sabato, marzo 24, 2007
TRAGEDIA ALLA RAI
La recente audizione del Direttore Generale RAI, Claudio Cappon, ha messo in luce – almeno per me – alcune realtà che non conoscevo, o meglio, addirittura che non credevo potessero esistere.
Un breve antefatto: alcuni anni addietro, quando ho avuto occasione di conoscere Bernabei, storico Direttore RAI dal 1961 al 1974. appresi che gli stipendi che l’Azienda concedeva a cantanti, ballerine ed altri intrattenitori, erano molto più bassi di quelli che avrebbero potuto ottenere da altre parti, ma che
È chiaro che a quei tempi non c’era ancora la concorrenza della televisione privata, ma evidentemente adesso si sta andando nel senso opposto: pensate che l’attuale direttore Cappon, si è andato a lamentare con deputati e senatori, piagnucolando che “se si dovessero applicare i limiti imposti dalla recente Finanziaria, ci sarebbero 40 o 50 big che qui non potrebbero più lavorare”.
Ed allora comprenderete meglio il motivo del titolo di questo post; ma andiamo con ordine e vediamo di chi dovremmo privarci nel caso, infausto, che si applicasse, per una volta, la legge e si limitasse a 247.000 euro il tetto massimo dei compensi.
Si comincia col dire che Pippo Baudo, Bruno Vespa e
Pensate, solo per un attimo, al momento nel quale i sopra citati big del giornalismo e dello spettacolo dovessero andarsene sbattendo la porta, stufi di essere mal pagati e, oserei dire, sfruttati dall’Azienda che, attraverso le loro prestazioni, è in grado di produrre una televisione di gran classe e, soprattutto, di ottenere laute riconoscenze dagli utenti pubblicitari; infatti, basta guardare il bilancio della RAI ed assistere al “ripianamento” che ogni anno il Ministero del Tesoro deve compiere per consentirle di andare avanti, stavo per aggiungere “nello sperpero”, ma non lo dico.
E dove andrebbero tutti questi signori? Alla corte di Berlusconi (Mediaste) o a quella di Tronchetti Provera (La 7)?
Ma sono proprio sicuri che
E
Il caso di Biagi (richiamato a furor di schieramento politico, dopo l’editto bulgaro) credo che sia da considerare a parte: l’uomo non è più giovanissimo (ma non deve fare le corse), il giornalista è ancora validissimo e forse nella cifra dei 500 mila euro c’è anche una sorta di risarcimento per l’epurazione subita; non me la sento di infamare chi si è comportato così ed anzi aspetto Biagi alla prima puntata del suo nuovo programma.
E gli altri? Ormai ci hanno abituati a vederli sul teleschermo, ma credo che potremmo disintossicarci abbastanza alla svelta; quindi se trovano di meglio, non starei tanto a lacrimarci sopra e li accompagnerei alla porta di uscita, senza nessun rimpianto.
E facendo loro tanti auguri!!
giovedì, marzo 22, 2007
ZIBALDONE N.3/2007
Due sono gli argomenti che intendo trattare in questo post, in quanto due sono le vicende che mi hanno colpito: sia chiaro che siamo nell’ambito della pura curiosità e niente più, in quanto se dovessimo regolarci sulla base dell’importanza….allora sarebbe tutto un altro discorso.
IL PRIMO argomento si riferisce ad una curiosa notizia che è apparsa a margine della vicenda “vallettopoli” e, segnatamente, in relazione alle foto di Sircana; ricorderete che, oltre al fotografo che ebbe a vantarsi di averlo fotografato vicino ad un travestito, vantazione prima smentita e poi confermata, è spuntato un blocco di foto – provenienti evidentemente dalla scomposizione di un filmato – che il Direttore di “Oggi”, Pino Belleri, ha candidamente ammesso di avere acquistato per la bella cifra di centomila euro, ma che non ha mai pubblicato sulla rivista per una qualche ragione che, per quanto riesco a capire io, non riesce a spiegare se non con una sequela di frasi fatte che io, comunque, non riesco a interpretare (sarà come al solito colpa mia!).
Del mio stesso avviso, comunque – e qui sta l’argomento del post – sembra essere anche il Comitato di Redazione del Corriere della Sera che ha chiesto ed ottenuto un incontro con il gruppo editoriale RCS, editore anche di “Oggi”, chiedendo di avere complete e dettagliate informazioni, da passare al pubblico a garanzia della sempre sbandierata trasparenza, sul “motivo per il quale l’azienda abbia acquistato a così caro prezzo il servizio fotografico sul portavoce del governo, e che questo non sia mai stato pubblicato da nessuna testata del gruppo”; ed ha aggiunto che sarebbe interessante conoscere “come mai il 15 marzo un fondo del Corriere abbia descritto la vicenda Sircana come un episodio inventato”.
In concreto i giornalisti si chiedono il motivo per il quale si è speso una così alta cifra proprio nel momento in cui non si riesce a chiudere il rinnovo del contratto di lavoro e si mandano avanti i giornali del gruppo con tutta una serie di “precari” sottopagati e sovrautilizzati. Mi è sembrato interessante e ve l’ho voluto raccontare!
Il SECONDO argomento ha per protagonista uno dei guru della televisione nostrana, Maria De Filippi” che, a proposito dei “Di.Co” si dichiara favorevole ed anzi, con l’occasione, narra un episodio accaduto a lei ed al compagno, Maurizio Costanzo: al matrimonio del fratello di Maria, il celebrante ebbe a rifiutarle la comunione in quanto convivente; la cosa fece talmente arrabbiare il compagno Maurizio, da fargli fare una scenata al prete, durante la funzione.
E così, con una sola frase sono sistemati sia i cardinali che lo stato laico; mi sembra che il ragionamento non abbia una logica corretta, ma forse è la moda del parlar televisivo che glielo consente: infatti, a mio modo di vedere, cosa c’entra lo svuotarsi delle chiese con l’approvazione ricercata dallo stato laico?
Comunque
martedì, marzo 20, 2007
COSA TROVO DOPO DIECI GIORNI ?
Appena rientrato in Sede, dopo vari giorni trascorsi in quel di Taormina, mi affretto a riprendere la comunicazione con i miei amici/lettori, per vedere di ritrovare la passata sintonia; anzitutto è bene precisare che gli argomenti che tengono banco – e lo hanno tenuto anche nella scorsa settimana – sono il rapimento ed il successivo rilascio del giornalista Daniele Mastrogiacomo di “Repubblica” e la vicenda ormai etichettata come “vallettopoli” che continua ad imperversare, anche se di reati – almeno per quel che ne capisco io – se ne vedono pochissimi.
Per la vicenda del giornalista rapito e rilasciato, dopo che l’Italia ha premuto sul governo di Kabul per il rilascio di alcuni talebani imprigionati, ho alcune perplessità che voglio girarvi immediatamente, anche se, ovviamente, la vita dell’ostaggio è stata salvata e questo è un grande successo; la prima perplessità è la fine che stanno facendo i due accompagnatori di Mastrogiacomo, l’autista e l’interprete: il primo è stato giustiziato, mozzandogli la testa e tale esecuzione è stata effettuata di fronte al nostro connazionale; del secondo non se ne sa ancora niente e sembra che gli afgani – amici dell’interprete – siano insorti, addirittura assediando l’ospedale di Gino Strada dove si trovava l’ostaggio liberato, accusando l’Italia di “ essersene fregata di coloro che erano con Daniele e di aver pensato solo a salvare il nostro connazionale”.
Ho anche alcune perplessità a considerare i talebani alla stregua di un esercito “nemico” con il quale effettuare lo scambio di prigionieri, in quanto li etichetterei più facilmente come “terroristi”, oppure come “banditi”, insomma in vari modi ma non come appartenenti ad un esercito; eppure se si effettua lo scambio di rito, si concede dignità ad una banda di delinquenti sanguinari; ma c’è da dire che l’Italia non poteva fare altrimenti, poiché i nostri rapiti “hanno tutti famiglia” e quindi bisogna riportarli a casa.
Diversamente si è comportata
L’altro argomento – “vallettopoli”, cioè lo scandalo del fotografo Corona che effettuava ricatti sulla base degli scatti che riusciva a fare – ha preso un po’ di gas con la rivelazione delle foto scattate al portavoce di Prodi, mentre effettua un “travesta tour” (dalle mie parti si dice così) cioè passa in macchina lentamente davanti ad una serie di uomini/donne schierati in bella posa per offrire i loro servigi. E che c’è di male???
Con l’entrata in scena del politico “importante” (il portavoce di Fini, che poi è stato addirittura scagionato dal GIP, non fece quest’effetto, tant’è vero che si dimise dall’incarico) si è avuto l’immediato parto di una leggina ad hoc che bastona quei giornali che osano riportare notizie circa “l’orientamento sessuale dei VIP”.