venerdì, gennaio 04, 2013
DIAMO UNO SGUARDO FUORI DAI CONFINI
Guardiamo le due ex grandi potenze – dico ex
non perché non lo siano più, ma perché
sono state raggiunte da altri, Cina, India, ecc. - e vediamo che gli Stati Uniti sono impegnati
nel cercare di sistemare la situazione del debito pubblico che, avendo superato
il 31/12/2012 il tetto di 16.4 trilioni di dollari, fa scattare una situazione
di tagli indifferenziati e di tasse per tutti.
Al momento in cui scrivo questo post la
situazione sembra essersi chiarita attorno ad un accordo tra i due partiti per
una tassazione al di sopra di 450/mila dollari di reddito annuo (2% della
popolazione) e su dei tagli “guidati”, senza toccare la classe media e
l’assistenza sociale.
Comunque sia, limitare l’aggravio fiscale
solo a coloro che guadagnano oltre un certo limite, mi sembra una buonissima
cosa e i nostri governanti dovrebbero imparare, visto che da noi si continua a
massacrare soprattutto il ceto medio senza toccare “gli altri”.
Ed a proposito di America, sta riemergendo
una vecchia polemica sul massacro dei Capi Sioux avvenuto 150 anni fa e
determinato proprio dalla superiorità dei fucili e delle mitragliatrici rispetto
alle frecce ed alle lance usati dagli indiani
Siamo nel 1862, il 26 dicembre, e nella
cittadina di Mankado, viene costruito un mega patibolo in cui viene essere
consumata una delle esecuzioni di massa più tragiche della storia: 38 capi
della grande Nazione Sioux vengono accompagnati alle forche; sono dipinti con i
colori della loro tribù e tutti rifiutano il cappuccio; comanda l’operazione –
non proprio gloriosa - il generale John
Pope che fa un cenno agli esecutori e contemporaneamente 38 botole si aprono
sotto i piedi degli indiani e 38 capi tribù vengono così impiccati come dei salami.
La folla, rigorosamente bianca, scatta in un
lungo applauso a confermare la “validità” di questa impiccagione di massa e
così, in quel momento, viene sancita la superiorità dei bianchi sugli indiani
e, soprattutto delle armi automatiche su frecce e lance.
Mi direte: che c’entra tutto questo con il
fiscal cliff (precipizio fiscale) che si sta verificando nell’America di oggi? Forse
niente, forse è una sorta di nemesi della storia o forse ancora è un modo per
affermare che tutto cambia e tutto passa, quello che oggi è grande non sappiamo
domani se resterà tale. Chiaro il concetto??
Ed ora passiamo alla Russia e vediamo cosa
c’è di nuovo in quest’altra “grande potenza”: anziché Putin, la stampa
sovietica prende di mira Medvedev il quale è stato beccato in un fuorionda
televisivo mentre afferma di credere poco nell’esistenza di Babbo Natale (Padre
Gelo in Russia) ma di essere invece certo dell’esistenza degli alieni, così
come affermato nel film “Men in black”.
Quando il Presidente ha preso il potere, ha
ricevuto insieme alla valigetta con i codici nucleari, anche una speciale
cartella “top secret” in cui ci sono dettagliate informazioni sugli alieni che
hanno visitato la Russia
(anche quando era Unione Sovietica).
A questo proposito ha rivelato anche che
esiste in Russia uno servizio speciale segreto che si occupa proprio di queste
situazioni e che esercita una sorta di controllo del territorio visitato dagli
alieni.
Naturalmente questi commenti del premier
russo non sono andati in onda ma sono apparsi soltanto in un succoso “fuorionda”,
che è stato immediatamente riportato su YouTube e ha fatto il giro della rete,
la quale si è rivolta questa domanda: Medvedev stava scherzando oppure era
convinto di quanto stava dicendo?
Da noi si sarebbe detto: “ma è o ci fa?”, che
tradotto significa: è scemo o fa finta?
mercoledì, gennaio 02, 2013
ECCOCI ARRIVATI AL 2013
Il primo commento sul nuovo anno è che
“durerà un giorno in meno” in quanto il precedente era bisestile ed è durato
366 giorni, mentre quello cominciato adesso e “normale” e quindi avrà solo 365
giorni. Sarà una buona cosa? Non so dire, forse possiamo sperare di stare tutti
un po’ meglio, ma potrebbe essere una speranza vana e quindi generare illusione
e basta.
I giornali stanno strombazzando che nel 2013
la famiglia media avrà un aggravio di spese di circa 1.500 euro nell’anno,
qualcosa di più di 120 euro al mese; diciamo subito che ormai ci siamo abituati
e quindi ce la prendiamo un po’ meno, ma avere questo fardello ancora prima di
cominciare è un peso “morale” non indifferente.
Nei primi mesi dell’anno ci saranno le elezioni
e sarà un appuntamento importante alle quali parteciperanno quasi tutti i
leader politici; ho detto “quasi”, perché il Prof. Monti, dopo aver ricevuto la
benedizione Papale, non si degnerà di
prendervi parte, per non mescolarsi con tali signori che non sono degni neppure
di lucidargli le scarpe.
Lui aspetterà i risultati delle due
coalizioni che portano il suo nome – anche se lui non c’è materialmente sulla scheda – e poi vedrà
dai risultati cosa gli conviene fare per restare a galla; certo, dovesse andare
di nuovo a Palazzo Chigi, sarebbe la seconda volta che viene incaricato di
guidare l’Italia un signore che non ha ricevuto alcuna investitura popolare;
non è un buon segno, ma forse è quello che ci meritiamo!!
Dovremo fare i conti con le “Agende”: per
quanto mi riguarda l’ho abolita da anni, ma comunque era un notes che dava,
giorno per giorno, l’opportunità di segnare appuntamenti e ricorrenze; quelle
invece che avremo nell’agone politica sono “le cose da fare”; secondo chi? Per
il momento c’è l’Agenda Monti e l’Agenda Grillo, quindi si tratta delle cose
che – secondo loro – andrebbero fatte.
Non viene specificato, in nessuna delle due,
se queste cose da fare sono per agevolare i ricchi, i poveri o coloro a medio
reddito; insomma, a chi vanno incontro? Non si sa e questo è il grosso
problema, poiché se posso supporre ragionevolmente che il Prof,. Monti
continuerà imperterrito sulla strada della decapitazione dei ceti medio e
basso, non so dove andrà a parare l’ex comico genovese che adesso si occupa di
politica.
Di contro alle liste di Monti, Bersani
presenta la sua formazione, piena zeppa di magistrati di alto e altissimo
lignaggio (addirittura il capo dell’antimafia); anche questo non è buon segno,
perché nel nostro Paese – bello e disgraziato – si continua a voler fare il
mestiere degli altri abbandonando il proprio, anche se quest’ultimo ci ha dato
grandi soddisfazioni; da cosa dipenderà??
C’è poi il cavaliere che correrà in proprio,
probabilmente isolato, cioè senza la
Lega, e – a mio giudizio – farà una magra figura; il
personaggio è ormai bollito e non incanta più nessuno, neppure con le scatenate
contumelie verso i “comunisti”, sistema che finora gli è andato bene, ma con un
“poco comunista” come Bersani non ha speranza di affermarsi. Oserei dire che se
avesse lasciato la leadership al “giovane” Alfano, avrebbe avuto qualche
consenso in più.
Le facce che vedremo in TV saranno le stesse
o cambierà qualcosa? Cioè, avverrà la tanto strombazzata rottamazione dei
“dinosauri”? Non sono ottimista in proposito, o meglio, penso che per togliere
loro le poltrone ne dovranno trovare altre parimenti accoglienti sia pure in
altri luoghi. Sono stato chiaro?
Per concludere: purtroppo non posso essere
ottimista! E voi??
lunedì, dicembre 31, 2012
FINALMENTE E' FINITO
Alludo, ovviamente, al 2012 che è stato – per
quasi tutti noi – un Anno Funesto (era bisestile!!) e quindi siamo autorizzati
a sperare che il prossimo sia migliore,
anche se non si intravede alcuna particolare novità che dovrebbe modificare la
situazione.
Nella conferenza stampa di fine anno, il
nostro Premier, Prof. Mario Monti, mi è sembrato – scusate l’accostamento
blasfemo – il Marchese del Grillo; anche il nostro, così come il personaggio
reso famoso da Alberto Sordi, ha pronunciato varie volte la stessa frase, o meglio
una equipollente: “io sono io e voi non siete un cazzo”.
E tutto questo è rivolto ad ogni persona che
calpesta il nostro sacro suolo, siano essi politici vecchi o nuovi oppure altre
specie di uomini più o meno impegnati o interessati alla politica; ed anche a
tutti quelli come noi, che sono solo “comuni mortali”.
Che cosa ha fatto il nostro Mario? Ha
compilato un’agenda per cambiare l’Italia e riformare la politica e l’ha messa
a disposizione di coloro che vogliono seguirlo in questa “salita in campo”
nella politica.
Alle domande dei giornalisti ha risposto con
sussiego e supponenza, sempre tenendo presente quella frase coniata dal
Marchese del Grillo; quando sono stati citati politici della passata o dell’attuale
maggioranza, ha fatto sforzi immani per non vomitare, riuscendoci a fatica.
Ora, se posso capire le battute su Berlusconi
– è come sparare sulla Croce Rossa – mi è difficile capire perché se l’è presa
anche con tutti gli altri, più o meno apertamente; devo supporre che lo schifo
che gli è salito in gola riguarda tutti, nessuno escluso ?
Ripeto, se posso capire che gli faccia
ribrezzo Berlusconi, non capisco che cosa ci trovi di male in un onest’uomo
come Bersani che magari non avrà un particolare carisma televisivo e non avrà
frequentato le università più premiate del Mondo, ma non credo che meriti di
essere etichettato con questa frase: “dentro il PD c’è una posizione Bersani,
una Fassina, una Ichino (non so se sia ancora dentro il PD)”; il tutto quando
sapeva benissimo che Ichino era uscito dal PD per entrare in una lista Monti,
visto che le cose della “famosa” Agenda sarebbero addirittura “farina del suo
sacco”.
E sia detto per inciso, ma il segretario del
PD è l’unico che ha avuto un atteggiamento sensato nei confronti dell’Agenda
Monti, definendola un documento su cui riflettere; non si dimentichi, il caro
Professore, che Bersani prenderà
sicuramente più voti di lui, anche se questa circostanza non sembra essere un
elemento che lui tenga particolarmente d’occhio, dato che “basta lui, tutti gli
altri sono …..”
Il professore ha anche invocato una nuova
terminologia politica: non più destra e sinistra ma accozzaglie dell’una e
dell’altra su idee – di altri – che rivoluzionino la politica; al momento gli
unici che si sono schierati “senza se e senza ma” al fianco di Monti sono
Casini (che vale un po’ meno del 6%), Fini (pono meno del 10% e Montezemolo che
è una vera incognita, elettoralmente parlando; tra gli altri c’è ancora
incertezza e molti dubbi, in particolare tra le forze più o meno di sinistra.
Questo è il panorama dell’Italia che ci
aspetta dopo il primo dell’anno del 2013; temo che ci siano molte probabilità
che l’anno che ci aspetta sarà più duro di quello che stiamo lasciando: nessuno
che abbia idee di giustizia sociale ma solo aumenti di prezzi e tariffe, utili
per aggiustamenti finanziari che serviranno a permettere ai soliti noti di fare
i propri opulenti affari (banche, corporazioni, ecc.); questi saranno salvaguardati dal nostro Premier, mentre tutti
gli altri sono un….; spero di essere stato chiaro, nonostante i puntini che mi
sono imposto per non usare troppe volte la parola “cazzo”.