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venerdì, febbraio 28, 2014

PICCOLI CONSIGLI 



Al concittadino Renzi, che ha da pochissimo tempo la bega di guidare questo disgraziato Paese, mi corre l’obbligo di girare alcune mie piccolissime idee, magari che lui già conosce, ma – come si dice – “ripetita juvant”.
Mi sembra ovvio cominciare da un concetto: il problema dell’Italia è che si sono fermati i consumi della gente; perché è avvenuto questo? Perché alla gente – sia essa pensionati o dipendenti – sono diminuite le entrate; e perché? Perché lo Stato, vorace sempre più, ha aumentato tasse e imposte per far fronte alla dispendiosa macchina che sta in piedi soprattutto per gestire gli stipendi di una quantità enorme di persone che di mestiere fanno gli “stipendiati” sia al centro che alla periferia.
L’altro problema, indirettamente collegato al primo, è la fortissima disoccupazione che si è venuta a creare nel nostro Paese; per questo mi sembra ovvio tornare a dire che se si fermano i consumi, si ferma anche la macchina di coloro che producono quella merce che non viene consumata e quindi l’azienda interessata è indotta a licenziare i propri dipendenti dato che il mercato gli richiede  meno prodotti.
Sembra il gioco della ruota: si parte da un punto e fatto il giro si ritorna allo stesso punto, cioè all’enorme consumo dello Stato e del fabbisogno mostruoso che a questo occorre per campare quella massa di “stipendiati” e l’altra massa di “addentellati” (consulenti, politici, faccendieri ecc.
È ovvio che un Paese in cui un datore di lavoro paga 250 euro per mettere in tasca ad un suo dipendente 100 euro, non è assolutamente uno Stato normale, quindi bisogna necessariamente metterci in testa che lo Stato deve incassare meno e per far questo bisogna che lo Stato possa spendere meno; mi sembra lapalissiano ma così non è, in quanto si va a intaccare una serie di privilegi che al momento sembrano intangibili.
Faccio solo alcuni esempi tanto per capirsi circa quello di cui parlo: i nostri settemila soldati che partecipano ad una serie di missioni di pace all’estero, dovrebbero essere immediatamente ritirati e riportati a casa, caso mai utilizzati per sistemare alcune cose a casa nostra; agli alleati che sono con noi in queste missioni dovremmo dire che non “ci possiamo più permettere le trasferte e le conseguenti missioni per un così alto numero di soldati”; rimanendo nello stesso “campo d’azione”, dovremmo dire al vertice delle nostre Forze Armate che i bellissimi caccia bombardieri F35 sono troppo costosi e non ce li possiamo permettere, tanto non dobbiamo bombardare nessuno; o no?!
Ci sarebbe poi da mettere mano, con la massima urgenza, alla situazione che vige nei nostri Comuni: si sono trasformati, quasi tutti, in vere e proprie piovre di clientele grazie a un numero mostruoso di aziende municipalizzate la cui stragrande maggioranza è completamente inutile.
Quest’ultimo aspetto sarà forse il più difficoltoso per il burbanzoso giovanotto che comanda a palazzo Chigi, per una ragione semplicissima: queste strutture sono tutte gestite dai partiti a livello locale i quali ci infilano personaggi “trombati” da qualche elezione oppure altri signori che debbono guadagnare più di quello che guadagnano con la loro normale attività; e sono tutti “amici” o, meglio, “amici degli amici” che poi sarebbe la peggiore genia!!
E per concludere un consiglio extra-soldi: la burocrazia ha raggiunto livelli che sono assolutamente insopportabili; il numero dei permessi che una normale attività deve ottenere è gigantesco e richiede – oltre al tempo che uno deve perdere – una notevole quantità di spese; il Ministri per la Semplificazione dovrebbe provvedere a questo!!

mercoledì, febbraio 26, 2014

IL CASO DEI MARO' 



Non lamentiamoci della nostra giustizia lumaca, dato che i nostri marò ne hanno trovata una anche peggiore, quella indiana che da due anni non ha ancora fissato il capo d’imputazione per i due militari.
Ritorniamo indietro nel tempo: il 15 febbraio 2012, i nostri due militari imbarcati con mansioni antipirateria su una nave mercantile battente bandiera italiana, vengono avvicinati da una barca di pescatori al largo di Kochi, vicino alle coste indiane; i due militari sparano in aria (dicono loro) invitando la barca ad allontanarsi, ma la stessa non ubbidisce almeno per un certo tempo, fino a quando cioè due dei pescatori vengono uccisi; i due militari vengono fermati ed accusati di omicidio, poi questo capo d’imputazione cambia in “violenza”, ma in India si continua ad ipotizzare la possibilità di utilizzare la “Sua Act”, legge antiterrorismo che prevede addirittura la pena di morte.
La corte indiana che sta esaminando il caso, ha già provveduto a rinviare il provvedimento per ben 26 volte; quali i motivi di tali assurdi rinvii? Sembra che i due fucilieri della marina vengano presentati come ostaggi della politica interna almeno fino all’esito delle elezioni del prossimo maggio; sembra un assurdo, ma questa situazione viene tenuta “in caldo” in attesa di vedere se vinceranno le forze governative o quelle dell’opposizione.
L’Italia ha richiamato l’ambasciatore a Nuova Delhi ma è chiaro che da solo il nostro Paese non può farcela con un colosso come l’India e quindi si è appellata all’U.E., come era suo diritto e dovere; e l’Unione Europea si è dichiarata “delusa”, ribadendo il concetto che una eventuale applicazione della legge antiterrorismo sarebbe “inappropriata”; questi due aggettivi – delusa e inappropriata – sono il massimo che l’Europa si è concessa per cercare di salvare la faccia all’Italia e all’intero continente.
Il nostro ministro degli esteri, la radicale Emma Bonino,  dopo aver richiamato l’ambasciatore “per consultazioni” (termine diplomatico), ha ribadito che la priorità di tutta questa biennale faccenda è quella di far rientrare in Italia i due militari; rimane però da trovare il “sistema giusto”: parlare di agire “manu militari” non sembra al momento una opzione proponibile, ma in ogni caso, dopo due anni di indecorosa melina deve diventare molto più “rigida” di quello che è stata finora. Nel senso che anche se la questione dell’applicazione della  legge antiterrorismo dovesse cadere, non dobbiamo accettare in alcun modo – costi quel che costi – che due soldati italiani in servizio di stato vengano processati in India; ovviamente non sarebbe “solo” la loro dignità a essere messa in discussione, ma quella dell’intero popolo italiano o meglio, dell’intero continente europeo.
Tutti i Paesi che fanno parte dell’Europa hanno messo sul piatto della bilancia l’India e l’Italia; il risultato è stato che gli interessi economici che intercorrono con il colosso indiano non sono neppure paragonabili con quello che rappresenta l’italietta; gli affari sono gli affari e un paio di soldati italiani non possono certo metterli in discussione; quindi, l’Italia se la sbrighi da sola ma senza ricorrere alle strutture sopranazionali sia europee che mondiali; in quest’ultimo caso, si tratta dell’ONU, il quale ha testualmente risposto che “non sono fatti suoi, ma problemi bilaterali tra l’Italia e l’India.
Insomma, il diritto internazionale è stravolto, ma l’importanza del commercio e della finanza rende l’India “una grande potenza” sia economica che nucleare che fa morire di fame un bel po’ dei suoi cittadini, ma che compra armi elicotteri ed aerei ed alla quale noi regaliamo medicine per i suoi tanti lebbrosi, Tutto qui!!..

lunedì, febbraio 24, 2014

COSE ALIENE 



Un certo signor Seth Shostzak, di professione scienziato, anzi una vera autorità nel settore dei marziani, giura e spergiura che nell’universo esiste una vita aliena e che, entro 24 anni, troveremo forme di questa vita e queste, molto probabilmente si manifesteranno.
Non ci meravigliamo più di tanto: di cose aliene o alienanti come preferite, ne abbiamo a bizzeffe e ciò che mi incuriosisce non è la reazione che noi avremmo di fronte ai marziani, ma quella che loro avrebbero incontrando noi; pensate se incocciassero in un comizio di Grillo o vedessero una puntata di “Uomini e Donne” o un giornale che dedica la prima pagina alla foto di “Dudù”; credo che avrebbero molti dubbi sul fatto che sul nostro Pianeta esista veramente vita intelligente.
Tra le cose che meraviglierebbero moltissimo i nostri marziani in visita, c’è semz’altro la “novità del paniere ISTAT”, laddove è stato tolto lo yogurt biologico e al suo posto è entrato lo yogurt probiotico (che vorrà dire?); e ancora escono i tailleur  ed entrano le vaccinazioni di animali domestici.
Loro, buona gente, non sa che queste “cazzate” determinano l’aumento o la diminuzione degli stipendi degli umani – impiegati e pensionati – e che sono originate da una nostra “razza particolare”: i politici, persone che loro non conoscono e quindi non capiscono.
Pensate che il termine “la crisi è ormai alle spalle” è stata pronunciata da alcuni premier (Monti e Letta) e speriamo vivamente che anche quello attuale – il fiorentino Renzi – non la pronunci; infatti, nonostante che gli euroburocrati plaudano al rigore dei conti di Monti e Letta, la disoccupazione non accenna a diminuire, anzi aumenta costantemente ponendoci agli ultimi posti in Europa; le tasse ci collocano ai vertici europei e di conseguenza i commercianti cadono come le foglie d’autunno: i suicidi per disperazione sono sempre più frequenti.
Nei discorsi al Bar, quando si accenna alla situazione dell’Universo, anziché chiederci se siamo soli nell’Universo, converrebbe domandarsi se non siamo “male accompagnati”; infatti, in caso di un’adunata spaziale, c’è il rischio di essere considerati “gli scemi del villaggio” e direi che ce lo meritiamo.
Stiamo a vedere cosa combinerà Renzi, ma ricordiamoci anche che una delle ultime “uscite” di Letta in visita negli Emirati Arabi (L’ometto che va alla Montagna, molti hanno scritto) è la solita solfa: “ottimismo per un futuro roseo; però, per il momento, questo è il piattino dove spero che gli emiri versino un po’ di soldi”.
Ma torniamo al “paniere” dell’inflazione e notiamo che escono le “riparazioni tv e pc” per fare posto al test di gravidanza ed allo spazzolino elettrico; ricordiamoci che una volta nelle nostre strade risuonava il detto “correte, donne, è arrivato l’arrotino” e quella era l’occasione per riparare l’ombrello fuori uso, il manico della padella e per fare arrotare il coltello favorito per tagliare il prosciutto.
Adesso, sia gli ombrelli che le padelle e i coltelli, si trovano nei grandi magazzini e non sono assolutamente riparabili ed allora l’unica soluzione è cambiarli del tutto. E tra poco nei nostri stabili, sempre più tecnologici, sentiremo risuonare “correte donne, è arrivato lo yogurt probiotico ed anche le cialde per il caffè” E non ci sarà niente da fare, se non abituarci ai nuovi bisogni di donne e uomini e ai nuovi sapori che stanno arrivando.
E per piacere, niente nostalgia; non è nel “paniere”!!

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