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sabato, ottobre 27, 2007

NUOVI SPETTACOLI 

La gente, anziché vedersi un bello spettacolo in televisione, preferisce sceglierselo tra l’orrido che la circonda, creando così “nuovi idoli” dei personaggi che qualche tempo fa avrebbero rischiato il linciaggio; a cosa mi riferisco? Ve lo racconto subito.

Vi ricordate il giovane Rom Marco Ahmetovic, che guidando ubriaco fradicio il proprio furgone, travolse ed uccise quattro ragazzi che erano appena usciti da una discoteca: due di sedici anni, uno di diciassette e una di diciannove; processato e trovato ovviamente colpevole, è stato condannato a sei anni e sei mesi che – anziché nelle patrie galere come tutti – sconta in un residence di San Benedetto del Tronto, ospite di un amico: non mi chiedete perché e chi paga perché non l’ho capito!!

Dunque torniamo al nostro giovanotto, immaginandolo solo e triste all’interno di quattro squallide mura di un residence semivuoto; allora non abbiamo capito niente!! Sull’onda del sensazionalismo, dopo il tentativo di Fabrizio Corona di utilizzare l’immagine di Azouz Marzouk, un seguace del più famoso paparazzo d’Italia – tale Alessio Sundas, che a voi non dice molto ma a me si (lo conosco, purtroppo) – sta mettendo a punto una campagna da realizzare con il giovane Rom, la cui immagine peraltro già esce quotidianamente sui giornali.

Vediamo in cosa consiste l’impegno di Marco: deve scrivere un libro di memorie (sembra che sia già finito) poi dovrà partecipare ad una campagna pubblicitaria anti alcol e, infine, dovrà realizzare un servizio fotografico che sarà pubblicato da un solo settimanale.

E poi la ciliegina sulla torta: una serie di passaggi televisivi su trasmissioni di buon ascolto, nelle quali il giovane Marco viene trasformato in un “simbolo” per scoraggiare la guida sotto l’influsso di droga e alcol: insomma una sorta di eroe negativo “pentito” il quale al termine delle sue performance potrebbe diventare un idolo (positivo? Decidete voi) per tutta una generazione di giovani.

Un altro esempio di questo andazzo mediatico è la partecipazione della gente ai processi più truculenti: dopo quello di Cogne, dove le persone che volevano assistere erano in numero superiore a quello dei posti disponibili, il nuovo processo dei mostri è quello che si tiene presso il Tribunale di Como e vede alla sbarra i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, accusati di avere sterminato la famiglia di Azouz Marzouk (ritorna di nuovo lui).

Le guardie giurate che prestano servizio all’esterno del Tribunale, sono state avvicinate da alcuni signori che hanno chiesto loro: “Scusate, è qui che si prendono i biglietti per assistere al processo della strage di Erba?”

Potrebbe sembrare la battuta di un comico, ma in realtà si tratta della richiesta “strana, ma poi mica tanto” fatta da svariate persone delle più svariate estrazioni sociali ed anagrafiche: per completezza d’informazione, la prossima udienza del processo in questione avrà luogo il 29 gennaio 2008; come dire, prepararsi in tempo!!

È chiaro che l’influsso dei media è innegabile in questo desiderio di vedere le cose più rivoltanti della vita, ma non ci dimentichiamo che ci deve essere dentro l’uomo un qualche aggeggio – che so, una ghiandola, una vena o cose del genere – che regola queste pulsioni e che le regola, almeno per il momento abbastanza male: vi citerò due soli episodi abbastanza similari, accaduti in assenza di giornali e televisioni; il primo si riferisce alla gente scatenata sugli spalti del Colosseo per assistere ai leoni che sbranavano i cristiani oppure ai gladiatori che si uccidevano tra loro; il secondo è altrettanto classico e ci ricorda le sartine che facevano a pugni per prendere i posti migliori sotto la ghigliottina.

Una domanda: che l’uomo sia crudele per natura??.


giovedì, ottobre 25, 2007

LA SAGRA DEGLI SFONDONI 

Ha cominciato la Confcommercio, che durante un suo convegno ha “sparato” la seguente notizia: l’azienda numero uno in Italia è la Mafia che fattura 90 miliardi di euro l’anno: non mi chiedete chi glielo ha detto, oppure come hanno fatto i bravi commercianti a “scoprire” questa cifra; magari ci sarebbe stato meglio un accenno – sia pure breve – all’evasione fiscale degli aderenti dell’associazione, ma forse non era la sede adatta.

Per quanto riguarda la Mafia, vige ancora un assioma dettato dai grandi capi che dice pressappoco così: parlate pure della Mafia, ingrandite i loro poteri e le loro nefandezze, perché è tutta farina che serve per costruire l’immagine di una entità invincibile: ora non voglio dire che sia stato un servizio fatto a “cosa nostra”, ma sicuramente male non gli ha recato.

La seconda cifra,“sparata” anch’essa a casaccio, sono i cento miliardi di euro l’anno che il vice ministro Visco assegna all’evasione fiscale: anche questo è un ritornello che quasi tutti i titolari del dicastero delle finanze cantano almeno una volta l’anno; lui, cioè Visco, aggiunge che di questi 100, ventitre sono stati recuperati dalla Guardia di Finanza e qui sta la seconda balla, perché si tratta di “individuazione” e non di “recupero”; quest’ultimo infatti – a detta dello stesso ministero – raggiunge appena il 3% della cifra scoperta e non di più, a causa di inghippi, ricorsi su ricorsi, interventi di grandi avvocati, insomma la solita storia che avviene in questo nostro bellissimo e disgraziato paese e cioè che “chi ha può tutto, chi non ha non può niente”.

Mi immagino come si sarà sentito il signor Rossi, che vive con un introito di poco più di 500 euro, a sentir parlare di tutte queste cifre da capogiro e avrà pensato: vuoi vedere che danno la colpa alla mia pensione se le cose non vanno bene? A proposito di pensioni, anche un tipetto disattento alle cose del mondo come è Eros Ramazzotti (sì, il cantante) ha affermato che è incivile quel paese che ha dei cittadini che campano con 500 euro al mese: ma lui che ne sa? Ci ha mai provato a campare con quella cifra?

Chi ci ha provato veramente (non con quella cifra ma con una paga da operaio) è stato un imprenditore marchigiano, produttore di una famosa pasta all’uovo che ha dichiarato di essersi vergognato perché non è riuscito a campare neanche un mese intero con quello che percepiscono i suoi operai; lui però non si è limitato a stigmatizzare il governo, la società e comunque i soliti obbiettivi di chi non vuol far niente da solo: ha semplicemente aumentato di 200 euro al mese gli stipendi dei suoi dipendenti; bravissimo!!

E pensate che i metalmeccanici di euro ne chiedono molti meno per firmare il nuovo contratto, solo 117 ed anzi, i sindacati si sono arrabbiati moltissimo per il premio di 30 euro che la proprietà FIAT ha distribuito agli operai per festeggiare la vittoria della Ferrari nel Campionato del Mondo; la risposta dei sindacati è stata: “vogliamo il contratto, non i regali”.

Ci sarebbe un altro dato, ma temo che vi arrabbierete: i super ricchi sono in aumento nel nostro Paese: alla fine del 2007 potranno contare su 870 miliardi di euro, con un incremento del 6,1% rispetto agli 820 miliardi del 2006.

Un solo commento: beati loro! Un solo augurio: che gli duri!!

E noi? Noi meditiamo, gente, meditiamo!!


martedì, ottobre 23, 2007

ZIBALDONE N.10/2007 

Quello che vi racconto in questo zibaldone è quanto mi ha colpito in questi ultimi giorni, sia nella vita reale che nei mezzi di comunicazione di massa: non è gran cosa, ma apprezzate l’impegno!

La PRIMA cosa l’ho vissuta personalmente e ve la racconta con lo stupore del ragazzino che fa qualcosa per la prima volta; mi riferisco all’uso del mezzo pubblico – in questo caso l’autobus – ed a quello che mi è capitato di osservare.

Anzitutto dobbiamo ammetterne la praticità per andare nel centro della città; subito dopo passiamo a notare che quello che ho preso io era guidato da una donna: niente di male perché ho già avuto modo di sperimentare che guidano meglio di noi maschietti; il problema è un altro e cioè che la signora in questione, per tutta la durata del viaggio – circa venti minuti – ha sempre telefonato, o meglio ha parlato ad un microfono che faceva parte di un cellulare, ma insomma, nella sostanza, ha telefonato e con toni che sono andati dall’ilarità alla mestizia.

Mi ricordavo che una volta c’era il cartellino “non parlate al manovratore”, l’ho cercato, ma non c’è più, evidentemente perché l’autista è impegnato in altro modo e non può rispondere agli utenti.

A parte gli scherzi, sia pure con il marchingegno che consente la telefonata all’automobilista, la signora autista non deve essere concentrata sulla guida e basta?

La SECONDA cosa di cui voglio parlare è della lite continua che c’è tra Mastella e Di Pietro; il primo esige che oggi – in Consiglio dei Ministri – ci sia una sorta di schieramento compatto che prenda a sputi il collega e ringrazi lui per la bella figura che ha fatto fare a tutta la classe politica per il caso De Magistris; il secondo invece ha rilasciato una serie di interviste nelle quali spara a zero sul collega ed anche sul Premier, facendogli un accostamento che lo avrà mandato sicuramente in bestia: “Se fosse stato il ministro della giustizia del governo Berlusconi a chiedere il trasferimento del magistrato che lo stava indagando, ci sarebbe stata una rivolta. Oggi invece passa il tentativo di delegittimare il magistrato”.

Non si può dargli torto e neppure Prodi credo che ci proverà; l’unica cosa che può essere messa in campo è l’opportunità di innescare una crisi di governo proprio ora, senza uno straccio di finanziaria approvata dal Parlamento e - cosa più importante – senza che siano trascorsi i termini per far scattare il diritto alla pensione per i parlamentari, termine che, mi si dice, dovrebbe esserci a metà febbraio: ecco questo mi sembra un argomento serio!!

LA TERZA cosa della quale voglio riferire l’ho appresa dalle anticipazioni del prossimo libro di Bruno Vespa “L’amore e il potere” che, tra le altre cose, contiene una sorta di intervista parallela tra la signora Prodi e la signora Berlusconi.

Di quest’ultima mi ha colpito questa dichiarazione: “Ho sempre pensato che si considerasse (il marito) prestato alla politica e che in un periodo così lungo il Paese avrebbe potuto esprimere alternative. Invece queste non ci sono state e lui (minuscolo) è rimasto la soluzione costante e centrale alla quale molti hanno guardato e guardano tuttora. Così l’imprenditore prestato alla politica ormai non si può più considerare tale”.

Quindi, signora Veronica, vorrebbe dire che è colpa nostra se lui (minuscolo) è ancora lì? Ma questo lo sapevamo e ogni mattina è il nostro primo pensiero che poi ci segue per tutta la giornata, facendoci arrivare alla sera stanchi morti e senza aver trovato uno straccio di alternativa. Ci dia una mano, la trovi Lei(maiuscolo)!!


domenica, ottobre 21, 2007

DEMOCRAZIA ED ECONOMIA 

Le recenti primarie del P.D. che hanno fatto registrare la partecipazione di oltre tre milioni di persone – lasciamo perdere il “chi sono” e “quante volte” – hanno conferito, per molte persone, una sorta di legittimazione alla politica verso l’antipolitica rappresentata da Grillo e compagnia bella.

Non sono d’accordo sull’impostazione del discorso, soprattutto perché il tutto era coreograficamente presentato, ma nella sostanza il vincitore era conosciuto da tempo ed i suoi “avversari” servivano solo a dare una parvenza democratica a questo inutile baraccone: come ulteriore riprova che si trattava di sola immagine, si potrebbe citare l’assoluta mancanza di dibattiti tra i candidati che, al contrario, erano chiamati soltanto a recitare la propria lezioncina senza interferire nelle manovre del designato vincitore.

Nello stesso periodo, o giù di lì, la parte avversa (Fini) ha raccolto 500mila persone in una piazza romana per parlare di tasse e attaccare il Governo: anche questo un successo della democrazia? Ma mi faccia il piacere!! Ora si trova il mezzo di radunare centinaia di migliaia di persone anche solo a parlare di caccia e pesca!

Magari queste persone che inneggiano alle due manifestazioni – sia pure su versanti opposti – sono convinti che se Veltroni manda a casa Prodi cambiano le cose; gli altri, dal canto loro, sono altrettanto convinti che per cambiare tutto bisognerebbe che Berlusconi mandasse a casa entrambi.

Purtroppo, più passa il tempo e più mi convinco che non è solo questione di uomini, ma soprattutto di sistema, nel senso che la democrazia rappresentativa non rispetta nessuno dei suoi presupposti: il voto non ci rende uguali in quanto gli apparato di partito fanno eleggere chi vogliono e non è libero in quanto è sempre più influenzato dai media che sono in mano alle oligarchie politiche ed economiche.

Ho un’altra convinzione: la democrazia cadrà da sola, così come accadde con il feudalesimo e più tardi col “socialismo reale”; ma non cadrà per le sue pecche intrinseche, ma per il vero problema che la democrazia rappresenta e cioè il modello di sviluppo (produzione – consumo – produzione) con i tre fattori costretti ad essere portati al parossismo perché il sistema continui a girare.

Come ho già avuto modo di dire altre volte, se si subordina le esigenze dell’uomo a quelle dell’economia e della tecnologia si provoca nell’individuo quel disagio che lo rende schizofrenico e di cui il sistema politico è soltanto l’involucro che lo legittima.

La gente (Grillo compreso) sente sempre più questo acutissimo disagio, ne percepisce confusamente la vera origine e perciò scarica la propria rabbia sui politici che, nella circostanza, rivestono il ruolo di “mosca cocchiera del sistema”.

Se mi concedete una logica in questo mio assunto, ne discende che il vero nemico di noi-gente è il sistema economico, in quanto votato alla materializzazione dell’individuo ridotto al ruolo di “produttore – consumatore” e costretto ad agire come il sistema gli comanda, pena la propria emarginazione.

Miei cari amici: c’è stato forse qualcuno che ci ha chiesto l’autorizzazione per fare approdare il nostro sistema verso le sponde della globalizzazione? Ovviamente no, perché nessuno si è sentito in dovere di chiedere qualcosa a coloro che poi lo avrebbero subito e questo è l’antitesi della “vera” democrazia.

C’è una qualche soluzione? Non è facile, anzi è quasi impossibile, perchè combattere un sistema economico sembra quasi una bestemmia; eppure l’unico “modo” è pensare che ogni nostro atto ci viene inculcato dall’esterno e che quindi la nostra presunta libertà è solo un’utopia!! Cominciamo a farlo!!


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