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mercoledì, marzo 02, 2011

ZIBALDONE N.3 

In questo zibaldone d’inizio marzo, mentre siamo ancora in attesa che faccia capolino la sospirata primavera, sono tre le notizie che mi hanno colpito e che intendo segnalare anche ai miei lettori; inoltre, con questo post, vi lascio per una diecina di giorni, dato che – come ogni anno – vado in Sicilia a fare una “settimana del cinema” in un Liceo: fatemi gli auguri, poiché ne ho bisogno!!
LA PRIMA NOTIZIA riguarda un “tecnico della competitività” (che vorrà dire?) della Regione in cui vivo, che si è comportato come fanno molti, ma lui – per scarogna – è stato beccato sul fatto: il signore, un ragioniere di 55 anni, timbrava regolarmente il “badge” nel suo Dipartimento (Agenzia per lo sviluppo agricolo e forestale) e durante l’orario d’ufficio, almeno due o tre volte la settimana, se ne andava via tranquillamente senza timbrare la tessera magnetica e si recava presso un Circolo di Tennis dove impartiva regolarmente delle lezioni di tennis per due o tre ore al giorno, alla modica cifra di 25 euro l’ora; ovviamente tutto a nero!!
Poiché mi rifiuto di credere che il nostro ragioniere non fosse stato visto da nessuno in questa sua “doppia attività”, oltre a punire severamente lui, vorrei punire altrettanto severamente anche il suo diretto superiore e anche gli altri componenti del suo ufficio.
Invece, come al solito, abbiamo le consuete “dichiarazioni di comodo” dell’assessore incaricato: “saremo inflessibili; chi si comporta così non può farla franca, sia per rispetto verso i cittadini che pagano le tasse, sia per giustizia verso i colleghi che non possono essere confusi con questi comportamenti”. Insomma: la solita minestra riscaldata; sono certo che tra un anno nessuno sentirà più parlare della vicenda che verrà messa tranquillamente a tacere e il ragioniere continuerà a dare lezioni di tennis!!
LA SECONDA NOTIZIA è una “chicca”: al prossimo “ballo dell’Opera di Vienna”, evento mondano dell’anno, pur tra qualche polemica, è stata invitata anche Karima El Mahroug, in arte “Ruby Rubacuori”, fortemente voluta da tale Richard Lugner, ottuagenario re del mattone, autodefinitosi “il Berlusconi di Vienna”.
L’anziano Richard, dopo una serie di mattonate in faccia da Meryl Streep e Bo Dereck, che hanno declinato l’invito, sembra sia riuscito nell’intento di avere al suo fianco una bella e famosa ragazza; auguriamogli di poterci “fare” qualcosa con questa bollente fanciulla, ma stia attento alle coronarie!!
LA TERZA NOTIZIA è ancora riferita alla mia Regione e in particolare ad una vicenda che vede protagonista la ASL di una cittadina di provincia, nella quale si è trovato un “buco di bilancio” di 270/milioni di euro (per chi, come me, continua a fare riferimento alla lira, sappia che siamo sopra i 500/miliardi del vecchio conio).
Direte: che c’è di strano o di particolare in questa notizia? Le cronache di tutti i giornali sono pieni di notizie di malversazioni da parte di dirigenti di Enti Pubblici. E allora dove sta la “novità”? Dunque, il Direttore che ha guidato l’ASL nel periodo incriminato e che oggi dirige un’altra ASL di una Provincia vicina, ha affermato di “non aver mai avuto diretto contatto con i bilanci e neppure una password per entrare nel server relativo e quindi sul piano penale sono sereno”.
Ma qualcuno mi faccia capire: il massimo dirigente di un Ente Pubblico, nel momento in cui si verifica un ammanco di 500/miliardi di vecchie lire, è sereno e tranquillo soltanto perché nessuno gli aveva dato una password per entrare nel server? Ma allora cosa ci faceva con il computer del suo ufficio? No non voglio saperlo, perché penso che sia meglio ignorarlo!! Chiaro il concetto??!!

domenica, febbraio 27, 2011

CONTINUANO I PROBLEMI PER OBAMA 

Nel discorso sullo “Stato dell’Unione”, Obama, per circa un’ora ha elencato, con schiettezza, tutte le sfide ed i problemi che ancora restano da risolvere in America, ma al tempo stesso ha sostenuto di “voler vincere il futuro e rilanciare il sogno americano”; egli ha inoltre promesso maggiore occupazione sia nel comparto dell’insegnamento che in quello dell’energia pulita, ammettendo però che per fare tutto questo serve un doloroso piano di risparmi; la frase che ha racchiuso e concluso questa parte del discorso è stata un capolavoro di ingegneria politica: “non possiamo conquistare il futuro con un governo del passato”, aggiungendo che “l’attuale spesa del governo è insostenibile”: insomma sembra che al governo ci sia un altro!!
Il primo ad andare contro corrente è stato il Ministro del Tesoro, quel Bernanke messo da Obama in quanto “ben visto” dalla finanza pubblica; dal suo entourage è partita una dichiarazione che gela gli spiriti bollenti dello staff del Presidente: “la crescita USA sta continuando ma è ancora troppo lenta e quindi non riesce a migliorare significativamente il mercato del lavoro” che registra una disoccupazione del 9%.
Per cercare di ripianare un bilancio che è avviato a raggiungere un deficit di 1,5/trilioni di dollari, Obama non può esimersi da fare alcuni tagli (peraltro ancora non precisati); l’unica modifica –assai generica – è il congelamento per 5 anni delle “spese discrezionali” (escluse quelle per le Forze Armate), che nel 2010 sono state di 538/milioni di dollari: per gli analisti finanziari, “una goccia nel mare dei debiti”. Insomma, il dissesto del bilancio americano è così profondo che da molte parti si lancia un monito che può apparire “una bestemmia”: rischiamo di fare la fine della Grecia. Lo scrive Michael Gerson sul ”Washington Post”.
Ed a questo concetto ha fatto eco la “politica”, cioè la parte repubblicana che adesso è in maggioranza al Congresso, ed il cui Speaker (ovviamente repubblicano) ha annunciato che fra una decina di giorni il governo americano potrebbe ritrovarsi paralizzato, cioè non più in grado di far fronte ai suoi obblighi finanziari; quindi niente stipendi per i milioni di dipendenti pubblici, niente fondi per assistenza pubblica, istruzione, ministeri, agenzie governative e persino il Pentagono; tutto questo, ha aggiunto, non è accaduto nemmeno alla Grecia!!
Con questa situazione appare comprensibile la sconfitta patita dai “democratici” nelle elezioni di medio termine: la gente si è accorta che il dissesto è altissimo e che la parola “austerity” pronunciata dal governo appare come un “pannicello caldo” che non ce la fa a riscaldare una economia che – sia pure con la crescita dell’economia privata - non sblocca il deficit mostruoso del bilancio.
Ed infatti il messaggio dei repubblicani – affidato all’ala estremista del “Tea Party” – recita una litania che descrive un futuro di lacrime e di sangue e che chiede con insistenza al Presidente di avviare un concreto risanamento basato principalmente sui tagli alle spese e non su un aumento significativo della tassazione del settore privato.
La maggiore imputata di questa drammatica situazione del bilancio statale è stata indicata nella “Riforma Sanitaria”, provvedimento fortemente voluto e alla fine realizzato da Obama, ma i cui costi hanno fatto sballare qualsiasi budget, senza peraltro che la gente ne sia soddisfatta sotto il profilo dei vantaggi ottenuti.
A questo proposito il Presidente ha replicato con una frase intrisa di candore: “se qualcuno ha idee nuove per renderla migliore e meno costosa, si faccia avanti: sono pronto a correggerla”; ecco la forza di Obama: riuscire a dire queste cose!!

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