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mercoledì, aprile 27, 2011

IL 25 APRILE E ALTRE COSE 

La “liberazione dal gioco nazi-fascista”, è uno di quegli anniversari che dovrebbero essere gestiti con maggiore importanza e che dovrebbe vedere una maggiore partecipazione della gente; a mio modo di vedere è solo da quell’evento che è nata la Repubblica d’Italia e quindi – per importanza – il 25 aprile supera di gran lunga il 150mo dell’Unità d’Italia; quest’ultima ricorrenza l’abbiamo vissuta poche settimane or sono con ben altra risonanza.
Dicevo dunque del 25 aprile; si è festeggiato in tutti i Comuni d’Italia e mentre a Milano le maggiori contestazioni si sono avute per il Sindaco Moratti e per il capo dell’opposizione Bersani (ad opera in particolare dei famosi Centri Sociali) a Roma le contestazioni si sono rivolte al Ministro della Difesa, La Russa.
Tutto questo nonostante che il Presidente Napolitano si faccia in quattro per cercare di indirizzare la ricorrenza verso una sorta di unità d’intenti, ma non c’è niente da fare: ognuno resta dalla propria parte e si trascina questo atteggiamento in ogni sua partecipazione.
Alla manifestazione di Milano c’era anche il “vecchio” (non me ne voglia) Pannella che, dopo avere alluso “alle carriere clamorose” di certi magistrati di sinistra, ha continuato il suo intervento dicendo che “cinquanta magistrati si dedicano a trovare le prove delle puttanate di un puttaniere e nessuno invece si dedica a indagare su altri fatti che noi denunciamo da tanto tempo”; indiscutibilmente il vate dei radicali italiani non ha perso lo smalto dei tempi migliori e continua ad avere la lingua tagliente come tanti anni fa.
Ovviamente parlare di magistratura a Milano è come parlare di corda in casa dell’impiccato, visto anche il recente “affair” creato dai manifesti di tale Roberto Lassini, candidato per il Comune nella lista Pdl; egli infatti ha fatto affiggere diversi manifesti che portavano uno slogan quantomeno imbarazzante: “Via le BR dalle Procure”; ovviamente tutti si sono scatenati a fare reprimende al malcapitato e tutti a dire “io non lo conosco” e roba simile in puro stile italiota; ma una domanda dobbiamo farcela: questo Lassini è improvvisamente impazzito?
Ebbene, se uno cerca un po’ meglio, scopre che proprio pazzo non è, magari sarà avventato, ma pazzo no; e mi spiego meglio: il Lassini, Sindaco Democristiano di un paesino alle porte di Milano, ai tempi di “Mani Pulite” venne accusato di concussione e – con il sistema allora molto in voga – incarcerato per 42 giorni; dopo questa “esperienza”, per cinque anni e mezzo il malcapitato è rimasto ai margini della vita civile – diciamo meglio “sputtanato” – in attesa del giudizio che, fortunatamente per lui, lo ha assolto con formula piena, ma lo ha rovinato materialmente e psicologicamente.
Ecco quindi il motivo per cui l’ex Sindaco si è lanciato in quella assurda affermazione che accomunava alcuni PM milanesi alle BR, chiedendone l’allontanamento. Pertanto, dopo avere stigmatizzato l’atto, non possiamo disconoscere che il Lassini in questo caso ha almeno “le attenuanti” del danno grave subito; a proposito: i 42 giorni di carcere gli sono stati ripagati con cinquemila euro: un affare!!
Chiudo con una annotazione: è stata notata – e non poteva essere altrimenti – l’assenza del Premier Berlusconi dalle manifestazioni per il 25 aprile; non sono state date motivazioni specifiche, solo che il Cavaliere si trovava in Sardegna per un paio di giorni di completo riposo; sarà senz’altro vero, ma il riposo avrebbe fatto meglio a prenderselo in un altro momento, anche se le bordate di fischi previste a Milano non sarebbero state facili da digerire; chiaro il concetto!

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