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venerdì, maggio 14, 2010

BASTA POCO, CHE CE VO'? 

È un famoso slogan di origine televisiva ed io vorrei trasferirlo alla nostra realtà quotidiana: la crisi non è affatto superata, alcuni paesi a noi molto vicini – leggi Grecia e Spagna – arrivano a varare delle misure che prevedono un “taglio” degli stipendi per gli statali e noi, che sia pure di poco, stiamo un po’ meglio di loro cosa facciamo per non cadere del tutto nel baratro? Direi niente o pochissimo!!
Cominciamo da uno degli sprechi più “mostruosi” che abbiamo: quello delle auto blu; ora ci si mette Brunetta che dal “basso” della sua statura ci fornisce segni incoraggianti per alacrità e fermezza di idee, ma non credo che questo basterà; ci hanno provato altri ministri, coscienziosi come lui, ma hanno dovuto arrendersi, forse perché l’italiano è “ladrone” per costituzione mentale e quindi è difficile scardinare questo tipo di atteggiamento.
Oltre che ladrone, l’italiano medio – questa è la caratteristica dei nostri ministri, sottosegretari e boiardi di stato – è anche smanioso di “apparire”, desideroso di far vedere che lui conta e quindi cosa c’è di meglio dell’auto blu per mostrarsi in pubblico e far vedere che lui appartiene alla “casta”?
Il sito di una associazione di consumatori, fissa il numero delle auto blu in ben 629.120; solo questo numero è gigantesco in assoluto, ma soprattutto se comparato con gli altri Paesi, dove chi ne ha di più è l’America con 72mila (pensate che siamo quasi nell’ordine di 1 a dieci).
Non molti sanno che le oltre 620mila auto assorbono una montagna di denaro impressionante:; quasi 19miliardi di euro (è una finanziaria!!); si dirà che è molto difficile quantificare questa “ruberia autorizzata”, ma c’è un professore di matematica e fisica che ci ha provato e, calcolando il costo di gestione di ciascuna macchina, compreso quello del costo d un autista per più auto, ha quantificato in 30mila euro l’anno questo esborso; da questa cifra, moltiplicata per il numero delle auto, il passo è breve e il risultato è, appunto, quello sopra specificato: 18,93 miliardi di euro.
Il ministro Brunetta conterebbe di poter arrivare a risparmiare una cifra tra il 30 e il 50 percento di quanto sopra e quindi lo spreco si attesterebbe “solo” sui 10miliardi di euro; mi sembra troppo, ma contentiamoci, ammesso e non concesso che ci si arrivi.
Ma, come recita il titolo, basterebbe poco, basterebbe eliminare le palesi incongruenze: ho letto che un fortunato signore ha tre auto blu: una in quanto ex presidente di Cassazione, una come sottosegretario e una come Presidente di una Commissione Parlamentare: pensate soltanto alla quantità di personale dello Stato che viene tenuto a disposizione di questo signore!!
E allora che si fa? Torniamo ai nostri “vicini” e pensiamo che da noi sarebbe improponibile un taglio a stipendi e pensioni degli statali; dobbiamo però diminuire la spesa pubblica, a meno di non voler fare la stessa fine della Grecia; e come si può arrivare a fare questo? Dobbiamo cominciare dall’”alto”, anche solo per dare una immagine forte, e tagliare le cifre più alte percepire: in Inghilterra il nuovo governo ha deciso un taglio del 5% ai ministri, da noi si potrebbe tagliare una percentuale maggiore (facciamo il 20%) e oltre a onorevoli e ministri si dovrebbe aggiungere i “ boiardi di stato”, cioè tutti quelli che hanno cariche pubbliche e che percepiscono stipendi e benefit da capogiro; e auto blu! A proposito di auto blu, cosa pensate di una norma che preveda al massimo due macchine per ogni ministero? Solo dopo si potrà pensare a tagli per pensioni e stipendi del pubblico impiego. Chiaro??

mercoledì, maggio 12, 2010

STORIE DI SOLDI E DI POTERE 

Chi mi segue, avrà letto nei giorni scorsi un mio post sulla prebende dei “grandi” del mondo; abbiamo parlato dei 300mila euro di Obama e dei nostri onorevoli; poi abbiamo visto che alcuni Presidenti provinciali percepiscono addirittura più di loro: è il caso di quello di Bolzano che intasca 336mila euro. Insomma, queste erano le cifre che imperavano in testa ad una ideale classifica dei “beati loro”; ma sia chiaro che – come ho avuto modo di scrivere – queste cifre sono “annuali” e quindi, vengono spazzati via da una nuova realtà che, appena entrata, “non li vede proprio”.
Chi sarà? Il sultano di qualche emirato? Ma no, perché questi signori non hanno stipendi ma “royalties”! E allora a chi dobbiamo riferirci? Avete già capito, immagino, che alludo a Miriam Raffaella Bertolini, classe 1956, in arte Veronica Berlusconi, la quale è riuscita a strappare un assegno di mantenimento di 300mila euro, ma questa volta stiamo parlando di cifra “mensile” e non annuale come per quei “pezzenti” dei “grandi della terra”, che per beccare una cifra analoga devono aspettare un anno.
Che dire? La poveretta ha pensato, giustamente, alla propria vecchiaia e si è assicurata un futuro “decoroso”; a proposito, oltre a tale cifra, la signora ha avuto anche l’usufrutto della Villa Macherio dove vive attualmente (una trentina di stanze).
Per parlare di soldi credo che non avremmo potuto trovare di meglio! Adesso pensiamo al “potere” e vediamo cosa è successo in Gran Bretagna, dove si sono tenute le elezioni politiche che hanno dato un risultato non proprio chiarissimo: eppure si era sempre detto che il sistema elettorale britannico consente al vincitore di andare, il giorno successivo alla chiusura delle urne, a presentare la lista dei ministri alla Regina; e allora, cosa è successo? Vediamo prima di tutto i risultati: i conservatori hanno ottenuto 306 deputati, con un incremento di 97, mentre i laburisti ne hanno presi 258 con un calo di 91; i liberaldemocratici (quelli che dovevano vincere facile secondo i sondaggi) ne hanno conquistati 57, perdendone addirittura 5; a questa situazione si devono aggiungere i cosiddetti partiti minori, tra i quali i regionali (scozzesi e altri) e gli altri, che hanno conquistato 28 seggi, con una diminuzione di uno, rispetto alla precedente elezione; quindi la maggioranza è 325 seggi.
Da una prima occhiata si vede subito che i conservatori, pur vincendo, da soli (306) non potranno governare, in quanto la sommatoria dei seggi degli altri ammonta a 343; a questo punto è naturale che i conservatori cerchino un accordo con qualcuno degli altri partiti: i liberaldemocratici per avere una maggioranza solida, mentre il solo accordo con i partiti minori, porterebbe la somma dei seggi a 334, quindi sempre superiore alla somma dei due restanti partiti (315) ma la frammentarietà dei piccoli non consentirebbe di dormire sonni tranquilli. È ovvio che i socialdemocratico si “offrano” al migliore acquirente, sia esso laburista o conservatore, cioè a chi “paga” di più, in termini di posti di comando e di programma politico. Notizia dell’ultima ora: il matrimonio libdem-conservatori sembra essere andato in porto. Auguri e figli maschi!!
Queste trattative si sono svolte in piena crisi dei mercati per i problemi della Grecia; sull’argomento i due principali contendenti si erano espressi univocamente, liberandosi dall’impegno di aiutare lo stato greco e rifiutando il sostegno all’euro, del quale peraltro gli inglesi non fanno parte (lo slogan di Cameron è stato “non farò mai entrare l’Inghilterra nell’euro”).Non si può certo dire che parli con “lingua biforcuta”, anzi è chiarissimo!! La colpa è di chi gli ha permesso la posizione attuale: a cavallo tra l’Europa e l’America, cercando di ottenere benefici da entrambe le possibili “alleanze”.

lunedì, maggio 10, 2010

É VERAMENTE SOLO QUESTIONE DI SOLDI? 

Ho letto che la Cancelliera Angela Merkel ha ricevuto un aumento al proprio stipendio di ben 190 euro al mese (avete letto bene, sono proprio 190) riveniente dal fatto che gli statali hanno avuto un aumento dell’1,2% e quindi anche la massima carica dello Stato – che è comunque un impiegato statale – ha beneficiato di tale aumento; comunque, questo ritocchino ha portato il suo introito globale a circa 270mila euro annui.
Non facciamo demagogia, ma un deputato italiano, uno che va a lavorare “al massimo” quattro giorni la settimana, di euro ne intasca, tra stipendio e rimborsi, quindi senza contare i benefit, oltre 300mila.
Grosso modo, questa cifra è la stessa che percepisce Obama, rapportando i suoi emolumenti in dollari (400mila) al cambio con l’euro; all’incirca la stessa cifra la intasca un deputato regionale siciliano e tutti vengono sonoramente battuti dal Presidente della Provincia di Bolzano che intasca 336mila euro annui.
Come si vede, a volte i posti più prestigiosi non sempre sono i più remunerativi: per esempio, lo zar del XXI secolo, Putin, ha uno stipendio di soli 2500 dollari al mese (meno di 2000 euro), ma come sappiamo ha altri introiti che gli provengono dalla grande industria dell’energia della quale è l’occulto proprietario; il più “splendido” (può permetterselo) è il nostro premier che destina in beneficenza l’indennità di presidente del consiglio: bella forza, è uno degli uomini più ricchi al mondo!
Magari possiamo sorridere su alcune stridenti situazioni, ma non abbiamo certo l’autorità per sindacarle: certo che il premier spagnolo Zapatero, a parte i casini che deve aver combinato il suo governo per mettere in difficoltà il proprio paese, ha una “paga” di circa 7mila euro al mese, molto mneno di quanto percepiva l’ex Governatore del Lazio, Marrazzo, il quale con i suoi 25mila euro mensile prende più del Presidente della Repubblica Tedesca, fermo a poco più di 16mila euro.
Come vedete, è un bell’intreccio e per un po’ ci diverte ragionarci e scriverci sopra, ma dopo dobbiamo tornare a parlare di cose serie e così, dato che abbiamo cominciato con la Merkel, chiudiamo con lei, ma parlando di politica e non di soldi.
Si sono tenute ieri, infatti, le elezioni regionali nel Nord Renania Westfalia, un land più vasto del Belgio e con oltre il doppio degli abitanti dell’Austria, con 18milioni di elettori, un quarto dell’intera Germania; ebbene, il passato governo, retto da un socialdemocratico, con l’appoggio dei liberali, è stato sonoramente battuto; ai tedeschi – in particolare agli elettori di quel land – non sarebbe piaciuto che in nome della solidarietà europea la loro “signora” sia corsa in soccorso della Grecia.
Quindi, mentre la Merkel si attirava le critiche dell’intera Europa che la tacciava di egoismo e di avarizia, lei sapeva bene di avere l’elettorato fortemente ostile a queste forme di salvataggio; si pensi a quanto siamo dementi in questo mondo: molti giornali greci evocavano persino i crimini nazisti per offendere i tedeschi che prima di pagare volevano vederci un po’ più chiaro nel bilancio della Grecia.
Ed oggi, molti euroscettici come me, si prendono alcune soddisfazioni (magre!!): sembra infatti diventato un coro quel ritornello che canta: “abbiamo sbagliato ad aprire le porte dell’Euro a cani e porci, fino a farlo diventare una pletora difficilmente controllabile”: quando si facevano le feste per i nuovi entrati, solo pochi (io tra loro) dicevano di essere più cauti, venendo tacciati di anti-storicità; oggi ho sentito anche l’ex Governatore Ciampi dire queste cose: magari se le avesse dette allora, forse sarebbe stato meglio!! Dirle ora è facile e costa poco!! Chiaro il concetto??

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