mercoledì, gennaio 29, 2014
ECCO LE CASE D'ITALIA
Il nostro signor Rossi fa la fila alla banca
o alla Posta o, meglio ancora, a qualche CAAF per farsi spiegare l’arcano, e
cerca in tutti i modi, con la serietà che molti italiani hanno ancora, di
pagare l’IMU; dall’altra parte, una certa signora Armellini che mi dicono
essere figlia di uno dei tanti “re del mattone”accumula migliaia di appartamenti sconosciuti allo Stato e di
conseguenza all’ufficio delle tasse e soprattutto alle casse della tesoreria
della nostra Repubblica.
Ovviamente, se le accuse alla signora
Armellini, saranno confermate, abbiamo un primo conteggio della Corte dei Conti
che stima in 120/miliardi l’infedeltà fiscale della gentildonna che,
probabilmente non si è accorta di dover pagare le tasse perché non si è accorta
di possedere tutte quelle case!! Ci vuole un po’ di pazienza!! Casomai me la
rifarei con le strutture statali preposte ai controlli immobiliari, sul tipo
dei Catasti; sono stato abbastanza chiaro??
Insomma, mentre da una parte lo Stato sanguisuga
spreme fino all’ultima goccia “i soliti noti”, cioè coloro che non reagiscono e
non truffano lo Stato, dall’altra mostra una quantità inverosimile di
“distrazioni” sulle verifiche fiscali e immobiliari da parte di tutti coloro
che dovevano controllare e invece non lo hanno fatto.
Diciamo che l’italiano medio può subire
l’ennesima vessazione di pagare una tassa sia per la terza casa, o la seconda,
o anche soltanto la prima, ma non tollera che gli evasori di appartamenti la
passino liscia; diciamo meglio: tutti quelli che nascondono al fisco intere
fortune, come pare il caso della signora romana, o quelli che trovano comunque
il modo di non pagare perché si inventano intestazioni di comodo o ditte
intestatarie inesistenti, oppure riescono a giocare sulle varie residenze .- in
Italia e all’estero – situazioni che tutti conoscono con esclusione degli
ispettori del fisco, bravissimi a beccare sul fatto il barista che serve un
caffé senza fare il relativo scontrino fiscale.
Se portiamo la situazione Armellini sulla
generale situazione degli immobili italiani, sembra che quelli sconosciuti
siano circa mezzo milione con una rendita presunta attribuita agli immobili non
dichiarati di 288/miliardi di euro.
Ma torniamo alla nostra signora Armellini:
senza volere insegnare a quelli che vorrebbero evadere il fisco, diremo solo
che la gentildonna è riuscita per anni a nascondere milioni su milioni; come
molti evasori – cioè ladri, chiamiamoli con la parola giusta – i soldi venivano
dirottati9 nei Paesi “a fiscalità agevolata”, cioè complici dei ladri, come la Svizzera, le Bahamas, il
Principato di Monaco e il Lussemburgo; quello che mi fa sobbalzare è
quesì’ultimo nome: ma perbacco, il Lussemburgo è membro fondatore della U.E.,
quella stessa Unione Europea che ci fa i pistolotti un giorno si e l’altro
pure, una volta sul rigore dei conti e l’altra sulla fiscalità rigida e via di
questo passo.
Eppure, nell’anno 2014 l’Unione Europea
tollera un paradiso fiscale all’’interno dei propri soci fondatori? Non è
possibile, forse mi sbaglio io, oppure non mi sbaglio e tutto questo deve
essere perché fa comodo a qualcuno che è molto più forte dei fondatori della
U.E.
Ancora sulla Armellini: a Roma possiede il prestigioso Palazzo
Alberini, disegnato da Raffaello sotto l’influenza del Bramante; ma non è quello
il fulcro dell’evasione, bensì tutta la miriade di appartamenti, ville, interi
palazzi che letteralmente c’erano ma non “apparivano” e su cui si guardava bene
dal pagare la volgare tassa IMU. Chiaro?!