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martedì, marzo 20, 2007

COSA TROVO DOPO DIECI GIORNI ? 

Appena rientrato in Sede, dopo vari giorni trascorsi in quel di Taormina, mi affretto a riprendere la comunicazione con i miei amici/lettori, per vedere di ritrovare la passata sintonia; anzitutto è bene precisare che gli argomenti che tengono banco – e lo hanno tenuto anche nella scorsa settimana – sono il rapimento ed il successivo rilascio del giornalista Daniele Mastrogiacomo di “Repubblica” e la vicenda ormai etichettata come “vallettopoli” che continua ad imperversare, anche se di reati – almeno per quel che ne capisco io – se ne vedono pochissimi.

Per la vicenda del giornalista rapito e rilasciato, dopo che l’Italia ha premuto sul governo di Kabul per il rilascio di alcuni talebani imprigionati, ho alcune perplessità che voglio girarvi immediatamente, anche se, ovviamente, la vita dell’ostaggio è stata salvata e questo è un grande successo; la prima perplessità è la fine che stanno facendo i due accompagnatori di Mastrogiacomo, l’autista e l’interprete: il primo è stato giustiziato, mozzandogli la testa e tale esecuzione è stata effettuata di fronte al nostro connazionale; del secondo non se ne sa ancora niente e sembra che gli afgani – amici dell’interprete – siano insorti, addirittura assediando l’ospedale di Gino Strada dove si trovava l’ostaggio liberato, accusando l’Italia di “ essersene fregata di coloro che erano con Daniele e di aver pensato solo a salvare il nostro connazionale”.

Ho anche alcune perplessità a considerare i talebani alla stregua di un esercito “nemico” con il quale effettuare lo scambio di prigionieri, in quanto li etichetterei più facilmente come “terroristi”, oppure come “banditi”, insomma in vari modi ma non come appartenenti ad un esercito; eppure se si effettua lo scambio di rito, si concede dignità ad una banda di delinquenti sanguinari; ma c’è da dire che l’Italia non poteva fare altrimenti, poiché i nostri rapiti “hanno tutti famiglia” e quindi bisogna riportarli a casa.

Diversamente si è comportata la Merkel, la quale all’ingiunzione di far scarcerare alcuni talebani in cambio dei due reporter rapiti, ha replicato che “la Cancelleria non è ricattabile”, con ciò chiudendo il discorso; si sarebbe potuto fare anche noi, si sarebbe potuto esprimere così anche Prodi? Non credo, non credo proprio, perché gli sarebbero saltati addosso da più parto per sbranarlo vivo!!

L’altro argomento – “vallettopoli”, cioè lo scandalo del fotografo Corona che effettuava ricatti sulla base degli scatti che riusciva a fare – ha preso un po’ di gas con la rivelazione delle foto scattate al portavoce di Prodi, mentre effettua un “travesta tour” (dalle mie parti si dice così) cioè passa in macchina lentamente davanti ad una serie di uomini/donne schierati in bella posa per offrire i loro servigi. E che c’è di male???

Con l’entrata in scena del politico “importante” (il portavoce di Fini, che poi è stato addirittura scagionato dal GIP, non fece quest’effetto, tant’è vero che si dimise dall’incarico) si è avuto l’immediato parto di una leggina ad hoc che bastona quei giornali che osano riportare notizie circa “l’orientamento sessuale dei VIP”.

Non sono un giurista, ma per quel che ne capisco, la legge è talmente fatta male che genererà più problemi di quelli che intende sacrosantamente risolvere; ed il tutto perché non si vuole ammettere che le “confidenze” ai giornali provengono direttamente dalla magistratura e quindi basterebbe interrompere questo circuito perverso per mettere a tacere le voci maligne; per le foto il ragionamento è diverso: diventano “importanti” solo se riguardano il politico “importante”; volete un esempio? La figlia di Berlusconi ripresa un po’ brilla all’uscita da una discoteca, è stata ampiamente sputtanata (lei e suo padre che ha pagato) senza che nessuno sia intervenuto: e allora???

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