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sabato, gennaio 12, 2008

LE SOLITE SCENEGGIATE 

Alla riunione del governo con i sindacati, si è assistito alle solite sceneggiate: da una parte il Presidente Prodi che assicura tutti che saranno trovati “più soldi per i salari bassi”; dall’altra il Ministro del Tesoro che ribatte un concetto ormai arcinoto “prima detta trimestrale di cassa non sapremo l’ammontare dell’extra gettito e comunque le prime misure non potranno arrivare prima di giugno”; tutto questo – secondo i tecnici del Tesoro – dovrebbe articolarsi con un aumento degli sgravi fiscali a tutti coloro che hanno redditi tra i 15 e i 35 mila euro lordi annui.

Vediamo prima di cosa stiamo parlando: contestualmente all’annuncio di tutti gli aumenti previsti dal primo gennaio (e quindi già entrati in funzione) e riguardanti gas, luce, acqua, tassa rifiuti, pedaggi autostradali e benzina (ma ce ne sono altri che non sto ad elencare) nonché all’aumento di molti generi di prima necessità (pane e pasta tanto per fare un esempio), i sindacati – anziché fare i “rinnovatori di contratti” e basta – si sono fatti parte diligente e si sono rivolti al governo per rappresentare una situazione di progressivo impoverimento della classe lavoratrice e dei pensionati, situazione che sarebbe acuita da queste “stangate”; il governo si è detto d’accordo ed ha invitato i sindacati ad un incontro per dopo l’Epifania.

Il risultato è nel primo paragrafo del presente post, al quale deve essere aggiunta una sorta di postilla di Prodi che dichiara “non c’è alcun dissenso tra me e Padoa Schioppa, non c’è un poliziotto buono ed uno cattivo. Tutti sanno che non si distribuiscono risorse che non si hanno, ma c’è un impegno preciso a dare risorse ai lavoratori e ai redditi più bassi”.

Prima di andare oltre, vorrei far rimarcare una “bestemmia” che è contenuta in questa dichiarazione: in politica non si dice mai che non si distribuiscono risorse che non si hanno, perché fare politica è “fare delle scelte” e, in questa ottica, distribuire le risorse che si hanno a disposizione (poche o tante che siano) secondo criteri e valutazioni di priorità; se non ci si comporta così, mi sorge il sospetto che queste famose risorse (l’extra gettito come lo ha chiamato Padoa Schioppa) vadano ripartite con criteri che niente hanno a che vedere con la politica e molto con il clientelismo.

In questo contesto che – a mio modo di vedere – non produrrà niente di buono per noi gente comune, si innesca il rinnovo del contratto dei metalmeccanico, scaduto da oltre sei mesi; le proposte che si contrappongono ci mostrano il periodo storico nel quale siamo chiamati a vivere: i sindacati chiedono un aumento medio a regime di 117 euro (oltre a 30 euro per quei lavoratori che non hanno la contrattazione aziendale); le imprese si sono invece dette disponibili a chiudere il contratto con un aumento medio di 100 euro, ma legando il 30% di tale cifra a miglioramenti della produttività.

Come si vede, le differenze tra le due posizioni non sono soltanto i 17 euro, ma l’impostazione che Federmeccanica intende dare al rinnovo: maggiore produttività in cambio di qualche spicciolo.

La rabbia delle cosiddette “tute blu” nello sciopero di ieri si è scatenata principalmente al centro-nord ed ha colpito autostrade e ferrovie, ma ha realizzato anche un risultato importante, una dichiarazione del ministro Ferrero che afferma “i manifestanti hanno pienamente ragione; è l’ora che le forze imprenditoriali che hanno beneficiato della riduzione del cuneo fiscale, riconoscano ai lavoratori, titolari degli stupendi più bassi d’Europa, congrui aumenti salariali”. Bene, il Ministro della Solidarietà Sociale, dovrebbe farlo capire anche a Padoa Schioppa; allora sarà stato bravo davvero!!


giovedì, gennaio 10, 2008

E IO CI AVREI MESSO LIPPI !! 

Il governo – alla disperata ricerca di qualcuno che potesse interpretare il ruolo di “salvatore” – ha chiamato il Prefetto Gianni De Gennaro alla carica di Commissario all’emergenza rifiuti in Campania; piccola annotazione: sono quattordici anni che esiste il ruolo, nel quale si sono susseguiti ben 8 personaggi, per cui continuare a chiamare il problema con il termine “emergenza” mi sembra un assurdo.

L’ex Capo della Polizia De Gennaro succede a tale Cimmino, restato in carica pochi mesi e con un brillante risalto: non si è mai sentito, non ha mai fatto niente, probabilmente si è limitato a prendere lo stipendio.

Perché dico nel mio titolo che io ci avrei messo Lippi? Ma perché l’ex C.T. della Nazionale ha titoli superiori a quelli di De Gennaro, avendo vinto addirittura un Campionato del Mondo e quindi potendo essere presentato alla folla senza il pericolo che qualcuno lo prenda a sputacchi; tanto, come competenza specifica nel campo della gestione dei rifiuti, sia Lippi che De Gennaro sono alla pari: entrambi non ne sanno niente!

Per coloro che non hanno ancora focalizzato appieno la figura di De Gennaro, un paio di notazioni per meglio comprendere: il nostro eroe è stato Capo della Polizia fino all’estate scorsa e in quel ruolo ha messo a segno alcune mirabili missioni operative, incappando però nell’ostracismo dei partiti dell’ultra sinistra, per la gestione del G8 a Genova: per tali eventi il De Gennaro è ancora sotto indagine da parte della magistratura ligure.

Lasciata la Polizia, appunto nell’estate del 2007, De Gennaro diventa capo di gabinetto del Ministro dell’Interno Amato, ruolo che potrebbe ricoprire nuovamente al termine dell’incarico napoletano; tutto questo in teoria, perché da più parti si intravede una manovra per l’allontanamento del “bravissimo, ma ingombrante” super poliziotto, un po’ come venne fatto per il Generale dei Carabinieri Dalla Chiesa, mandato a Palermo in quella sorta di “missione impossibile”; come dicevo, nel coro quasi unanimistico di apprezzamento per De Gennaro, le uniche voci dissonanti provengono dall’estrema sinistra che continua a ritenerlo responsabile dei disordini di Genova; l’euro parlamentare Vittorio Agnoletto, ha dichiarato che De Gennaro è sotto inchiesta come capo della Polizia ed è quindi inaccettabile la sua nomina a supercommissario.

L’obiettivo di De Gennaro – che sarà coadiuvato dal Generale Giannini per i servizi del Genio militare – è quello di cercare di ripristinare una situazione sostenibile attuando un piano emergenziale per la rimozione dei rifiuti attualmente in strada; per fare questo, dovrebbero essere investite alcune regioni italiane (che mi sembra non siano molto entusiaste) per lo stoccaggio di una parte della “munnezza”; un’altra parte andrà collocata in appositi siti che ora (come mai solo ora??) sono stati trovati in Campania; ritrovata una situazione accettabile, dovrebbe scattare l’operazione “inceneritori” al fine di dare stabilità alla raccolta differenziata dei rifiuti: tali strutture dovrebbero avere sede ad Acerra, Santa Maria la Fossa e Salerno; vedremo la reazione della gente di quei posti e vedremo soprattutto se le autorità cominceranno a dialogare con i dimostranti.

Un’ultima notazione: forse ho capito perché nel ruolo di Commissario per l’emergenza rifiuti ci sta meglio De Gennaro di Lippi: perché in Campania, una qualsiasi assonanza con il nome del Santo Protettore – San Gennaro – ha una grande presa sulla gente e quindi tutti sperano che anche l’ex poliziotto riesca a fare il miracolo; quale miracolo? Quello di sciogliere la “munnezza”!!


martedì, gennaio 08, 2008

BASTA PARLARE DI RIFIUTI 

Mentre tutto il mondo civile (ma anche quell’altro, sono certo!) è in fremente attesa delle decisioni che Prodi ed i suoi ministri prenderanno sul problema dei rifiuti (il premier ha detto a Napolitano: “In 24 ore risolvo tutto”), vorrei parlare d’altro, anche perché per i rifiuti non esistono ricette miracolistiche ma piani ben congegnati che richiedono tempi di attuazione; e per l’emergenza? Per quella potrebbe essere giusto l’impiego dell’esercito e la distribuzione della “munnezza” in vari siti di stoccaggio, ma solo se esiste un piano che vada oltre l’emergenza.

Intanto ha fatto scalpore la dichiarazione della brava Rosa Russo Iervolino che – non parrebbe – ma è sindaco di Napoli, la quale ha affermato che Prodi era stato preavvisato un anno fa che la questione rifiuti sarebbe finita in questo modo (cioè a schifio) e che bastava non fare la guerra a Bertolaso per ragioni personali (Pecoraio Scanio) ed ascoltare quello che lui ebbe a dire in quell’occasione (11/1/2007) e prendere gli opportuni accorgimenti; tutto bene, cara Rosina, ma in sostanza non ho capito chi avrebbe dovuto prendere questi provvedimenti? Sarà stato compito mio?

Comunque, avevo detto basta con il problema dei rifiuti – caso mai lo riprendiamo per qualche sviluppo di un certo interesse – e facciamo una bella virata di 180 gradi, anche se parliamo sempre di “potere”, al quale però dobbiamo aggiungere l’altra parola magica “amore”: mi riferisco alla vicenda di Sarkozjy e della bellissima Carla Bruni.

Ovviamente il lato “gossipparo” della vicenda la sta facendo da padrone, anche se i due paiono infischiarsi bellamente di fotografi e curiosi e continuano per la loro strada; alcune voci dei “soliti bene informati” stanno già parlando di imminente matrimonio dei due fidanzatini (febbraio 2008).

La schiera di coloro che stigmatizza il Presidente francese, lo accusa di essersi incapricciato (e se fosse amore?) di una bella ex top model, parecchio chiacchierata, con un figlio “sul corredo”, cioè senza un regolare marito, e con parecchie avventure che hanno fatto la gioia dei paparazzi; la cosa che ha molto scandalizzato i “benpensanti” è che Sarkozy la ostenti e se la porti con se nelle visite più o meno ufficiali (non ha osato farsi accompagnare dal Papa, ma c’era da aspettarselo), perché siamo abituati alla clandestinità delle amanti dei potenti: non ci scordiamo che Craxi ha avuto per oltre dieci anni una donna che “ostentava” solo nella suite dell’Hotel Raphael a Roma, mentre quando rientrava a Milano (sabato, domenica e feste comandate), la bella signora scompariva come neve al sole; e di lei nessuno ha mai parlato, anche se tutti (nell’ambiente politico) e quasi tutti (nell’ambiente delle televisioni dal quale proveniva la gentildonna) la conosceva benissimo.

Ed ora due parole sulla Bruni: forse non molti giornali hanno detto che il nonno della bellissima Carla è stato il fondatore e proprietario della CEAT, azienda di pneumatici di livello internazionale e che il padre di Carla è stato un valente musicista, mentre la madre è una apprezzata pianista; la ragazza ha vissuto quasi tutta la sua vita in uno splendido appartamento sito nel XVI arrondissement, come dire “i Parioli di Parigi”: non ha fatto la modella per bisogno e neppure per arrampicarsi socialmente ma solo per fare un mestiere che il suo splendido corpo gli permetteva di fare e comunque lo ha fatto sempre “a modo suo” e mettendo in mostra la sua spiccata personalità.

Questo è il personaggio, non mischiatelo per favore con le squinzie di casa nostra che sono disponibili a tutto pur di apparire in televisione; e sono certo che Sarkozy l’abbia conquistata con il suo fascino personale e non sbandierandogli il suo potere.


domenica, gennaio 06, 2008

LE FESTE SONO FINITE 

Al termine delle festività natalizie, che anche per i politici – come per insegnanti ed alunni – bloccano tutte le attività in attesa dell’Epifania che, come è noto, “tutte le feste porta via”, due problemi emergono sugli altri e chiedono un immediato confronto politico per cercare le migliori soluzioni: il problema dei rifiuti in Campania e quello delle buste paga di lavoratori e pensionati.

Il primo problema registra un coro bipartisan di inviti a Bassolino e alla Iervolino ad andarsene; addirittura i più scalmanati sembrano i compagni di partito, anche se a tali inviti non fanno seguito delle proposte concrete per smaltire la “munnezza”; a questo proposito, oggi si registra una notizia talmente curiosa che solo Napoli riesce a darci: un certo signor Merolla – 40 anni, due figli – è stato assunto otto anni fa insieme ad altri 360 netturbini per la raccolta differenziata, e per questo tempo regolarmente pagato (1100/1200 euro al mese) senza che gli sia stato mai chiesto di fare qualcosa; il Merolla si è addirittura auto-denunciato alla Magistratura, ma non è stato neppure convocato; definirlo una parte del problema dei rifiuti mi sembra riduttivo, forse meglio si attaglia la battuta del napoletano che scrive al deputato che gli ha procurato un posto di lavoro e, anziché ringraziarlo, gli dice: “onorevole, io le avevo chiesto uno stipendio e non un posto di lavoro”: ecco risolto il problema!

Fra i politici più scatenati nel chiedere la testa di Bassolino e della Iervolino abbiamo in prima fila Di Pietro (governo) e Casini (opposizione); a proposito di quest’ultima, pagasi lauta mancia a chi ha sentito le dichiarazioni del Cavaliere; del resto ci vuole pazienza, aveva altri impegni da assolvere, impegni ineludibili e quindi si è dovuto occupare d’altro; di cosa? Ma della ristrutturazione della propria villa ai Carabi: pensate che bravo, ha voluto seguire i lavori di persona, forse aiutando anche i muratori!!

L’altro problema che si trova sull’agenda dei politici è il modo di sistemare la questione dei salari e delle pensioni in modo tale da rendere “un po’ meno povere” una certa fetta di italiani e, così facendo, riattizzare i consumi che sembrano reggersi soltanto sui saldi.

I sindacati puntano ad un aumento delle detrazioni per quei lavoratori con reddito annuo fino a 40/mila euro e detassazioni per figli a carico; il governo spera di esaudire entrambe le richieste, anche se il potente Ministro Padoa Schioppa ha tenuto a precisare che l’incastellatura dei conti non si tocca almeno fino al prossimo mese di giugno, quando sarà in possesso di dati più veritieri circa l’andamento dell’economia.

Sintomatica la posizione di Confindustria: Ok a questi aumenti, purché vengano legati alla “produttività”, in modo tale che l’obiettivo vero della manovra possa essere identificato nella crescita del Pil.

E l’opposizione cosa dice? Sinceramente ho sentito un silenzio assordante dai vari leader e leaderini che componevano la Casa della Libertà, mentre il leader maximo è ancora impegnato ad aiutare i muratori nella sua villa ai Carabi e quindi in tutt’altre faccende affaccendato; mi viene in mente però che i vari Fini, Casini, Cesa, Bossi e compagnia cantando, se non sono in possesso di una delle “solite” dichiarazioni di Berlusconi alla quale dare addosso, è difficile che riescano a partorire qualcosa di testa loro; forse mi sbaglio, ma ho proprio questa idea!!

Comunque, tenete presente che per costringerci a pensare ad altro, stanno ritirando fuori il problema della legge elettorale (tedesca, spagnola, ora anche francese), come se alla gente fregasse qualcosa; a pancia vuota si ragiona male cari signori!!


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