atti positivi e tralascia queste cosucce.

domenica, aprile 03, 2011

FUORI DALLE PALLE?? 

Il titolo ovviamente è provocatorio e prende la mossa da una dichiarazione del Ministro Bossi che auspicava questa soluzione per i tanti migranti che abbiamo attualmente nel nostro Paese.
Di contro, alcune voci autorevoli e autorevolissime, ci ricordano che il nostro è un Paese di emigrazione e che sono stati centinaia di migliaia i nostri connazionali che a cavallo tra le due guerre hanno lasciato l’Italia in cerca di fortuna.
Ed allora, ecco che mi è venuta la voglia di comparare le due migrazioni, anche se – anticipo subito – è praticamente impossibile fare paragoni coerenti tra le due ondate migratorie, poiché la velocità che la tecnologia ha impresso allo scorrere del tempo, rende il tutto anacronistico.
Anzitutto, della nostra emigrazione esistono pochissime immagini, quasi tutte rivenienti da fotografie e poco da cinema e televisione; quello che mi risalta in mente è l’immagine di Ellis Island del film “Il Padrino”, quando il ragazzino che scappa dalla Sicilia non capisce il “what is your name” della guardia e riesce a rispondere soltanto “Corleone” (luogo di provenienza) e le guardie americane scrivono questo Corleone come cognome del ragazzo che poi diventerà celebre nella malavita americana.
Adesso invece i migranti che arrivano da noi conoscono quasi tutti l’inglese e molti di loro anche l’italiano cosicché possono esprimersi compiutamente e farsi anche le loro ragioni: ho sentito un giovane tunisino che si lamentava perché la pasta era troppo cotta!! Un altro che rilevava la sporcizia dei bagni, come se fosse stato in un albergo!! Insomma, la stragrande maggioranza, arriva in Italia – per poi proseguire in Europa – come se fosse un loro diritto giungere nel Paese di Bengodi; e qui sembra esserci una sorta di coscienza che cerca una riappropriazione delle tante ricchezze che l’occidente ha loro portato via; noi invece si andava all’estero “con il cappello in mano” – come si dice dalle mie parti – alla ricerca di un pezzo di pane un po’ più grande di quello che avevamo lasciato in Italia e un po’ meno duro di quello italiano; insomma non avevamo pretese oltre misura, ma solo di stare un po’ meglio di come stavamo nei nostri luoghi abbandonati. Poi tra la nostra gente c’era anche quello che ambiva a fare carriera nella malavita, intendendo questa operazione come una scorciatoia per raggiungere il benessere materiale tanto ambito; ma questo c’è ancora!!
A proposito di tutta questa marea – in maggioranza tunisina – che scappa dai loro Paesi, mi sono fatto una mia piccola idea; seguitemi: premettiamo che questo esodo massiccio è sempre concomitante con qualche disordine interno (vedi i 20.000 scappati anni addietro dall’Albania), sembra proprio che i vari “dittatori” che reggono le sorti di questi Paesi, fungano anche da “guardiani” del loro popolo; insomma, parrebbe che i “democratici” occidentali, per non essere disturbati da questa marea umana che potrebbe venire a chiedere di poter stare un po’ meglio, abbia messo in campo dei “cani da guardia” con il compito di arginare il più possibile l’esodo dei loro cittadini.
Nel momento in cui questi “controllori” vengono sbalzati di sella da movimenti di massa armati, questi Paesi si trovano con la porta di uscita completamente spalancata e di questo molti di loro – in particolare giovani - approfittano per andare a vedere se di là dal mare si campa meglio; non dimentichiamo poi che la televisione è oggetto di consumo anche da loro e da questo mezzo osservano le patinate vite degli occidentali, tutti dediti a mangiare, bere e fare l’amore, così come impone la pubblicità.
Ed allora, perché non provarci anche loro?? Ed infatti, eccoli qua!!

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