domenica, gennaio 06, 2008
LE FESTE SONO FINITE
Al termine delle festività natalizie, che anche per i politici – come per insegnanti ed alunni – bloccano tutte le attività in attesa dell’Epifania che, come è noto, “tutte le feste porta via”, due problemi emergono sugli altri e chiedono un immediato confronto politico per cercare le migliori soluzioni: il problema dei rifiuti in Campania e quello delle buste paga di lavoratori e pensionati.
Il primo problema registra un coro bipartisan di inviti a Bassolino e alla Iervolino ad andarsene; addirittura i più scalmanati sembrano i compagni di partito, anche se a tali inviti non fanno seguito delle proposte concrete per smaltire la “munnezza”; a questo proposito, oggi si registra una notizia talmente curiosa che solo Napoli riesce a darci: un certo signor Merolla – 40 anni, due figli – è stato assunto otto anni fa insieme ad altri 360 netturbini per la raccolta differenziata, e per questo tempo regolarmente pagato (1100/1200 euro al mese) senza che gli sia stato mai chiesto di fare qualcosa; il Merolla si è addirittura auto-denunciato alla Magistratura, ma non è stato neppure convocato; definirlo una parte del problema dei rifiuti mi sembra riduttivo, forse meglio si attaglia la battuta del napoletano che scrive al deputato che gli ha procurato un posto di lavoro e, anziché ringraziarlo, gli dice: “onorevole, io le avevo chiesto uno stipendio e non un posto di lavoro”: ecco risolto il problema!
Fra i politici più scatenati nel chiedere la testa di Bassolino e della Iervolino abbiamo in prima fila Di Pietro (governo) e Casini (opposizione); a proposito di quest’ultima, pagasi lauta mancia a chi ha sentito le dichiarazioni del Cavaliere; del resto ci vuole pazienza, aveva altri impegni da assolvere, impegni ineludibili e quindi si è dovuto occupare d’altro; di cosa? Ma della ristrutturazione della propria villa ai Carabi: pensate che bravo, ha voluto seguire i lavori di persona, forse aiutando anche i muratori!!
L’altro problema che si trova sull’agenda dei politici è il modo di sistemare la questione dei salari e delle pensioni in modo tale da rendere “un po’ meno povere” una certa fetta di italiani e, così facendo, riattizzare i consumi che sembrano reggersi soltanto sui saldi.
I sindacati puntano ad un aumento delle detrazioni per quei lavoratori con reddito annuo fino a 40/mila euro e detassazioni per figli a carico; il governo spera di esaudire entrambe le richieste, anche se il potente Ministro Padoa Schioppa ha tenuto a precisare che l’incastellatura dei conti non si tocca almeno fino al prossimo mese di giugno, quando sarà in possesso di dati più veritieri circa l’andamento dell’economia.
Sintomatica la posizione di Confindustria: Ok a questi aumenti, purché vengano legati alla “produttività”, in modo tale che l’obiettivo vero della manovra possa essere identificato nella crescita del Pil.
E l’opposizione cosa dice? Sinceramente ho sentito un silenzio assordante dai vari leader e leaderini che componevano
Comunque, tenete presente che per costringerci a pensare ad altro, stanno ritirando fuori il problema della legge elettorale (tedesca, spagnola, ora anche francese), come se alla gente fregasse qualcosa; a pancia vuota si ragiona male cari signori!!