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lunedì, luglio 14, 2014

NON SO SE PIANGERE O RIDERE 



Il termine da usare sarebbe “se non fosse da piangere sarebbe da ridere”, ma il senso è comunque chiaro: siamo in presenza di situazioni che non sappiamo catalogare e quindi, a parte l’incazzatura, non possiamo collocarle tra quelle che fanno ridere o tra quelle che fanno piangere.
Parliamo delle spese “assurde” che incontriamo sia nell’amministrazione statale che in quella di enti locali: una voragine da 800/miliardi di euro l’anno, cifra che ci farebbe sistemare tante cose che invece non si possono accomodare.
Tanto per dare una misura comprensibile, sappiate che i suddetti 800/miliardi rappresentano esattamente la metà del nostro Pil, cioè della ricchezza che ogni anno gli italiani riescono a produrre.
Cominciamo a vedere qualcuna di queste cifre: lo Stato spende ogni anno 211,2/milioni di euro in traslochi e facchinaggio e 409/milioni per la pulizia  e la  lavanderia (ci deve essere molto sudiciume!!).
Poi si passa all’alimentazione e si scopre che questa voce ci porta via quasi 100/milioni di euro, mentre la sola “carta” utilizzata negli uffici è costata quasi 2/milioni di euro.
Andiamo adesso a vedere quello che succede nelle Regioni: la voce “personale” la fa da padrona assoluta con i suoi oltre 1,5/miliardi di euro , ma anche l’informatica non scherza: 236,5/milioni di euro.
C’è poi una voce che mi intriga: le spese legali; questa voce raccoglie tutte le cause perse dall’ente locale (patrocinio legale e sentenze sfavorevoli) e ammonta a oltre 41/milioni di euro l’anno.
La cancelleria supera i 20/milioni di euro e si somma con il materiale informatico e tecnico; gli studi e le consulenze hanno superato gli 87/milioni di euro.
Ma la voce che più di tutte mi ha colpito è “l’assistenza psicologica e religiosa” che si prende oltre 1,6/milioni di euro l’anno; sarei curioso di conoscere le modalità con le quali avviene questa forma di assistenza!!
Comunque, andiamo avanti, ma tenendo ben presente che abbiamo già superato i 2.100/miliardi di debito pubblico e continuando con questa frenesia spendereccia, non riesco ad intravedere dove arriveremo.
Per fare un esempio, la spesa che maggiormente colpisce le Regioni è quella del personale (oltre 3/miliardi di euro), ma se ne conosce anche la motivazione: un esempio su tutte è quello della Sicilia che ha tanti dipendenti quanto tutte le regioni del Nord messe insieme; si può pensare di andare avanti così??!!
E ricordiamoci che quando si arriva a fare dei tagli – sacrosanti – in Parlamento ognuno difende la propria regione, ognuno difende il proprio posticino; insomma tutto è fatto per perpetuare il sistema, e basta!!
Un passo indietro: questi dati provengono dal sistema informatico Siope gestito dalla Banca d’Italia e quindi al di sopra delle persone interessate; se poi ci sono trucchi, allora….
Un ultima notazione: sapete che quasi tutte le Regioni hanno lussuose sedi all’estero utilizzate soprattutto per le vacanze dei funzionari e consiglieri? E non c’è nessuno che possa impedire tale spreco, dato che la normativa concede piena autonomia a questi enti locali; come dire: io lo faccio e nessuno può dirmi niente, perché nessuno ne ha l’autorità per farlo!!

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