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martedì, febbraio 18, 2014

ZIBALDONE N.2 



Tre argomenti, abbastanza dissimili tra loro, mi hanno interessato e colpito in questi ultimi tempi e sono questi che propongo ai miei amici lettori per una riflessione.
IL PRIMO argomento prende l’avvio da una intervista al signor Enzo Rossi, titolare de “La Campofilone” produttrice di una pasta alimentare a dir poco squisita (lo dico per esperienza diretta).
Questo signore ce l’ha a morte con i nostri politici che, a suo dire, non fanno altro che parlare e litigare e non risolvono mai niente: da un anno e mezzo lotta per aprire una nuova attività e mi hanno sfinito di burocrazia.
Di contro, lo stesso signor Rossi ha aperto un punto distribuzione in America e ha scoperto che in quel Paese ci vogliono meno di 1.000 dollari (circa 733 euro) e il suo commercialista in un mese aveva tutti i documenti occorrenti per l’apertura della struttura; il nostro imprenditore ha poi aggiunto: “che cosa posso dire agli americani? Di venire a investire in Italia?! Gli devo anche dire che da noi occorrono 44 domande e, mentre in America si paga il 20% di tasse, qui da noi arriviamo al 46%”.
IL SECONDO argomento prende lo spunto da una foto in cui si vede Pier Luigi Bersani nel giardino della propria casa, con un’ari8a un po’ imbronciata, ma con un fisico che sembra veramente guarito; la didascalia precisa che i rapidissimi miglioramenti di salute hanno consentito a Bersani di incontrare alcuni amici, che vengono indicati nel leader Udc, Casini, nell’Ad di Trenitalia, Moretti, nel vicepresidente del CSM, Vietti e nel governatore dell’Emilia-Romagna, Latorre.
I casi sono due: o il giornalista ha voluto tirare un tiro birbone al buon Bersani, presentandolo come un amico soltanto di “potenti”, oppure è tutto vero e, in effetti, sembrerebbe che il segretario PD non si giovi di incontrare persone comuni, cittadini qualunque, insomma gente come me e voi.
E aggiungo, gente cher può “insegnargli” come sta girando il paese reale e come si possa fare a campare con quei pochi soldi che ci vengono dati.
E questo, contrariamente a quanto credevo – pur non conoscendolo – in quanto ho sempre pensato che Bersani fosse diverso da molti altri politici, non facesse parte di nessuna “casta”, ma facesse una vita abbastanza “normale”; forse non è così? In questo caso sono deluso!!
IL TERZO  argomento si riferisce alla notizia della ragazzina di 14 anni che è stata indotta – da una banda di amici (13, 14 anni) scriteriati, attraverso il web – a uccidersi in quanto subissata da frasi di questo genere: fai schifo, ucciditi!”
Il commento che mi sento di fare è che i genitori si debbono impegnare a gestire gli ingressi dei loro figli nell’universo sconfinato del web.
Nessun genitore darebbe le chiavi dell’auto al figlioletto di 13 anni, eppure gli viene concesso di provocare con l’accesso a Internet, danni ben maggiori di quello che potrebbe combinare con un parafango ammaccato. E non darebbe neppure un’arma carica, perché una pallottola potrebbe scappare del revolver; eppure un post su Facebook o twitter o su “ask.fm” può far male quanto una pallottola.
Convengo che la maggior parte della gente è impreparate a gestire il fenomeno dell’web perché l’epoca digitale ci ha travolti nel giro di un ventennio e cos’ mamma e papà, dopo aver insegnato al figlioletto ad andare n bici, poi in motorino, adesso devono stargli accanto anche quando accende il pc ed entra in questi siti particolarmente delicati; e se non ci capiscono niente, imparino!!

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