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venerdì, maggio 11, 2012

ZIBALDONE N.5 

Lo “zibaldone” di maggio contiene quattro argomenti che mi hanno colpito e interessato, come spero colpiscano e interessino i miei lettori IL PRIMO riguarda la nostra “giustizia” e, in particolare l’assoluzione dell’unico imputato per un fatto accaduto oltre 20 anni fa; l’uomo – un ex fidanzato della vittima – era stato condannato a 24 anni ma l’appello ha dato ragione all’imputato che è stato assolto “per non aver commesso il fatto”, cioè con formula piena. Nel dibattito televisivo che ne è seguito, ho avuto modo di ascoltare l’attuale Procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, che alla domanda di un giornalista se non riteneva “un po’ strano” questo atteggiamento della magistratura che a distanza di così tanti anni prima condanna e poi assolve, ha risposto (cito a memoria): “se volete una giustizia veloce, c’è quella americana, con 12 persone che dopo un apposito processo, consegnano al Presidente un foglietto con una delle due parole: colpevole o innocente. Da noi la cosa è più complessa e richiede più tempo e maggiore approfondimento”. Chiaramente il magistrato schernisce una giustizia (quella americana) che è realmente affidata al popolo in nome del quale si giudica e non ai “parrucconi” come da noi. IL SECONDO si riferisce al problema della “spesa pubblica” che il governa cerca – senza grande successo – di ridurre; vorrei dare un suggerimento: il Senato americano va avanti con 100 senatori e tutti gli Stati – dalla California all’Oregon – si sentono rappresentati; da noi invece i senatori sono 300 e quindi ci sarebbe da chiedersi se sono tutti indispensabili; forse – a mio giudizio – 50 senatori (un po’ più di 2 a Regione – mi sembrerebbero più che sufficienti; ed il risparmio sarebbe notevole!! Nello stesso ambito, vorrei ricordare al ministro competente che la Regione Sicilia ha dieci volte gli impiegati della Regione Veneto: è possibile chiedere il motivo di ciò? IL TERZO argomento riguarda un tema che interessa – prima o poi – tutti noi: la paura della morte apparente, cioè di essere dichiarati morti mentre si è ancora vivi. E sentite cosa è successo nella bergamasca: una donna di 69 anni – a seguito di una grave crisi respiratoria – è stata dichiarata morta “a tal punto” da far muovere i necrofori per la sistemazione della salma; fortuna ha voluto che un poliziotto presente al fatto abbia notato un impercettibile movimento del torace della donna, per cui ha fatto tornare indietro i medici del 118 e trasportare la “presunta-morta” in ospedale dove è stata ricoverata in terapia intensiva; se fosse stata rinchiusa in una bara cosa sarebbe successo? Ecco perché in America hanno inventato la bara con tanto di cellulare incorporato ed il successo è stato clamoroso. IL QUARTO evento che mi piace riportare, riguarda una decisione del governo danese che, prima ha annunciato la sospensione del trattato di Schengen che regolamenta l’immigrazione, salvo ripensarci ed affermare “non usciamo da Schengen ma si rafforzeranno le verifiche alle dogane”. Il governo danese, sotto la pressione del Partito Popolare, di centro destra, ha ripristinato le verifiche ai confini con Germania e Svezia; per il Ministro delle Finanze, all’origine della decisione c’è un “aumento del crimine transfrontaliero” . La preoccupazione è che i flussi di immigrazione provenienti dal Nordafrica e diretti in Italia, si possano riversare successivamente in Europa e la Danimarca – come la Francia e la Germania – non lo accetta. Ed il ministro danese, insieme a quello francese e tedesco, ha avuto il coraggio di dire all’Italia di “non lamentarsi” per gli arrivi degli immigrati e soprattutto di non lasciarli liberi di vagare per l’Europa; chiaro??

mercoledì, maggio 09, 2012

E DA NOI COSA E' SUCCESSO? 

Dico subito che in Italia non è semplicissimo fare i conti elettorali, stante le differenze tra un sistema e l’altro e stante anche i ritardi che si sviluppano nei conteggi; e poi ci sono le norme che stabiliscono il vincitore subito e quelle che rimandano ai ballottaggi – che si terranno tra una diecina di giorni – e quindi l’esito finale non è chiarissimo, ma comunque qualche considerazione la possiamo fare da subito. Detto in soldoni, la situazione è questa: sconfitta del Pdl e della Lega, tenuta del PD, lievi aumenti nelle altre formazioni politiche ed infine boom del movimento “5stelle” del comico Beppe Grillo che alcuni osservatori danno al 15% su base nazionale (calcolo induttivo e quindi da prendere con le molle). Qualcuno ha subito riportato in vita la frase “una risata vi seppellirà”, proveniente da un motto di Bakunin che recita “la fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà” del quale il movimento del ’77 italiano prese la seconda parte, mentre il maggio francese utilizzo la parte che si riferiva alla fantasia. Certo che – poi chiudiamo con Grillo – non possiamo sottacere il boom del movimento e male fa il nostro Presidente a snobbarlo con una frase che proprio non ha molto senso “io, l’unico boom che conosco è quello economico del ‘60”; e bene gli ha risposto Grillo, invitandolo ad andare “a riposarsi al più presto”. Ed ora le ragioni dei risultati: anzitutto la sconfitta del Pdl mi sembra motivata da una mancanza di leadership che attanaglia il partito in assenza di Berlusconi che continua a fare il desaparecido (per fortuna!) ma anche l’assenso obbligato alle manovre di Monti ha inciso sui calo dei voti, anche se un altro partito che ha pagato un caro prezzo è stata la Lega che pure non appoggia il governo, ma qui forse hanno inciso gli scandali che si sono susseguiti su quasi tutto lo staff dirigenziale del partito. Il PD ha retto e non è poca cosa; forse ha inciso su questo risultato il buon radicamento nel territorio, ma anche il fatto che nei provvedimenti di Monti è stato l’unico che – pur approvandoli – ha provato con costanza a modificarli nel senso di una maggiore equità sociale, cosa che i suoi elettori hanno apprezzato; insomma, il ragionamento dell’elettore è stato questo: hai sottoscritto anche tu i provvedimenti contro il popolo (IMU, IVA, aumento delle tasse e tagli indiscriminati) ma ti sei battuto per cercare – e in qualche caso trovare - delle modifiche che li hanno resi un po’ più “digeribili”; questo al contrario di tanti altri che li hanno soltanto “subiti”. E adesso cosa farà il Governo? Sono certo che Monti aveva previsto un successo delle istanze radicali (Grillo ed altre liste civiche), ma non pensava che il Pdl subisse una così cocente sconfitta e che il PD non approfittasse ma anzi perdesse qualcosa e il Terzo Polo – primo sostenitore del trio “azionista” del Governo – subisse una sconfitta abbastanza netta. E quindi adesso teme che qualcuno di loro (forse il Pdl?) si sfili dalla maggioranza e lo lasci con solo due azionisti che lo sostengono. Ufficialmente il Governo non ha commentato i risultati ma ha espresso un solo giudizio, sui dato dell’astensionismo, che è aumentato ma non in modo catastrofico; questo il giudizio di Monti & Co: “il dato segnala il problema del discredito generale del sistema politico”, come dire che l’unico sistema valido è il suo. Monti sa bene che se si fosse presentato alle urne per chiedere il giudizio della gente, come credete che sarebbe andata? Forse come dico all’inizio: “una risata l’avrebbe seppellito”, ma poi sarebbe risorto perché “tutti quelli che contano” si sono schierati con lui e quindi il nostro premier è diventato “immortale”; chiaro il concetto??

lunedì, maggio 07, 2012

FRANCIA E GRECIA: VOTI ANTI EUROPA ? 

In Francia ed in Grecia si sono tenute elezioni molto importanti per il cammino dell’Europa; anche in Italia ci sono state delle consultazioni “amministrative”, ma di queste ne parleremo più avanti; ora vediamo come è andata nei due Paesi europei. La Francia ha scaricato Sarkozy ed ha eletto il socialista Hollande al suo posto; quest’ultimo è un socialista DOC e – dobbiamo aggiungere – che dopo 17 anni riporta la sinistra all’Eliseo; quale lo slogan che ha fatto vincere Hollande? “Non prenderemo ordini da nessuno, non dalla BCE e neppure dalla Merkel”; sappiamo bene che in queste occasioni si tende a forzare il discorso, mentre poi – a vittoria conquistata – i discorsi saranno diversi; però, almeno una puntura di spillo alla Cancelliera c’è stata. Questa puntura di spillo è andata ad aggiungersi all’ennesima sconfitta subita da Angela in patria, dove il suo partito è stato battuto dalla coalizione CDU-FDP nelle consultazioni amministrative nello Schleswig-Holstein: niente di drammatico, se non fosse l’ennesima sconfitta che la Merkel subisce in questi ultimi tempi. Ma torniamo ad Hollande ed alla sua vittoria: il primo slogan che ha lanciato la dice lunga sui suoi intenti prossimi: “Europa, basta con l’austerità”, ed a questo si aggiungono altre due dichiarazioni: “rinegoziare il trattato UE” e “sì agli eurobond”; entrambe queste due affermazioni, oltre ad essere in contrasto con quanto da sempre propugnato da Sarkozy, va a sbattere contro la tetragona volontà della Merkel di mandare avanti l’Europa in perenne “austerità”. In particolare poi l’affermazione di Hollande sugli eurobond – titoli che dovrebbero sostituire quelli emessi dai singoli stati – è una delle cose che la cancelliera assolutamente non gradisce, in quanto significa mischiare la sua splendida Germania con le altre nazioni di serie B che le fanno da contorno. Ma come dicevo all’inizio, in Europa si sono tenute altre elezioni: in Grecia i risultati sono stati a dir poso “sorprendenti”; i due partiti che avevano formato una coalizione per guidare il Paese sulle indicazioni dell’Europa, hanno subito delle perdite di voti addirittura clamorose: “Nea Demokratia” di centro destra è passato dal 33,5% al 19,2%, mentre i socialisti del “Pasok” sono precipitati dal 43,9% al 13,6%. Quindi, il governo che queste due coalizioni mandavano avanti con circa l’80% dei seggi, non ha più alcuna maggioranza e tutto ritorna in discussione. Ma chi ha vinto allora? Anzitutto la sinistra radicale che ha ottenuto il 16,3% dei voti, diventando addirittura il secondo partito; poi, altra clamorosa sorpresa, il partito dei neo-nazisti “Alba dorata”, supera la soglia di sbarramento del 3% ed approda trionfalmente in Parlamento con un dato che sembra superare addirittura il 7%. Difficile adesso ipotizzare quale composizione potrebbe avere il nuovo governo, anche perché in ballo ci sono gli aiuti (cioè i prestiti) che l’Europa ha concesso alla Grecia, e non tutti i partiti sono dell’avviso di seguire le indicazioni che sottostanno a queste operazioni finanziarie. Un’ultima battuta, tanto avremo modo di riparlare di queste due situazioni nazionali: il partito dei neo-nazisti “Alba dorata” ha addirittura come simbolo una svastica stilizzata ed è guidato da tale Nikolaos Michaloliakos che, durante il regime dei colonnelli, prestava servizio nell’esercito al potere. Dire che l’Europa sta entrando in una fase “delicata” è dire poco; a me sembra che la fase alla quale andiamo incontro sia una delle più difficili di questo secolo, ma posso sbagliare!!

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