giovedì, gennaio 09, 2014
DATE QUALCHE ESEMPIO!!
Il neo sindaco di New York Bill de Blasio è
andato a prestare giuramento alla City Hall utilizzando la metropolitana e
questa mossa è stata molto apprezzata dagli americani.
Cosa ha voluto dire il grande (di statura)
Bill? Semplicemente che nelle democrazie fortemente colpite dalla crisi,
diventano insopportabili tutte quelle ostentazioni del potere , dai codazzi dei
funzionari ai cortei delle auto ministeriali, dalle scorte concesse anche
quando palesemente inutili, alla pompa costosa e vanitosa che puzza tanto di “ancien
regime”, di privilegio, ma soprattutto, di “presa di distanza” dalla gente.
Resistono ancora alcune cerimonie di potere –
si pensi a quelle della monarchia inglese – che hanno valore identitario e
popolare e per questo sopportabili, ma quasi tutto il resto non regge più il
giudizio dei tempi, è pletorico e addirittura ridicolo e rimanda a una
mentalità effettivamente castale, cioè di identificazione con una “casta”.
Pur non pretendendo che il primo ministro
faccia la coda all’ufficio postale (chissà quante lamentele sarebbe costretto a
subire), lo spettacolo del primo cittadino di una delle più grandi città del
mondo che si sente prima di tutto “cittadino di quella città” e come tale cerca
di condurre la sua vita come fanno tutti gli altri, fa tenerezza, quasi induce
un piccolo singhiozzo che porta ad inumidire gli occhi: questo perché è la
dimostrazione che la democrazia c’è e, ogni tanto, batte un colpo.
Il nostro Presidente della Repubblica ha
accennato, nel suo discorso di fine anno, al concetto che “i sacrifici dobbiamo
farli tutti e i politici devono essere i primi a farli”; belle parole, ma
assolutamente fuori dalla realtà dei nostri giorni.
Lo stesso Napolitano vive da quasi un
decennio in una sorta di reggia che,
sono convinto, non è riuscito neppure a visitare per intero; ha un parco
macchine a disposizione composto da una diecina e forse più di autovetture con
cinque o sei autisti sempre pronti ad essere “usati”. Fatta salva l’età,
Napolitano non si potrebbe permettere di andare da qualche parte utilizzando la
metropolitana, ma forse in passato – quando cioè ha sempre avuto il ”potere”,
in un modo o nell’altro – avrebbe potuto fare la prova, per vedere come vivono
i cuoi concittadini ed esercitare uno dei momenti più esaltanti della
democrazia: la rappresentazione dell’uguaglianza dei cittadini.
Anche la seconda carica dello Stato, il
Presidente del Senato, Grasso, sembra essersi accorto che qualcosa non funziona
nel nostro sistema ed ha pronunciato un vibrante discorso in cui ha affermato
che “servono subito risposte concrete per gli italiani o il Palazzo sarà
travolto; è finito il tempo delle parole”.
La reprimenda di Grasso era rivolta a quel
coacervo di chiacchieroni che stanno alla greppia (come si diceva una volta) e
che vengono lautamente finanziati dai cittadini; e su questo Grasso ha
continuato il suo pensiero, affermando che “avrebbe cercato di convincere i
gruppi parlamentari a calendarizzare il decreto che abolisce il finanziamento
pubblico ai partiti, autentico scandalo per un Paese che ha una situazione
economico-finanziaria come la nostra”.
Ma se leggete bene il concetto ed esaminate
con cura le parole, avrete la sensazione che neppure il Presidente del Senato
ha il potere di smuovere le acque e ricondurre i politici a più miti consigli,
almeno in termini economici.
Comunque anche lui – alludo al Presidente
Grasso – non ha mai usato la metropolitana, perché, anche nella sua precedente
esperienza lavorativa di magistrato, ha
sempre avuto a disposizione un’auto cosiddetta di servizio. Chiaro il
concetto??