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venerdì, agosto 05, 2011

DUE PAROLE SULLA TV 

Il “calendario” delle televisioni – sia pubbliche che private – è montato in modo diverso da quello canonico: l’attività ha inizio a settembre e dura fino a giugno, mentre i due mesi restanti, luglio e agosto, vengono utilizzati per riflessioni, costruzioni nuovi palinsesti e analisi dell’annata; ovviamente le TV non si spengono in questi due mesi, ma trasmettono quasi tutte “repliche”, il tutto però infarcito di pubblicità.
Dato che siamo in uno dei mesi di “riflessione e di comparazione”, muoviamoci in questo senso e analizziamo quello che è emerso dalla quarta edizione di “Un anno di zapping”, ricerca realizzata dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori sui programmi presentati dalle TV nella scorsa annata televisiva.
I peggiori, per volgarità, esibizionismo e litigiosità, sono risultati “Amici”, “Domenica cinque”, “Grande Fratello 11”,”L’isola dei famosi 8”,”Pomeriggio cinque” e “Uomini e donne”; come si può notare, la scuderia della brava Maria De Filippi è assai rappresentata fra le cose “più trash”; sarà contenta la signora in questione che ha già raggiunto il potere superando quello del marito Maurizio Costanzo?!!
Nel panorama televisivo è stata rilevata anche una grave inadempienza: diversi spettacoli che non avrebbero dovuto essere proiettati “in fascia protetta”, sono invece andati liberamente in onda; tra questi vengono segnalati : “The Call”, “Chi ha incastrato Peter Pan” e “Wild Oltrenatura”.
Altri prodotti televisivi sconsigliati dal MOIGE sono “I Cesaroni”, “La ladra” e “Terra Ribelle”, mentre tra le produzioni che avevano chiaramente finalità ed esigenze di share, hanno mostrato anche una buona qualità: “Chi vuol essere milionario”, Tg ragazzi” e “Ballando sotto le stelle”.
Ed ora passiamo alle “eccellenze”, a quei prodotti cioè che sono la dimostrazione di come la televisione possa coniugare spettacolo e qualità; per il MOIGE sono “Zelig” (perché fa ridere senza scadere nello squallore), “Hanna Montana” (esempio di vita semplice, quotidiana e famigliare) e “Mezzogiorno in famiglia”. Nella sezione “fiction, buone segnalazioni per “Atelier Fontana”, “Un passo dal cielo” e “Sotto il cielo di Roma”, ma prima posizione per “La storia di Laura”; da aggiungere che anche i talk show hanno la loro classifica; ha vinto “Tv talk”.
Nella relazione dell’attività 2010/2011, quest’anno ci sono anche i cartoni animati, prodotti che finora non venivano considerati; si è registrato un OK dell’associazione a cartoni classici, come i “Puffi”, “Barbapapà” e “Scooby-Doo”, a cui si sono aggiunti l’italiano “Geronimo Stilton” e gli stranieri “Caillu”, Pingu” e i “Baby Looney Tunes”.
Il materiale televisivo di cui si parla è tantissimo e quindi non sono certo in grado di valutarlo alla stregua di quello che è stato fatto dall’associazione; mi limito ad approvare le secche bocciature della tragica accoppiata “Amici” e “Uomini e Donne”, oltre alla stroncatura dei due reality in voga da noi (Grande Fratello e Isola dei famosi); per le “promozioni”, approvo incondizionatamente quella di “Zelig”, un programma che seppure a volte scivoli in qualche volgarità, ha una struttura ed una costruzione così intelligente che si fa ampiamente perdonare.
Per ragioni che adesso sarebbe troppo lungo spiegare, la TV è diventata il fulcro della nostra società, nonostante nessuno abbia imparato a “leggerla” compiutamente (perché nessuno glielo ha insegnato); si dice che i giovani adesso passano più tempo sul web, ma sia chiaro che anch’esso è uno strumento che va conosciuto, altrimenti combina guai anche lui; sono pronti a sostituire la TV con il Web? E per farci cosa??

mercoledì, agosto 03, 2011

PERO' C'E' POLITICA E POLITICA 

Dire male della politica è diventato ormai uno sport di massa e praticamente è “come sparare sulla Croce Rossa”; pertanto mi intriga fino ad un certo punto, magari cerco di raggranellare qualche particolarità sui grossi nomi del mondo politico e sviscerarne la situazione; ma oltre a questo c’è la noia!
Ad esempio: sapete che tale Luis Durnwalder, Presidente della Provincia autonoma di Bolzano guadagna la bellezza di 25.600 euro al mese? E che il presidente della Giunta Regionale della stessa zona incassa 24.300 euro mensili? E che entrambi i signori sopra citati guadagnano quindi più di Obama e della Merkel?
Se fate mente locale nella “manovra” per risanare il Bilancio statale, di queste situazioni non se ne parla neppure; e non si dice niente – o comunque pochissimo – sui guadagni degli altri politici che sguazzano tutti (quando dico tutti intendo proprio tutti) in un metallo pregiato e molto prezioso e non si capisce come nessuno ancora glielo abbia spiegato e soprattutto non gli abbia consigliato di auto-ridursi queste vergognose competenze, prima che arrivi qualcuno con un fucile carico, il quale prima spiega il perché e poi fa giustizia sommaria; non amo la violenza ma ho paura che in questa dannata situazione ci troveremo anche a questo!
Ma dato che tutta l’Europa (o quasi) usa l’euro come moneta di riferimento, è bene ogni tanto dare un’occhiata a quello che avviene ai nostri vicini: sapevate che molti politici ed economisti dell’area dell’euro sono ancora scandalizzati per la leggerezza con cui ci siamo assunti la copertura del debito della Grecia, paese che, nonostante tutto e tutti, continua a pagare le pensioni a tutti coloro che abbiano compiuto 52 anni.
Però, se avete letto bene il titolo di questo mio post è “c’è politica e politica”, intendendo che esistono – come in tutti i campi della vita – le consorterie dei ladroni, ma anche quelle degli onesti, poche ma ci sono.
Ed a queste ultime apparteneva un signore, mio concittadino, dal nome di Giovanni Spadolini, deceduto 17 anni fa. Proprio domani, 4 agosto, ci sarà la solenne commemorazione di questo personaggio che proviene dalla società civile – è stato professore presso la facoltà fiorentina di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”, e solo dopo una lunga parentesi giornalistica è approdato alla politica, con lo spirito di compiere con passione e alto senso di responsabilità, il proprio “dovere”.
Potremmo risolvere la pratica limitandoci a dire che era “diverso da tutti”, ma non basterebbe e allora dobbiamo ricordarlo, sia pure con poche righe, in cui cercare di rendere la sua figura “a tutto tondo”; a detta di molti commentatori politici, la qualità maggiore di Spadolini era l’onestà e questa caratteristica fu avvertita quando ebbe inizio la crisi dei partiti e si creò il solco profondo tra la gente comune ed il “palazzo”.
Per quest’ultimo, chiaro “emblema” di tutte le istituzioni del Paese, il professore, come veniva spesso chiamato, chiedeva di eseguire una grande operazione: trasformarlo in una “casa di vetro” dove chiunque aveva il diritto di guardare dentro e controllare come veniva gestito il denaro pubblico, cioè quello di tutti noi; non lo hanno ascoltato.
Perché quello che la gente cerca – in fondo a tutte le chiacchiere – è quell’”odore di bucato” – come lo battezzo Montanelli – che Spadolini lasciava dietro di se, sia nella vita politica ed istituzionale, che in quella privata.
Ed a testimonianza della sua “semplicità e pulizia”, sulla lastra della sua tomba è scritto semplicemente “un italiano”, mutuando la piccola frase dalla firma che usava Giuseppe Mazzini, personaggio storico-politico che egli tanto ammirava.

lunedì, agosto 01, 2011

BREVE PANORAMICA SULL'EUROPA 

Dell’Italia sappiamo tutto, o quasi; della vicina Francia conosciamo il problema delle “primarie” alle quali non potrà partecipare Strass-Khan e quindi ancora non conosciamo chi sarà lo sfidante di Sarkozy; della Stagna abbiamo appreso che Zapatero ha gettato la spugna e a novembre prossimo ci saranno le elezioni che stabiliranno se continuerà l’era socialista oppure se riprenderà il potere il partito democristiano; il Belgio si merita un discorso a parte.
Dunque, in questo Paese, dal 13 giugno del 2010, cioè da più di un anno, il governo è latitante, non nel senso che non fa il proprio dovere, ma nel senso che non esiste proprio, in quanto non ha ricevuto la fiducia e quindi il Primo Ministro dimissionario, Yves Leterne, governa “l’ordinaria amministrazione, in attesa che i tanti partiti regionali trovino un accordo per governare insieme.
Per la verità, i cittadini belgi – che pure sono scesi in piazza per gridare “vergogna” a coloro che non riescono a formare il governo – non vedo cosa abbiano da protestare: la disoccupazione è scesa al 7,7% (in Italia e in Francia siamo tra il 9 e il 10%), anche il debito pubblico è migliorato sensibilmente scendendo al 96% del Pil dopo che aveva superato il 100%; persino il FMI è stato costretto a riconoscere che il Belgio sta ottenendo risultati migliori rispetto alla media della zona euro: sembrerebbe che nel Paese retto dal re Alberto, si sia trovata la formula magica: governare con governi che non abbiano la maggioranza in Parlamento!!
Ora però sembra che la pacchia sia finita e finalmente il Belgio ha un governo con tutti i crismi del caso: il leader dei socialisti francofoni Elio Di Rupo (di chiare origini italiane) è riuscito a formare un governo mediante un accordo tra 8 (otto!!) partiti fiamminghi e francofoni; mi sembra ovvio che la vita del nuovo governo non sarà facile, ma Di Rupo spera di riuscire a mettere d’accordo le varie anime (soprattutto le tante lingue) dei partiti che danno vita a questa compagine.
Il minimo che possiamo fare è “augurare buona fortuna” al connazionale Di Rupo, peraltro insignito da Napolitano dell’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana; certamente ne avrà bisogno!
Nella zona balcanica abbiamo la situazione della Grecia, continuamente “inseguita” dalle cattive pagelle di Moody’s e quindi costretta a chiedere aiuti ai partner europei, i quali comunque non danno niente per niente: pretendono garanzie altissime specie sotto il profilo del bilancio statale; naturali le proteste della “gente comune” che – come in Italia e nel resto del Mondo – si ritrova a pagare per tutti.
Poi abbiamo i “Grandi”, quelli che contano e che dettano legge; la Gran Bretagna ha qualche problema dopo lo scandalo “Murdoch, in cui è trapelato che un Direttore di testata era anche un “pezzo grosso” alla segreteria del Premier e che era uso intercettare le telefonate dei “big” per poi ricattarli o comunque specularci sopra; parlare di “imbarazzo” mi sembra un eufemismo.
La Germania della grande Angela Merkel mi sembra l’unica che non abbia pecca alcuna e che continui a veleggiare tranquilla, nonostante i tanti problemi finanziari dei partners europei, ai quali deve dare qualche aiuto – palesemente o sotto banco - ; e dire che la Merkel guadagna poco più di un oscuro Consigliere regionale italiano; vi sembra giusto??
Insomma, oltre alle preoccupazioni derivanti dai “soliti” problemi finanziari, l’Europa ha una valanga di “altre” situazioni di non facile gestione; speriamo bene!!

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