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mercoledì, maggio 12, 2010

STORIE DI SOLDI E DI POTERE 

Chi mi segue, avrà letto nei giorni scorsi un mio post sulla prebende dei “grandi” del mondo; abbiamo parlato dei 300mila euro di Obama e dei nostri onorevoli; poi abbiamo visto che alcuni Presidenti provinciali percepiscono addirittura più di loro: è il caso di quello di Bolzano che intasca 336mila euro. Insomma, queste erano le cifre che imperavano in testa ad una ideale classifica dei “beati loro”; ma sia chiaro che – come ho avuto modo di scrivere – queste cifre sono “annuali” e quindi, vengono spazzati via da una nuova realtà che, appena entrata, “non li vede proprio”.
Chi sarà? Il sultano di qualche emirato? Ma no, perché questi signori non hanno stipendi ma “royalties”! E allora a chi dobbiamo riferirci? Avete già capito, immagino, che alludo a Miriam Raffaella Bertolini, classe 1956, in arte Veronica Berlusconi, la quale è riuscita a strappare un assegno di mantenimento di 300mila euro, ma questa volta stiamo parlando di cifra “mensile” e non annuale come per quei “pezzenti” dei “grandi della terra”, che per beccare una cifra analoga devono aspettare un anno.
Che dire? La poveretta ha pensato, giustamente, alla propria vecchiaia e si è assicurata un futuro “decoroso”; a proposito, oltre a tale cifra, la signora ha avuto anche l’usufrutto della Villa Macherio dove vive attualmente (una trentina di stanze).
Per parlare di soldi credo che non avremmo potuto trovare di meglio! Adesso pensiamo al “potere” e vediamo cosa è successo in Gran Bretagna, dove si sono tenute le elezioni politiche che hanno dato un risultato non proprio chiarissimo: eppure si era sempre detto che il sistema elettorale britannico consente al vincitore di andare, il giorno successivo alla chiusura delle urne, a presentare la lista dei ministri alla Regina; e allora, cosa è successo? Vediamo prima di tutto i risultati: i conservatori hanno ottenuto 306 deputati, con un incremento di 97, mentre i laburisti ne hanno presi 258 con un calo di 91; i liberaldemocratici (quelli che dovevano vincere facile secondo i sondaggi) ne hanno conquistati 57, perdendone addirittura 5; a questa situazione si devono aggiungere i cosiddetti partiti minori, tra i quali i regionali (scozzesi e altri) e gli altri, che hanno conquistato 28 seggi, con una diminuzione di uno, rispetto alla precedente elezione; quindi la maggioranza è 325 seggi.
Da una prima occhiata si vede subito che i conservatori, pur vincendo, da soli (306) non potranno governare, in quanto la sommatoria dei seggi degli altri ammonta a 343; a questo punto è naturale che i conservatori cerchino un accordo con qualcuno degli altri partiti: i liberaldemocratici per avere una maggioranza solida, mentre il solo accordo con i partiti minori, porterebbe la somma dei seggi a 334, quindi sempre superiore alla somma dei due restanti partiti (315) ma la frammentarietà dei piccoli non consentirebbe di dormire sonni tranquilli. È ovvio che i socialdemocratico si “offrano” al migliore acquirente, sia esso laburista o conservatore, cioè a chi “paga” di più, in termini di posti di comando e di programma politico. Notizia dell’ultima ora: il matrimonio libdem-conservatori sembra essere andato in porto. Auguri e figli maschi!!
Queste trattative si sono svolte in piena crisi dei mercati per i problemi della Grecia; sull’argomento i due principali contendenti si erano espressi univocamente, liberandosi dall’impegno di aiutare lo stato greco e rifiutando il sostegno all’euro, del quale peraltro gli inglesi non fanno parte (lo slogan di Cameron è stato “non farò mai entrare l’Inghilterra nell’euro”).Non si può certo dire che parli con “lingua biforcuta”, anzi è chiarissimo!! La colpa è di chi gli ha permesso la posizione attuale: a cavallo tra l’Europa e l’America, cercando di ottenere benefici da entrambe le possibili “alleanze”.

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