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mercoledì, luglio 02, 2014

IL "MONDIALE" DISTRAE DALLA FEDE 



La nostra partecipazione al mondiale di calcio non è stata per niente esaltante, ma dopo le solite polemiche – avrebbe dovuto fare questo, avrebbe dovuto non fare questo – tutto sta rientrando nell’alveo della normalità, anche se il CT Prandelli si è dimesso e analogo comportamento ha tenuto il Presidente della Federazione Gioco Calcio.; insomma, per fortuna, la vita continua con le cose brutte e belle che ci stanno aspettando!!
In Nigeria invece è proprio il concetto di “gioco” che non viene approvato da Boko Haram, la corrente di Al Qaeda, la quale anziché congratularsi con i giocatori della squadra di calcio che hanno superato il turno e hanno avuto accesso agli ottavi di finale, hanno lanciato lo slogan “il calcio è una perversione occidentale” e lo combattono sterminando sistematicamente gli sventurati che nonostante tutto si ostinano ad affollare i luoghi nei quali sono montati i maxi schermi  per seguire i campionati mondiali dal Brasile.
L’ultimo esempio di queste efferatezze si è avuto in occasione della partita tra il Brasile ed il Marocco; il match era cominciato da pochi minuti, decine di persone erano assiepate in un  cinema all’aperto nella cittadina di Damaturu, capitale dello stato di Yobe, nel quale peraltro è in vigore lo stato di emergenza proprio per queste situazioni.
Improvvisamente è saltato in aria un risciò a tre ruote imbottito di esplosivo parcheggiato vicino alla recinzione ; secondo alcuni testimoni, alla guida del mezzo ci sarebbe stato un kamikaze che sarebbe quindi perito insieme alle altre vittime.
L’ospedale nel quale sono state ricoverate le vittime e i feriti ha dichiarato che i morti sono stati 21 e che 15 persone sono ricoverate nel reparto di terapia intensiva; un medico di questo ospedale ha detto che sono stati soprattutto uomini e bambini ad avere perso la vita nell’attentato.
Il football in Nigeria è una passione di massa e le squadre nigeriane hanno avuto buoni successi anche in campo internazionale; ma Abubakar Shekau, l’emiro di Boko Haram, ha deciso di combatterlo perché – come la musica – distrae le persone e le allontana dalla religione.
I primi di giugno, nello stato di Adamawa i seguaci di Al Qaeda hanno piazzato una bomba sugli spalti dello stadio di Mubi, facendo 40 morti tra gli spettatori; sempre nello stesso stato, un altro ordigno ha falciato 14 tifosi che seguivano il mondiale brasiliano ai piedi di uno schermo gigante.
Lo stesso orrore si è ripetuto anche nello stato di Plateau, dove i gestori di un maxi schermo hanno ricevuto una lettera nella quale venivano esortati a non organizzare proiezioni dei Campionati del Mondo; la Polizia sospetta che il mittente sia il solito Boko Haram.
Se ci spostiamo nel vicino Kenia la musica non cambia: nella cittadina di Mapekoni sono stati sterminati 53 persone e il massacro è stato rivendicato dalla Shabaab, i seguaci somali di Al Qaeda.
Ricordate il detto “la religione è l’oppio dei popoli”? ebbene, in questi ultimi tempi alcuni saggisti hanno sostituito “la religione” che ormai ha ben poca influenza, con il gioco del calcio; ebbene, quello che l’ala integralista dell’Islam sta combattendo è proprio questa potenziale sudditanza psicologica dei giovani nei confronti del calcio; e lo fanno a modo loro, cioè con poche parole e molte bombe.
Ognuno usa i sistemi che ritiene più validi!!

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