sabato, agosto 21, 2010
LA CINA E’ VICINA…ALL’AMERICA!!
Dopo un lungo inseguimento la Cina ha superato il Giappone e si è collocata alle spalle degli USA come Pil realizzato; per la verità il sorpasso con l’antagonista asiatico non si sarebbe verificato (2578miliardi di dollari per il Giappone contro i 2532 della Cina), ma gli analisti – tutti, caso più unico che raro – danno per certo il sorpasso e quindi “sorpasso sia”.
Se diamo un’occhiata ai dati della crescita cinese in questi ultimi due o tre anni, possiamo rilevare un dato che la dice lunga su come sarebbe andata a finire: da ormai molto tempo, la crescita cinese oscilla costantemente attorno al 10% mentre quella giapponese è sotto l’uno.
Un primo commento: dieci anni fa la Cina era la settima economia al mondo, poi ha superato la Germania e nel 2007 si è collocata al terzo posto, dietro appunto a USA e Giappone; per completezza d’informazione, segnalo che gli analisti si attendono per il 2010 che la Germania si piazzi al quarto posto, seguita dalla Francia al quinto, dall’Inghilterra al sesto, dall’Italia al settimo e dal Brasile all’ottavo.
Trent’anni fa nessuno avrebbe pensato che l’esperimento di Deng Xiao-ping, uscito dalle rovine della rivoluzione culturale, potesse durare a lungo e, soprattutto, potesse dare questi frutti; tutti dicevano che prima o poi l’audace revisionismo economico avrebbe seppellito il comunismo o viceversa sarebbe stato soffocato dall’ideologia e come esempio veniva indicato il governo Gorbaciov.
In questo paragone con la Russia dell’epoca, si dimenticava due cose fondamentali: la prima che in Cina la “glasnost (liberalismo nella vita politica) non se ne è mai accennato e Piazza Tienanmen ne è un clamoroso esempio e quanto all’altra forma di revisionismo, la “perestroika”, cioè liberalismo in campo economico, il modello adottato da Deng è stato ben diverso da quello russo in quanto è stato un capitalismo classico – con Borsa, banche, eccetera – ma senza i conflitti del lavoro che invece, in molti casi mai smentiti dal regime, si è modificato addirittura in forme di sfruttamento.
Ed infatti, il più clamoroso paradosso del sorpasso della Cina sul Giappone (e tra vent’anni sull’America?) ci riporta ad esaminare un altro dato, quello del reddito pro-capite dei cinesi: la miseria dei 3.600 dollari annuali (poco più di 2800 euro), colloca la Cina insieme alle economie terzomondiste, alla pari di Algeria, El Salvador e Albania e molto distante dalle cifre dei lavoratori dell’occidente.
Questo sta ad indicare che una delle componenti per la produzione dei beni strumentali, cioè il costo del lavoro, è rimasto bloccato a periodi storici molto lontani da quello attuale e nessuno mi leva dalla testa che ci sia lo zampino dello Stato.
Resta da notare che la Cina gode di un altro “vantaggio”: la sotto valutazione dello Juan, la moneta ufficiale che la Cina utilizza per gli scambi; premesso che la Cina è il maggior “creditore” del debito pubblico americano, molti paesi si rivolgono alla Casa Bianca perché intervenga con la Cina per varare un effettivo programma di apprezzamento dello Juan; lo stato cinese, a parole promette mari e monti, ma nella pratica si muove con il passo del gambero: dopo lo sganciamento dal dollaro del giugno scorso, operazione che avrebbe dovuto preludere ad un aumento dello Juan, questi si è rivalutato solo dello 0,4%; in pratica niente.
Ma l’America non può insistere più di tanto; pensate cosa succederebbe alle casse del Tesoro statunitensi se la Cina richiedesse indietro la montagna di dollari prestata in vari anni: ipotizzare la bancarotta mi sembra il minimo!!
Se diamo un’occhiata ai dati della crescita cinese in questi ultimi due o tre anni, possiamo rilevare un dato che la dice lunga su come sarebbe andata a finire: da ormai molto tempo, la crescita cinese oscilla costantemente attorno al 10% mentre quella giapponese è sotto l’uno.
Un primo commento: dieci anni fa la Cina era la settima economia al mondo, poi ha superato la Germania e nel 2007 si è collocata al terzo posto, dietro appunto a USA e Giappone; per completezza d’informazione, segnalo che gli analisti si attendono per il 2010 che la Germania si piazzi al quarto posto, seguita dalla Francia al quinto, dall’Inghilterra al sesto, dall’Italia al settimo e dal Brasile all’ottavo.
Trent’anni fa nessuno avrebbe pensato che l’esperimento di Deng Xiao-ping, uscito dalle rovine della rivoluzione culturale, potesse durare a lungo e, soprattutto, potesse dare questi frutti; tutti dicevano che prima o poi l’audace revisionismo economico avrebbe seppellito il comunismo o viceversa sarebbe stato soffocato dall’ideologia e come esempio veniva indicato il governo Gorbaciov.
In questo paragone con la Russia dell’epoca, si dimenticava due cose fondamentali: la prima che in Cina la “glasnost (liberalismo nella vita politica) non se ne è mai accennato e Piazza Tienanmen ne è un clamoroso esempio e quanto all’altra forma di revisionismo, la “perestroika”, cioè liberalismo in campo economico, il modello adottato da Deng è stato ben diverso da quello russo in quanto è stato un capitalismo classico – con Borsa, banche, eccetera – ma senza i conflitti del lavoro che invece, in molti casi mai smentiti dal regime, si è modificato addirittura in forme di sfruttamento.
Ed infatti, il più clamoroso paradosso del sorpasso della Cina sul Giappone (e tra vent’anni sull’America?) ci riporta ad esaminare un altro dato, quello del reddito pro-capite dei cinesi: la miseria dei 3.600 dollari annuali (poco più di 2800 euro), colloca la Cina insieme alle economie terzomondiste, alla pari di Algeria, El Salvador e Albania e molto distante dalle cifre dei lavoratori dell’occidente.
Questo sta ad indicare che una delle componenti per la produzione dei beni strumentali, cioè il costo del lavoro, è rimasto bloccato a periodi storici molto lontani da quello attuale e nessuno mi leva dalla testa che ci sia lo zampino dello Stato.
Resta da notare che la Cina gode di un altro “vantaggio”: la sotto valutazione dello Juan, la moneta ufficiale che la Cina utilizza per gli scambi; premesso che la Cina è il maggior “creditore” del debito pubblico americano, molti paesi si rivolgono alla Casa Bianca perché intervenga con la Cina per varare un effettivo programma di apprezzamento dello Juan; lo stato cinese, a parole promette mari e monti, ma nella pratica si muove con il passo del gambero: dopo lo sganciamento dal dollaro del giugno scorso, operazione che avrebbe dovuto preludere ad un aumento dello Juan, questi si è rivalutato solo dello 0,4%; in pratica niente.
Ma l’America non può insistere più di tanto; pensate cosa succederebbe alle casse del Tesoro statunitensi se la Cina richiedesse indietro la montagna di dollari prestata in vari anni: ipotizzare la bancarotta mi sembra il minimo!!
giovedì, agosto 19, 2010
OBAMA, TRA ECONOMIA E ISLAM
Negli Stati Uniti, nonostante l’impegno profuso dal Presidente Obama, l’economia non riesce ancora a raddrizzarsi dopo la caduta per la crisi del 2008: l’ultimo dei parametri sconfortanti è la disoccupazione, che stando ai dati forniti (9,5%), continua ad aumentare, malgrado il trilione di dollari impegnato per questo scopo.
Sorge spontanea la domanda: perché una tale cifra mostruosamente alta non produce il beneficio sperato? Gli analisti americano rispondono con un ragionamento semplicissimo: quando si fa ricorso al denaro pubblico per creare posti di lavoro,si costruiscono ponti, oppure autostrade o altra opera pubblica; terminati questi lavori termina anche il lavoro e quindi siamo daccapo; i soli posti duraturi (fino ad un certo punto) sono quelli creati dall’economia privata e qui, dobbiamo porci una nuova domanda: perché l’economia privata non crea nuovi posti di lavoro, ma anzi continua a licenziare?
Sembrerebbe che le ragioni siano più di una: la prima è che i consumi non sono ancora ripresi e quindi il mercato viene definito “stagnante”; c’è poi la concorrenza asiatica che appare sempre più insostenibile ed infine perché tutti gli analisti prevedono (e lo dicono) un prossimo aumento delle tasse e queste ultime, come si sa, sono un vero e proprio “veleno” per qualsiasi economia.
Comunque sia, si pensi che un sondaggio commissionato dalla Nbc e dal Wall Street Journal, dice che “due americani su tre giudicano che la nazione si sta muovendo nella direzione sbagliata” ed aggiungono che si augurano che a novembre il Congresso ridiventi a maggioranza repubblicana e quindi Obama – come ha precisato l’ex speaker della Camera – “smetta di comportarsi come quel bambino al quale sia stata regalata la carta di credito”.
Mentre il bravo Barack è impegnato in queste problematiche di carattere economico – a proposito, ci sarebbe anche il settore immobiliare che non vuol saperne di riprendersi – una grana di altro genere gli va a capitare sulla testa: la comunità islamica di New York ha fatto richiesta affinché un edificio nella zona di Ground Zero venga destinato ad una Moschea per gli islamici newyorchesi.
L’edificio, in acciaio e cristallo, avrà una metratura di 9mila metri quadri e sarà allogato su 13 piani; sorgerà al posto di un vecchio palazzo rovinato dall’attentato dell’11 settembre che – a detta di tutti – sarebbe di matrice islamica. La struttura prenderà il nome di “Cordoba House”, in ricordo della città spagnola che nel medioevo fu un centro culturale interreligioso; nell’edificio, oltre alla zona di culto, troveranno posto anche un auditorium da 500 posti, una piscina, una libreria e un ristorante;
Il Presidente aveva due strade: rifiutare il permesso per la costruzione – proprio in quel posto – della Moschea, oppure concedere l’autorizzazione; dopo vari pensamenti e considerazioni, sue e dell’intero staff, la decisione è stata quella di autorizzare la costruzione del Centro Islamico, in nome del principio secondo cui “i popoli di tutte le fedi sono i benvenuti in questo paese ed essi hanno diritto di poter praticare il loro culto in un luogo a loro scelta, fatte salve le leggi e le ordinanze locali”.
I commenti dei politici sono stati accesissimi, specie quelli degli avversari che hanno bollato il tutto come una “provocazione” e si sono spinti ad affermare che “si è dissacrato il luogo di una delle più grandi tragedie americane”.
Questo il mondo della politica; e la gente comune? Secondo il 68% degli americani, Obama “ha perso il contatto con l’America”; più chiaro di così!!
Sorge spontanea la domanda: perché una tale cifra mostruosamente alta non produce il beneficio sperato? Gli analisti americano rispondono con un ragionamento semplicissimo: quando si fa ricorso al denaro pubblico per creare posti di lavoro,si costruiscono ponti, oppure autostrade o altra opera pubblica; terminati questi lavori termina anche il lavoro e quindi siamo daccapo; i soli posti duraturi (fino ad un certo punto) sono quelli creati dall’economia privata e qui, dobbiamo porci una nuova domanda: perché l’economia privata non crea nuovi posti di lavoro, ma anzi continua a licenziare?
Sembrerebbe che le ragioni siano più di una: la prima è che i consumi non sono ancora ripresi e quindi il mercato viene definito “stagnante”; c’è poi la concorrenza asiatica che appare sempre più insostenibile ed infine perché tutti gli analisti prevedono (e lo dicono) un prossimo aumento delle tasse e queste ultime, come si sa, sono un vero e proprio “veleno” per qualsiasi economia.
Comunque sia, si pensi che un sondaggio commissionato dalla Nbc e dal Wall Street Journal, dice che “due americani su tre giudicano che la nazione si sta muovendo nella direzione sbagliata” ed aggiungono che si augurano che a novembre il Congresso ridiventi a maggioranza repubblicana e quindi Obama – come ha precisato l’ex speaker della Camera – “smetta di comportarsi come quel bambino al quale sia stata regalata la carta di credito”.
Mentre il bravo Barack è impegnato in queste problematiche di carattere economico – a proposito, ci sarebbe anche il settore immobiliare che non vuol saperne di riprendersi – una grana di altro genere gli va a capitare sulla testa: la comunità islamica di New York ha fatto richiesta affinché un edificio nella zona di Ground Zero venga destinato ad una Moschea per gli islamici newyorchesi.
L’edificio, in acciaio e cristallo, avrà una metratura di 9mila metri quadri e sarà allogato su 13 piani; sorgerà al posto di un vecchio palazzo rovinato dall’attentato dell’11 settembre che – a detta di tutti – sarebbe di matrice islamica. La struttura prenderà il nome di “Cordoba House”, in ricordo della città spagnola che nel medioevo fu un centro culturale interreligioso; nell’edificio, oltre alla zona di culto, troveranno posto anche un auditorium da 500 posti, una piscina, una libreria e un ristorante;
Il Presidente aveva due strade: rifiutare il permesso per la costruzione – proprio in quel posto – della Moschea, oppure concedere l’autorizzazione; dopo vari pensamenti e considerazioni, sue e dell’intero staff, la decisione è stata quella di autorizzare la costruzione del Centro Islamico, in nome del principio secondo cui “i popoli di tutte le fedi sono i benvenuti in questo paese ed essi hanno diritto di poter praticare il loro culto in un luogo a loro scelta, fatte salve le leggi e le ordinanze locali”.
I commenti dei politici sono stati accesissimi, specie quelli degli avversari che hanno bollato il tutto come una “provocazione” e si sono spinti ad affermare che “si è dissacrato il luogo di una delle più grandi tragedie americane”.
Questo il mondo della politica; e la gente comune? Secondo il 68% degli americani, Obama “ha perso il contatto con l’America”; più chiaro di così!!
martedì, agosto 17, 2010
PERDIAMO OGNI SPERANZA ?
Per la verità, è un sacco di tempo che se guardiamo la realtà che ci circonda con occhi privi di qualunque connotazione – politica, o altro – dobbiamo lamentare una situazione di degrado che non mi sembra abbia la minima intenzione di modificarsi.
Politici – di varia categoria e colore – che rubano a tutto spiano, non paghi delle lautissime prebende che percepiscono per “non fare niente”; personaggi del sottobosco politico che hanno ormai per abitudine il trescare con altri personaggi della stessa pasta, al fine di racimolare qualcosa (che poi è tanto!!) per se o per qualche amico di famiglia o di partito.
Avevamo alcune persone che utilizzavamo come “fari” del nostro cammino: ad esempio i due Rossi, che invece si stanno mostrando con la luce spenta: Valentino è incappato in una verifica fiscale ed ha dovuto sborsare una bella sommetta per mettere a posto le cose; Vasco, l’icona dei giovani pseudo-rivoluzionari, è stato anch’esso beccato con la mano in due vasetti della marmellata, il primo è il trovarsi su un mega yacht, proprio lui che per i nostri ingenui giovani, rappresenta l’immagine della semplicità e del disinteresse nei confronti dei lussi moderni; il secondo vasetto è quello dell’essere indicato come proprietario della barca e, attraverso una serie di società di comodo, avere eluso diversi obblighi fiscali. Mi verrebbe da dire: ma allora non ci possiamo più fidare di nessuno? Ed infatti, nella stessa rete c’è capitato anche Massimo Boldi, quello di “Cipollino” che infatti ha battezzato il proprio yacht con il nome del fortunato personaggio televisivo: anche lui sotto indagine!!
Sia chiaro, l’Agenzia delle Entrate non ha sempre ragione ed infatti prima di sparare a zero, bisogna attendere il verdetto del Tribunale Amministrativo al quale i due staranno ricorrendo; certo che l’immagine un po’ ne risente, ma questo è un Paese che riesce a metabolizzare ogni nefandezza (anche le cose buone, per la verità) e scordarsi di tutto.
Ma allora come possiamo fare? Che tipo di antidoto possiamo usare per riacquistare la nostra serenità? Vogliamo chiamarlo “sogno”, oppure “fantasia”, ma in entrambi i modi, si tratta di “interpretare la realtà” in modo diverso; facciamo un breve esempio.
Anziché con il solito quarto d’ora di ritardo, scendo dall’aereo in perfetto orario e, contrariamente alle molte disattenzione di sempre, trovo subito i miei bagagli; la fila di taxi è abbastanza lunga, ma c’è un certo ricambio, cosicché arriviamo presto all’ultimo cliente, ma improvvisamente non arrivano più taxi con la solita frequenza; l’ultimo che arriva, sarebbe destinato al signore che mi precede, il quale però mi apostrofa con “va in città? Vuol salire con me?” e così arrivo puntuale a prendere il treno che arriva addirittura con un minuto d’anticipo e quindi mi conduce a destinazione dove arrivo puntualissimo; mi fermo ad un bar a prendere un caffé e, dopo aver pagato ed essere già sulla porta per uscire, mi sento chiamare dalla cassiera che mi porge lo scontrino.
Arrivo a casa e trovo una lettera che stavo aspettando e vedo che è stata imbucata solo il giorno precedente; poi chiamo un’azienda attraverso il suo “call-center” e, miracolosamente, non “devo riprovare più tardi perché tutti gli operatori sono impegnati”, ma al contrario, trovo subito una giovane donna che mi risolve il problema con gentilezza e buona educazione. Poi finalmente mi siedo a tavola per cenare e, guardando la televisione, noto che durante tutto il pasto (più di un’ora) non è stato trasmesso neppure uno spot con Belem; concludo, dicendo che tutto questo è nient’altro che “servizi che funzionano” e addetti capaci e genti.
È accaduto veramente, oppure è un mio sogno e basta? Chissà qual è la verità??!!
Politici – di varia categoria e colore – che rubano a tutto spiano, non paghi delle lautissime prebende che percepiscono per “non fare niente”; personaggi del sottobosco politico che hanno ormai per abitudine il trescare con altri personaggi della stessa pasta, al fine di racimolare qualcosa (che poi è tanto!!) per se o per qualche amico di famiglia o di partito.
Avevamo alcune persone che utilizzavamo come “fari” del nostro cammino: ad esempio i due Rossi, che invece si stanno mostrando con la luce spenta: Valentino è incappato in una verifica fiscale ed ha dovuto sborsare una bella sommetta per mettere a posto le cose; Vasco, l’icona dei giovani pseudo-rivoluzionari, è stato anch’esso beccato con la mano in due vasetti della marmellata, il primo è il trovarsi su un mega yacht, proprio lui che per i nostri ingenui giovani, rappresenta l’immagine della semplicità e del disinteresse nei confronti dei lussi moderni; il secondo vasetto è quello dell’essere indicato come proprietario della barca e, attraverso una serie di società di comodo, avere eluso diversi obblighi fiscali. Mi verrebbe da dire: ma allora non ci possiamo più fidare di nessuno? Ed infatti, nella stessa rete c’è capitato anche Massimo Boldi, quello di “Cipollino” che infatti ha battezzato il proprio yacht con il nome del fortunato personaggio televisivo: anche lui sotto indagine!!
Sia chiaro, l’Agenzia delle Entrate non ha sempre ragione ed infatti prima di sparare a zero, bisogna attendere il verdetto del Tribunale Amministrativo al quale i due staranno ricorrendo; certo che l’immagine un po’ ne risente, ma questo è un Paese che riesce a metabolizzare ogni nefandezza (anche le cose buone, per la verità) e scordarsi di tutto.
Ma allora come possiamo fare? Che tipo di antidoto possiamo usare per riacquistare la nostra serenità? Vogliamo chiamarlo “sogno”, oppure “fantasia”, ma in entrambi i modi, si tratta di “interpretare la realtà” in modo diverso; facciamo un breve esempio.
Anziché con il solito quarto d’ora di ritardo, scendo dall’aereo in perfetto orario e, contrariamente alle molte disattenzione di sempre, trovo subito i miei bagagli; la fila di taxi è abbastanza lunga, ma c’è un certo ricambio, cosicché arriviamo presto all’ultimo cliente, ma improvvisamente non arrivano più taxi con la solita frequenza; l’ultimo che arriva, sarebbe destinato al signore che mi precede, il quale però mi apostrofa con “va in città? Vuol salire con me?” e così arrivo puntuale a prendere il treno che arriva addirittura con un minuto d’anticipo e quindi mi conduce a destinazione dove arrivo puntualissimo; mi fermo ad un bar a prendere un caffé e, dopo aver pagato ed essere già sulla porta per uscire, mi sento chiamare dalla cassiera che mi porge lo scontrino.
Arrivo a casa e trovo una lettera che stavo aspettando e vedo che è stata imbucata solo il giorno precedente; poi chiamo un’azienda attraverso il suo “call-center” e, miracolosamente, non “devo riprovare più tardi perché tutti gli operatori sono impegnati”, ma al contrario, trovo subito una giovane donna che mi risolve il problema con gentilezza e buona educazione. Poi finalmente mi siedo a tavola per cenare e, guardando la televisione, noto che durante tutto il pasto (più di un’ora) non è stato trasmesso neppure uno spot con Belem; concludo, dicendo che tutto questo è nient’altro che “servizi che funzionano” e addetti capaci e genti.
È accaduto veramente, oppure è un mio sogno e basta? Chissà qual è la verità??!!
domenica, agosto 15, 2010
SARA' IL CALDO?
Facciamo una breve carrellata su qualche notizia “curiosa”, un po’ quello che anni addietro alcuni giornali e riviste di enigmistica chiamavano “spigolature d’ilarità”; in molti casi il riso diventa subito “amaro”, se si pensa in che Mondo oppure in che Nazione, oppure in che Città siamo chiamati a vivere, ma comunque…..
I meno giovani ricorderanno una celebre barzelletta di una trentina di anni fa, in cui si presentava lo stabilimento balneare di una spiaggia romagnola preso d’assalto da un commando di tedeschi che si impadroniva del microfono e così ammoniva i bagnanti: “se entro cinque minuti non verrà ritrovato il bambino tedesco smarrito, verranno smarriti dieci bambini italiani”; il tutto ovviamente a testimoniare i tanti smarrimenti di bambini nelle spiagge italiane, durante il periodo di vacanza.
Ebbene, adesso, questo non accadrà più, in quanto ogni ragazzino che entra in spiaggia, viene munito di un braccialetto variopinto che ha la funzione di immagazzinare i dati di riconoscimento del piccolo, dati che poi saranno utili ai fini dell’individuazione della famiglia e dell’ombrellone dello “smarrito”.
È la stessa tecnica che viene usata per i cani, ma lo scopo finale è diverso; un amico mio direbbe: “non prendertela, è il progresso” e così mi mette a tacere!!
E ora dimmi se è progresso anche questo: sappiamo la battaglia che viene fatta contro il consumo dell’alcool, specialmente dei giovanissimi e, in particolare, quando si mettono alla guida di veicoli.
Ebbene, una norma del nuovissimo Codice della Strada prevede che il divieto di somministrazione e di vendita di alcolici da parte di tutti i pubblici esercizi abbia delle “deroghe”: esse sono per la notte di capodanno e per quella tra il 15 e il 16 agosto; è una norma approvata da un Parlamento eletto da tutti noi, ma vorrei sapere la logica di questa disposizione relativa alle due deroghe; per la prima lo posso capire – il brindisi tradizionale potrebbe andare a carte quarantotto – ma la seconda non ne riesco ad individuare la motivazione; ci riuscite voi??
A proposito di Codice della Strada: un neopatentato di appena 20 anni è stato trovato alla guida di un furgone mentre zigzagava da una corsia all’altra; fermato dalla Polizia, è risultato avere un tasso alcolemico di 2,11, mentre la nuova normativa prevede per i neopatentati un tasso “zero”; risultato: ritiro della patente, sequestro del furgone e ben 62 punti tolti dalla patente (quando gliela ridaranno!!).
In Svizzera, invece, le multe vengono appioppate in relazione alle condizioni economiche del reo: un guidatore svedese, trovato a guidare l’auto a 290 chilometri orari, ha avuto una multa di 928.770 euro; aspettate a dire “poveretto!!”, perché la cifra è commisurata alle possibilità del conducente e quindi se tanto mi dà tanto!!
E per finire, una battuta veramente buona, firmata da Woody Allen: “il sesso è come il bridge: se non hai un buon compagno…è meglio che tu abbia una buona mano”. Con questa “buona mano” si intende quello che noi ragazzi – un miliardo di anni fa - chiamavamo “la sorella della mancina” e che era sempre disponibile per noi sfigati.
Secondo la tradizione cattolica, questa pratica – che viene chiamata “masturbazione” –è invece definita “onanismo”, in quanto si richiama ad Onan, personaggio biblico punito da Dio con la morte in quanto, tale peccato era diretto ad impedire la generazione della prole. Caro Padreterno, è senz’altro vero ciò che Tu dici, ma ai Tuoi tempi la vita era molto più semplice; adesso, con tutti i problemi e le implicazioni che comporta una relazione, un buon “gioco di mano” è sempre da apprezzare!! Chiaro??
I meno giovani ricorderanno una celebre barzelletta di una trentina di anni fa, in cui si presentava lo stabilimento balneare di una spiaggia romagnola preso d’assalto da un commando di tedeschi che si impadroniva del microfono e così ammoniva i bagnanti: “se entro cinque minuti non verrà ritrovato il bambino tedesco smarrito, verranno smarriti dieci bambini italiani”; il tutto ovviamente a testimoniare i tanti smarrimenti di bambini nelle spiagge italiane, durante il periodo di vacanza.
Ebbene, adesso, questo non accadrà più, in quanto ogni ragazzino che entra in spiaggia, viene munito di un braccialetto variopinto che ha la funzione di immagazzinare i dati di riconoscimento del piccolo, dati che poi saranno utili ai fini dell’individuazione della famiglia e dell’ombrellone dello “smarrito”.
È la stessa tecnica che viene usata per i cani, ma lo scopo finale è diverso; un amico mio direbbe: “non prendertela, è il progresso” e così mi mette a tacere!!
E ora dimmi se è progresso anche questo: sappiamo la battaglia che viene fatta contro il consumo dell’alcool, specialmente dei giovanissimi e, in particolare, quando si mettono alla guida di veicoli.
Ebbene, una norma del nuovissimo Codice della Strada prevede che il divieto di somministrazione e di vendita di alcolici da parte di tutti i pubblici esercizi abbia delle “deroghe”: esse sono per la notte di capodanno e per quella tra il 15 e il 16 agosto; è una norma approvata da un Parlamento eletto da tutti noi, ma vorrei sapere la logica di questa disposizione relativa alle due deroghe; per la prima lo posso capire – il brindisi tradizionale potrebbe andare a carte quarantotto – ma la seconda non ne riesco ad individuare la motivazione; ci riuscite voi??
A proposito di Codice della Strada: un neopatentato di appena 20 anni è stato trovato alla guida di un furgone mentre zigzagava da una corsia all’altra; fermato dalla Polizia, è risultato avere un tasso alcolemico di 2,11, mentre la nuova normativa prevede per i neopatentati un tasso “zero”; risultato: ritiro della patente, sequestro del furgone e ben 62 punti tolti dalla patente (quando gliela ridaranno!!).
In Svizzera, invece, le multe vengono appioppate in relazione alle condizioni economiche del reo: un guidatore svedese, trovato a guidare l’auto a 290 chilometri orari, ha avuto una multa di 928.770 euro; aspettate a dire “poveretto!!”, perché la cifra è commisurata alle possibilità del conducente e quindi se tanto mi dà tanto!!
E per finire, una battuta veramente buona, firmata da Woody Allen: “il sesso è come il bridge: se non hai un buon compagno…è meglio che tu abbia una buona mano”. Con questa “buona mano” si intende quello che noi ragazzi – un miliardo di anni fa - chiamavamo “la sorella della mancina” e che era sempre disponibile per noi sfigati.
Secondo la tradizione cattolica, questa pratica – che viene chiamata “masturbazione” –è invece definita “onanismo”, in quanto si richiama ad Onan, personaggio biblico punito da Dio con la morte in quanto, tale peccato era diretto ad impedire la generazione della prole. Caro Padreterno, è senz’altro vero ciò che Tu dici, ma ai Tuoi tempi la vita era molto più semplice; adesso, con tutti i problemi e le implicazioni che comporta una relazione, un buon “gioco di mano” è sempre da apprezzare!! Chiaro??