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domenica, marzo 11, 2007

MICHELE CHI ???... 

Una delle poche cose per le quali Roberto Zaccaria è ancora ricordato alla Presidenza della RAI e che, quando il professore fiorentino arrivo all’altissima carica, il “grande” Michele Santoro era all’apice del successo ed era conosciuto e vezzeggiato da tutti i VIP (politici, ovviamente) che se lo rubavano per le loro feste e che vantavano la sua amicizia chiamandolo soltanto con il nome di battesimo.

Quando Zaccaria assunse l’incarico, uno dei primi a chiedere di essere ricevuto fu appunto il “grande” Santoro il quale si fece annunciare dalla segretaria che si presentò da Zaccaria dicendo: “C’è Michele”, al che il signor presidente ebbe l’ardire di rispondere “Michele chi?”; non l’avesse mai detto!! Tutto il mondo politico entrò in fibrillazione e venne addirittura paventata una crisi di governo, poiché l’indifferenza di Zaccaria al nome mitico di “Michele”, poteva suggerire un sostanziale disimpegno dell’azienda dal tipo di giornalismo “militante” messo da sempre in campo dal “grande” Santoro .

Qualcosa del genere è accaduto all’indomani dell’ennesimo scontro del giornalista con un politico; nella circostanza è toccato al guardasigilli Mastella, che ha abbandonato lo studio dove evidentemente – non ho visto la trasmissione perché sono svariati anni che mi rifiuto di vedere Santoro – si è accorto di essere caduto nel solito trappolone che Michele tende a organizzare per il politico contrario; e Santoro, a quanto riferiscono le cronache, avrebbe apostrofato questa uscita con una breve ma succosa filippica sull’arroganza della politica, al che il bravo Mastella ha replicato facendo leva sul milione di euro che si becca il “grande “Santoro dalla RAI..

Mastella si è rivolto agli amici politici per avere soddisfazione, mentre Michele – da bravo aziendalista – ha preteso protezione da parte dei vertici RAI: le prime avvisaglie non mi sembrano di buon auspicio per il giornalista, in quanto il direttore generale Cappon si è rifiutato di commentare l’accaduto, non ha ricevuto Santoro ed ha chiesto una dettagliata relazione al direttore di Rete 2, Marano.

Com’è che Santoro organizza le sue trasmissioni? In brevissimo, dato lo spazio a disposizione: appare subito chiaro che le sue sono trasmissioni “a tesi”, cioè hanno un tema che ha un modo preordinato di sfociare in una tesi; mi spiego meglio: gli ospiti servono al conduttore soltanto per esprimere “la sua idea sull’argomento” e quindi vengono manipolati con accorte interruzioni o con sproloqui contrari di quello che gioca per Santoro; alla fine di tutto, la platea in sala – organizzata con claque appropriata - fa il resto e il povero spettatore, un po’ sprovveduto sul concetto di lettura dei mass media, si ritrova una idea che sembra nascere da un dibattito e che invece era presente fin dall’inizio della trasmissione nella testa del conduttore, il quale ha organizzato tutto per esplicitarla al meglio: ma ci torneremo con più spazio a disposizione!

Adesso devo salutarvi e darvi appuntamento al 20 marzo (data presunta) quando rientrerò a casa dalla consueta (ormai questo è il quarto anno) “Settimana del Cinema” che terrò in una scuola di Taormina; speriamo che vada tutto bene e che vi ritrovi tutti al mio ritorno in buona salute. E speriamo anche che non cadano gli aerei!!!


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