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sabato, settembre 20, 2008

DA QUALUNQUE PARTE TI GIRI... 

Mentre infuria violenta la polemica sul caso Alitalia, altri fronti caldi si stanno aprendo e non mi sembrano cose di poco conto: sette morti in una mezzora non è cosa da trascurare; soprattutto sarebbe opportuno capirci qualcosa ma – almeno per quanto mi riguarda - ancora siamo lontani dalla luce.

Spendiamo ancora qualche parola sulla vicenda Alitalia, auspicando che il Commissario Fantozzi – un nome che è anche profetico – porti i libri in Tribunale e così la smettiamo con tutta questa sceneggiata: è di ieri un colloquio che ho avuto – per tutt’altri motivi - con il Direttore di uno dei maggiori aeroporti italiani: questo signore mi illustrava quali sono i benefit, i fuori busta e tutte le altre agevolazioni che i piloti hanno sulla base del vecchio contratto e che non intendono abbandonare (e che sono fessi!!); una su tutte: lo sapevate che a Roma ed a Milano ci sono due grandi alberghi che hanno trecento camere a testa prenotate per i piloti Alitalia? E il fatto che queste seicento camere vengano occupate o no, per il proprietario è ininfluente, poiché lui le fattura tutte, ogni giorno: non male come benefit!!

Dicevo che il nome del Commissario è in qualche modo profetico in quanto l’intera storia sta rasentando il ridicolo: come l’affermazione di Epifani che, dopo avere rovesciato il tavolo, intima con la sicumera del grande capo “Adesso si venda Alitalia ad una Compagnia Aerea straniera e si faccia finita con l’italianità!!”; già, carissimo compagno Epifani, come se fosse facile trovare qualcuno – specie in questo momento di crisi – disposto ad accollarsi un bubbone come la nostra compagnia di bandiera, con tutti quei signori che hanno tante pretese e poca voglia di lavorare.

Però, e qui la faccio finita davvero, il mondo politico dovrebbe dare l’esempio a questi signori che hanno situazioni di grande privilegio; dicevo che dovrebbe essere il primo a fare pulizia nel proprio mondo ed a togliersi tutti i privilegi: questo perché mettersi di fronte a chi ha certe facilitazioni – non ripetibili nelle attuali situazioni lavorative – con la sicurezza di non essere uno che ha “più privilegi di loro”, credo che faciliterebbe la discussione ed il modo per uscire dall’impasse.

E veniamo adesso alla strage che si è consumata a Castelvolturno, dove sette persone – un italiano e sei extra comunitari – dono stati falciati dal fuoco di pistole e mitragliette nel giro di circa 30 minuti; questa “esecuzione” – sembra di origine malavitosa – ha dato origine ad uno scatenarsi della rabbia degli altri extra comunitari della zona che hanno inscenato una violenta manifestazione di protesta aggredendo gli automobilisti che transitavano sulla Domiziana con sassi e spranghe di ferro e infrangendo cartelli stradali e vetrine dei negozi del luogo; il tutto al grido: “non c’entriamo con la droga, non siamo nigeriani, siamo ghanesi e lavoriamo onestamente”.

Sinceramente non ho capito bene tutto l’accaduto e, in particolare non riesco a cogliere le motivazioni che stanno alla base dei fatti; in proposito vorrei fare un solo commento, rivolto ai mezzi di comunicazione: come si fa a scrivere che il primo assassinato, titolare di una sala giochi, è affiliato al clan degli Schiamone? Ma cosa c’è, un albo degli affiliati a questo clan, sul tipo di quello della Croce Rossa o della Misericordia?

E voglio dire di più: se i giornali sparano tali notizie con sicumera, è chiaramente perché tale condizione è palesemente nota a tutti; tutti meno che alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura? E allora, anici cari, se non riusciamo a carcerare neppure quelle persone che sono “notoriamente malavitose”, arrendiamoci e basta!! E smettiamo di invocare l’esercito come unica panacea di tutti i mali!!


giovedì, settembre 18, 2008

GUARDIAMOCI ATTORNO 

Per guardare non bastano gli occhi, ma bisogna anche – forse soprattutto – usare il cervello e mettere in moto le “conoscenze previe”, quelle cose cioè che formano il bagaglio esperenziale di ognuno di noi e che ci permettono di giudicare le cose e di accorgerci quando ci prendono per i fondelli.

Ora abbiamo il problema n.1 che riguarda l’andamento dell’economia statunitense, con banche che falliscono – o quasi – con assicurazioni che non sono più in grado di rimborsare i premi: il colosso AIG, che rischiava di finire addirittura in bancarotta, ha ricevuto 85 miliardi di dollari dalla Federal Riverse e ha tirato un sospiro di sollievo: credo però che questi denari siano arrivati come “prestito” e, a casa mia, i prestiti prima o poi vanno rimborsati; quindi, si può dire che non è risolto il problema strutturale, ma che si tamponano i buchi uno dopo l’altro, mano a mano che si presentano.

Se avete notato, le nostre televisioni – anche quelle satellitari – brillano per la loro insipienza e non c’è un cane di opinionista che spieghi in parole chiare quello che sta accadendo; per lo più si va avanti a frasi fatte, senza cioè che a monte e a valle del detto ci sia un qualsiasi ragionamento; volete un esempio? Oggi il nostro Ministro dell’Economia, tanto per tirarci su il morale, ha detto: “La crisi economica in atto nel mondo e in Italia può aggravarsi ancora”.

Mi viene spontaneo chiedere all’illustre ministro perché non ci dice in base a quale deduzione tira fuori questa previsione e aggiungerei anche una domandina semplicissima: ma la posizione dell’Italia in tutto questo bailamme di voci qual è?

Forse, visto il “regime” di globalizzazione in cui il mondo contemporanea sta girando, le crisi di uno si ripercuotono su buona parte del pianeta, ma questo deve avere una sua ragione logica, altrimenti siamo in piena speculazione e quindi i rastrellamenti di denaro dalle Borse vanno a finire nelle tasche di uno di quei 10 o al massimo 20 tizi che, in giro per il mondo, comandano “veramente” tutto e tutti.

È di oggi la notizia che tutte le Banche Centrali Europee hanno immesso sul mercato forti cifre (miliardi di euro), domandina facile facile: che vuol dire? Chi è “il mercato”? Chi ha usufruito di questi soldi? Comunque, tutte le Borse europee hanno reagito positivamente a questa iniezione di liquidità e hanno rialzate i listini di qualche punto.

Intanto, ci sarebbe anche da chiedersi il motivo per cui in Italia i tassi dei mutui sono arrivati vicinissimi al 6%, una misura mai raggiunta dal 2002 in poi; mi spiego meglio: sia la Fed. americana che la Banca Centrale Europea, tengono basso il tasso di sconto e non lo muovono per non essere accusati di fomentare le speculazioni, ma le nostre Banche, superiori ad ogni considerazione, tirano diritte per la loro strada che ha come obiettivo solo il profitto ed alzano i tassi per la clientela ordinaria..

Ma a ben guardare – come dice il titolo – le cose da vedere (in televisione,per esempio) possono essere anche altre: tanto per dire, è iniziata anche quest’anno “L’Isola dei Famosi” che ha nel proprio cast addirittura un ex deputato – Wladimir Luxuria – e un celebre calciatore/bello, Antonio Cabrini; ebbene, il reality messo in piedi dalla banda capitanata dalla Ventura, ha realizzato uno share di poco più di 3 milioni e ottocento mila telespettatori (19,9%), subendo un clamoroso quanto inaspettato rovescio dalla fiction: “Fidati di me”, che ha nel suo cast una splendida Virna Lisi: nello stesso orario del reality ha realizzato 6 milioni e 310 mila telespettatori (25,32%), contribuendo a rendere la Ventura ancora più incazzata del solito.

Questa è una buona notizia!


martedì, settembre 16, 2008

ZIBALDONE N.9/2008 

Mentre il tempo si sta raffrescando ed il pensiero corre all’inverno ed in particolare alle bollette sull’energia, ci sono un paio di cose che mi stanno incuriosendo e che voglio condividere con voi.

La PRIMA si riferisce ad una notizia di oggi, in base alla quale, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato l’ENEL di 1,2 milioni di euro: motivo della multa è quello di aver condizionato i consumatori e non averli informati sufficientemente; in particolare è stato messo sotto accusa uno spot televisivo che è stato giudicato ingannevole.

La vicenda si riferisce al passaggio della clientela da ENEL a ENEL energia e l’autorità garante rileva un sacco di scorrettezze di entrambe le strutture per cui le ha multate: la prima di soli 100 mila euro e la seconda di 1,1 milioni di euro e poiché le due strutture sono la stessa cosa (uno dei tanti esempi di scatole cinesi all’italiana) la somma da versare è di 1,2 milioni di euro.

E fin qui tutto bene, siamo perfettamente d’accordo con l’Autority, solo che mi viene in mente una domanda che, per la verità mi sono posto in altre occasioni simili: ma questi soldi dove vanno a finire? Chi li prende? Se li dividono i componenti dell’Autorità garante oppure vengono versati all’Erario? Tutte queste domande in quanto il danneggiato è il cittadino e a lui non ho mai visto ridare neppure un centesimo; e questo, se mi permettete, non mi sembra giusto!

La SECONDA prende lo spunto da una notizia che non farà piacere alla Ministra (anche) dell’Università, Gelmini: una dottoressa di 28 anni, attualmente precaria, è stata sorpresa alla Coop mentre si allontanava con tre carrelli carichi di generi alimentari; interrogata dalla Polizia e dal magistrato, ha detto chiaramente di aver rubato quella roba per poter tirare avanti senza continuare a gravare sulla famiglia che, pur avendo una figlia laureata, deve ancora mantenerla.

Insieme alla dottoressa, nello stesso supermercato c’era Lara, stessa età, che sta per conseguire la stessa laurea e per guadagnare qualcosa lavora il sabato alla Coop; e c’era anche Gemma, anch’essa studentessa, diciannove anni; le tre donne sono state prese insieme mentre uscivano tranquillamente con un carrello a testa ricolmo di generi di prima necessità: tutte e tre hanno detto che lo avevano fatto “per bisogno”.

Questa sorta di “associazione per delinquere” (scherzo, ovviamente) sembra nata dalla necessità della dottoressa – che vive da sola, ha iniziato da poco a lavorare e non ha un posto fisso (insomma è la classica “precaria” – la quale si è rivolta alle amiche, anch’esse in situazione di bisogno e ha organizzato, con l’aiuto dell’”infiltrata” Lara, una specie di spesa proletaria d’altri tempi: una volta tutto questo era quasi ammesso, adesso ci si ritrova a rispondere in Tribunale di furto aggravato.

È un’altra vittima del precariato? Forse, ma se andiamo a guardare bene è comunque una persona di 28 anni che a questa non più tenera età non è in grado di mantenersi: a chi vogliamo dare la colpa? Alla solita società che calpesta i diritti della gente? Forse; ma fatto salvo l’impegno della dottoressa, del quale non ho motivo di dubitare, mi sembra che siamo in presenza di un “caso di scuola” che dovrebbe scuotere non solo l’opinione pubblica – che domani non ricorderà niente – ma gli addetti ai lavori, cioè i Sindacati, facendogli intendere che siamo in presenza di una situazione nella quale il motto “difesa del posto del lavoro” forse non basta più.

Mi spiego meglio: chi dovrebbe difendere coloro che il posto non ce l’hanno??


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