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mercoledì, luglio 16, 2014

ZIBALDONE N.7 



Le notizie che mi hanno colpito in questo periodo sono tre e spero che colpiscano anche i miei amici lettori.
LA PRIMA riguarda un paio di incidenti che hanno messo a dura prova i miei nervi; facciamo un passo indietro: ricorderete che ho detto tempo addietro che io soffro di vertigini; ebbene, in questi ultimi tempi sono accaduti degli eventi che – per il solo fatto di leggerli – mi hanno messo in difficoltà.
Il primo riguarda un eurostar bloccato nel tunnel della Manica con 382 passeggeri e alcuni automezzi; il problema sembra essere dipeso da un guasto elettrico e così i passeggeri sono stati evacuati – non le auto – attraverso un apposito tunnel di servizio previsto per tali evacuazioni. Per carità, tutto bene, ma se penso che i passeggeri sono stati delle ore nel cunicolo con una quantità immensa di acqua sulla testa, il mio subconscio si ribella e mi manda in tilt.
Analoga “paura” mi prende a leggere che per colpa di alcune travi spezzate, è crollato un viadotto in Sicilia; un’auto che stava transitando proprio in quel momento è finita nella voragine e si sono avuti “solo” quattro feriti.
Già, anche i viadotti fanno parte delle mie fobie!!
LA SECONDA si riferisce ai problemi che stanno agitando il PD, ex PCI, in questa bailamme di rigurgiti anche a carattere storico.
Alcuni “ribelli” non ci stanno ad ubbidire al segretario del partito, Renzi, e cercano di fargli lo sgambetto in mille modi; se uno ripensa a quello che accadeva quando c’era il PCI, capisce che adesso è tutto diverso: anzitutto se ti volevi iscrivere dovevi essere presentato, altro che partito on line; poi c’era lo Statuto che dettava ogni tipo di comportamento possibile e immaginabile e su cui non erano ammessi fraintendimenti.
Ai vertici si aveva la segreteria che dava “l’indirizzo politico” e la Direzione che esaminava e decideva su tutte le questioni più importanti per la politica del Partito.
Ma insomma, quello che diceva il compagno Palmiro era legge e nessuno aveva l’ardire di controbatterlo; adesso basta un Mineo qualsiasi per mettere in discussione un leader che ha preso più del 40%.
Ed anche la familiarità non era certo quella di adesso: racconta D’Alema che una sera, invitato a cena a casa di Alessandro Natta, scoprì che la moglie li chiamava per cognome “compagno Natta e compagno D’Alema, la cena è pronta”.
LA TRERZA notizia riguarda il famigerato POS; ricordate che tempo addietro ho parlato della recente obbligatorietà per negozi ed artigiani di consentire i pagamenti con “denaro elettronico”.
In questa occasione si è avuto alcune situazioni che “fanno ridere i polli” come si usa dire dalle mie parti; il Governo ha obbligato quasi tutti a dotarsi di un POS, ma tra questi “tutti” non sono compresi coloro che i bancomat e le carte di credito le emette, cioè le banche.
Infatti, se uno si presenta allo sportello di una banca per effettuare un qualsiasi pagamento e presenta al cassiere il bancomat, costui non  l’accetta, invitando il cliente ad uscire dalla banca, andare alla postazione del bancomat, prelevare i contanti dal relativo sportello e poi tornare con i soldi in mano per poter completare l’operazione iniziata.
Mi sembra che questo atteggiamento certifichi con precisione che le banche sono le prime a non fidarsi dei marchingegni elettronici; e perché dovremmo fidarci noi??

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