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lunedì, giugno 02, 2014

DUE PAROLE SULL'EUROPA 



Non parlerò ovviamente dei risultati elettorali sul Parlamento Europeo; ne hanno già parlato tutti i quotidiani e periodici e tutte le televisioni e quindi io avrei ben poco da aggiungere; solo due parole per il vincitore indiscusso: per l’Europa, cerchi di capire da che parte spira il vento e ci si faccia trasportare; mi spiego: lasci perdere la Francia e l’Inghilterra, entrambe “alla frutta”, e faccia rotta su Germania e Paesi del Nord.: ma lei è abbastanza scaltro da averle pensate dal solo.
Sull’Europa ho solo una cosa da dire; sembra un aneddoto scherzoso ma è, purtroppo, una verità; ricordiamoci che gli italiani hanno due cose veramente “a cuore”: la nazionale e il cibo nostrale; si può discutere e essere pro o contro qualsiasi cosa e qualsiasi partito, ma su quelle due realtà non si transige.
Ebbene, su una delle due cose di cui sopra il Parlamento UE ha lanciato sulla sua pagina Facebook un referendum su quale sia il piatto preferito dagli europei; per noi “gli spaghetti” non dovrebbero avere rivali, ma siamo aperti anche ad altri risultati.
Secondo i primi risultati il piatto più votato è l’insalata “Shopska” della  Bulgaria.
Per i molti lettori che non lo sapesse, l’insalata suddetta è composta da cetrioli, pomodori, peperoni, cipolla, prezzemolo, olio, formaggio; il mio stomaco ha già un travaglio non indifferente, ma andiamo avanti.
Al secondo posto ci sono le rape della Lituania, seguite dagli involtini dolci di cavolo romeni, dagli gnocchi di patate al formaggio di capra della Slovacchia e dalle foglie di vite ripiene di riso greche; pensate all’insulto: soltanto al sesto posto si è piazzata la nostra carbonara.
Con tutto il rispetto che dobbiamo alla zuppa di rape e agli involtini dolci di capra, è chiaro che l’unica risposta possibile è l’invasione della Lituania e della Slovacchia al fine di sommergere lituani, slovacchi e bulgari di lasagne alla bolognese, costate alla fiorentina, risotto allo zafferano, impepata di cozze, arancini siciliani, tonno alla palermitana, orecchiette alle cime di rape, spaghetti al pesto genovese e scusate se mi fermo qui, perché mi sta venendo fame.
Occorre che gli italiani si mobilitino per lavare, oltre che i piatti, anche l’onta subita da quella sequela di piatti immangiabili.
Lanciamo un appello alla mobilitazione virtuale; chi può vada subito alla pagina Facebook del Parlamento Ue e clicchi senza pietà per tenere alto se non la bandiera almeno il tovagliolo dell’Italia.
Tutto questo per dire che la nostra vita all’interno dell’Ue sarà sempre più disagiata e che di questo passo saremo costretti a fare delle nuove “guerre d’indipendenza” nelle quali le terre da conquistare e da italianizzare sono quelle che hanno la maggior quantità di ristoranti italiani che cucinano spaghetti al pomodoro e basilico o risotto alla milanese.
Bando al facile scherzo, ma se parliamo seriamente, mettere insieme un nostro siciliano con uno svedese non è cosa facile e soprattutto, ognuno di loro vanterà di essere il migliore e quindi di volere la supremazia su tutti.
Ditemi pure che sbaglio e io lo accetterò senza battere ciglio, ma legare quelle due realtà così dissimili e soprattutto con interessi così diversi, è semplicemente impossibile, a meno di non voler imporre qualcosa con la forza; allora, è tutto più  semplice ma non mi sembra proprio il sistema giusto: o sbaglio??
Forse ci arriveremo, forse saremo tutti contenti, ma non si creda che la cosa sia facile!

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