<$BlogRSDUrl$>

venerdì, gennaio 03, 2014

DOBBIAMO COPIARE I TEDESCHI? 



Cominciano i sondaggi per conoscere l’opinione degli italiani sui “leader” o presunti tali,  che si vorrebbero presentare alle prossime elezioni; in questa rilevazione, si vede subito una avanzata imperiosa del PD di Renzi (30,5%) ed anche il M5S di Grillo non si comporta male (21,3%) così come Forza Italia che raggiunge il 21%.
Non sappiamo ancora come si voterà, cioè con quale legge elettorale, e quindi è assai difficile stilare dei pronostici; comunque, proprio Renzi, dopo il balzo in avanti del PD comincia ad avanzare delle pretese e dei “consigli”.
Il primo è quello che ammonisce tutti i partiti con un perentorio “avremmo bisogno di un patto alla tedesca, facciamo come la Merkel”; che cosa intendeva? Semplicemente che a Berlino hanno impiegato quasi tre mesi dalla data del voto per varare la Grosse Koalition ma poi l’hanno fatto, e bene!
Cosa ha fatto Frau Angela? Anzitutto ha esaminato le varie possibilità di alleanza, con i verdi o con i rossi abbastanza sbiaditi dell’SPD; poi i due partiti “più grandi” – socialdemocratici e cristianodemocratici – hanno discusso punto per punto ogni problema sul tappeto; dopo aver trovato la quadratura, c’è stata una vigorosa stretta di mano e quindi si è chiesto alla base di approvare o meno quanto deciso dai loro capi; infine sono stati resi noti i nomi della squadra, cioè di coloro che metteranno in pratica il programma già deciso in precedenza.
Quindi si è passati al lavoro concreto che durerà per i quattro anni della legislatura, il che significa che fino alla prossima elezione dell’autunno 2017, non si litigherà.
Gli accordi della coalizione riempiono 186 pagine e sono dettagliatissimi, fino ai decimali; infatti tutti sono d’accordo nel favorire i giovani, aiutare i disoccupati, migliorare la sanità e la scuola e se possibile aumentare gli stipendi, le pensioni e tagliare le tasse; il problema è come farlo!
Da noi ci si dimentica sempre questo concetto di “come fare” e quindi al momento di realizzarlo si comincia a litigare; a Berlino invece si cerca un compromesso “non paralizzante”; in concreto, parliamo di uno dei punti più discussi a Berlino dalle due formazioni politiche, cioè l’introduzione della paga minima, che esiste in quasi tutti i paesi europei, ma non in Germania e neppure, ovviamente, in Italia.
La stessa Merkel temeva che il provvedimento avrebbe messo in pericolo un numero altissimo di posti di lavoro, fino ad un milione, ma alla fine si è arresa ma solo dopo che la sinistra ha ammesso che forse aveva avuto torto e si è dichiarata disposta a calare  dai 10 euro iniziali a 8,50.
Poi si sono esaminate le cose particolari: da quando si comincia e da dove? Non ovunque, ma nelle regioni meno sviluppate e non per tutti, gli apprendisti possono essere anche pagati di meno.
Comunque, per ogni problema che era sul tappeto, i due partiti hanno chiesto il parere delle categorie interessate e degli esperti; se anche da noi fosse stato adottato questo sistema, forse avremmo evitato gli esodati.
Copiare la Merkel, come invita Renzi, è possibile, basta avere delle idee e stare a sentire anche quelle dell’alleato, senza tentare di sabotarle al loro primo apparire se si ritiene che siano migliori..
Comunque, visto come è nato l’attuale governo e come sta tirando avanti, non credo che ci siano molte speranze di emulazione.
Ma potrei sbagliare!!

This page is powered by Blogger. Isn't yours?