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mercoledì, gennaio 02, 2013

ECCOCI ARRIVATI AL 2013 



Il primo commento sul nuovo anno è che “durerà un giorno in meno” in quanto il precedente era bisestile ed è durato 366 giorni, mentre quello cominciato adesso e “normale” e quindi avrà solo 365 giorni. Sarà una buona cosa? Non so dire, forse possiamo sperare di stare tutti un po’ meglio, ma potrebbe essere una speranza vana e quindi generare illusione e basta.
I giornali stanno strombazzando che nel 2013 la famiglia media avrà un aggravio di spese di circa 1.500 euro nell’anno, qualcosa di più di 120 euro al mese; diciamo subito che ormai ci siamo abituati e quindi ce la prendiamo un po’ meno, ma avere questo fardello ancora prima di cominciare è un peso “morale” non indifferente.
Nei primi mesi dell’anno ci saranno le elezioni e sarà un appuntamento importante alle quali parteciperanno quasi tutti i leader politici; ho detto “quasi”, perché il Prof. Monti, dopo aver ricevuto la benedizione Papale,  non si degnerà di prendervi parte, per non mescolarsi con tali signori che non sono degni neppure di lucidargli le scarpe.
Lui aspetterà i risultati delle due coalizioni che portano il suo nome – anche se lui non  c’è materialmente sulla scheda – e poi vedrà dai risultati cosa gli conviene fare per restare a galla; certo, dovesse andare di nuovo a Palazzo Chigi, sarebbe la seconda volta che viene incaricato di guidare l’Italia un signore che non ha ricevuto alcuna investitura popolare; non è un buon segno, ma forse è quello che ci meritiamo!!
Dovremo fare i conti con le “Agende”: per quanto mi riguarda l’ho abolita da anni, ma comunque era un notes che dava, giorno per giorno, l’opportunità di segnare appuntamenti e ricorrenze; quelle invece che avremo nell’agone politica sono “le cose da fare”; secondo chi? Per il momento c’è l’Agenda Monti e l’Agenda Grillo, quindi si tratta delle cose che – secondo loro – andrebbero fatte.
Non viene specificato, in nessuna delle due, se queste cose da fare sono per agevolare i ricchi, i poveri o coloro a medio reddito; insomma, a chi vanno incontro? Non si sa e questo è il grosso problema, poiché se posso supporre ragionevolmente che il Prof,. Monti continuerà imperterrito sulla strada della decapitazione dei ceti medio e basso, non so dove andrà a parare l’ex comico genovese che adesso si occupa di politica.
Di contro alle liste di Monti, Bersani presenta la sua formazione, piena zeppa di magistrati di alto e altissimo lignaggio (addirittura il capo dell’antimafia); anche questo non è buon segno, perché nel nostro Paese – bello e disgraziato – si continua a voler fare il mestiere degli altri abbandonando il proprio, anche se quest’ultimo ci ha dato grandi soddisfazioni; da cosa dipenderà??
C’è poi il cavaliere che correrà in proprio, probabilmente isolato, cioè senza la Lega, e – a mio giudizio – farà una magra figura; il personaggio è ormai bollito e non incanta più nessuno, neppure con le scatenate contumelie verso i “comunisti”, sistema che finora gli è andato bene, ma con un “poco comunista” come Bersani non ha speranza di affermarsi. Oserei dire che se avesse lasciato la leadership al “giovane” Alfano, avrebbe avuto qualche consenso in più.
Le facce che vedremo in TV saranno le stesse o cambierà qualcosa? Cioè, avverrà la tanto strombazzata rottamazione dei “dinosauri”? Non sono ottimista in proposito, o meglio, penso che per togliere loro le poltrone ne dovranno trovare altre parimenti accoglienti sia pure in altri luoghi. Sono stato chiaro?
Per concludere: purtroppo non posso essere ottimista! E voi??

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