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domenica, agosto 29, 2004

Democrazia: ma è proprio l'unico sistema? 

Nel contesto di tutte le brutture che si leggono circa la guerra (?) in Irak, sorge, sempre più spesso, una domanda legittima: ma l’Occidente "deve" proprio portare la democrazia nelle zone dove non c’è?
In caso affermativo, l’ulteriore domanda è: ma è indotto a sobbarcarsi questa sorta di "missione" dalla netta convinzione, o peggio ancora dalla certezza, che questa democrazia sia il miglior sistema politico con cui un paese può essere governato?
Dalla sicurezza iniziale, suffragata dalla frase di Churchill (la democrazia non è il miglior sistema politico, ma non ne conosco altri), siamo adesso a varie forme dubitative che tendono a mettere in crisi l’assioma iniziale.
Per quanto mi riguarda, l’elemento dubitativo è stato sempre fortissimo; chi ha avuto la bontà e la pazienza di seguirmi nei vari post, avrà letto che ho sempre propugnato un sostanziale disimpegno dalla zona, dopo l’abbattimento di Saddam.
Questo, anche perché mi ricordavo un detto che ho sentito da mio nonno e che – a proposito di belle cose date a forza a chi non le vuole – usava dire: "è come voler dare il gelato al ciuco". La frase sottaceva che, chi è abituato a mangiare da ciuco, non sa apprezzare il mangiare degli essere umani!
E infatti la struttura di quei paesi, fondata su elementi religiosi e tribali, con i clan che spadroneggiano nell’accaparramento del potere, mal si concilia con la democrazia che si basa, come è noto, sul massimo possibile di consenso popolare.
E con questo penso di aver sufficientemente fatto conoscere il mio pensiero sulla democrazia da esportazione; si potrebbe aggiungere che se non si ha la forza e la volontà per sacrificarsi nel combattere per conquistarla, è inutile e forse anche dannoso vedersela recapitare già bella e confezionata.
Per quanto riguarda la vicenda Baldoni, le polemiche continuano perché sembra che addirittura il filmato con cui veniva rivendicato il rapimento, sarebbe un montaggio e si paventa quindi l’ipotesi che a quel momento il giornalista fosse già stato ucciso.
In tutto questo fiorire di dichiarazioni e smentite, si distingue la famiglia del povero Baldoni che si tiene alla larga da qualsiasi polemica.
Bah, vedremo cosa ci riserva il futuro circa questa barbara uccisione.
Futuro che, nell’immediato, mi vedrà assente dal blog per una quindicina di giorni: parto infatti domani per Venezia dove seguirò – per il decimo anno consecutivo - la 61. Mostra del Cinema per conto di una rivista specializzata.
Sarà un periodo certamente stancante ma indubbiamente di grande interesse, specie per chi come me ha grande passione per il cinema; il nuovo Direttore – sia pure in carica da pochi mesi – mostrerà certamente alcune modifiche organizzative e strutturali alla grande kermesse che, per la verità, sta perdendo smalto negli ultimi anni, tanto da essere superata, oltre che da Cannes, anche da Berlino e Locarno.
Dobbiamo riprenderci il nostro posto che ci poneva al vertice dei Festival europei per qualità dei film presentati e subito dopo Cannes per il glamour, lo spettacolo, le dive e divette che si mostrano (abbondantemente) durante il periodo.
Arrivederci quindi e buona salute a tutti!.

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