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martedì, dicembre 10, 2013

ZIBALDONE N.12 



In questo ultimo mese del 2013, ci sono tre notizie che mi hanno “colpito” e spero che analogo interesse lo provochino anche nei miei lettori.
LA PRIMA riguarda le primarie di ieri e i risultati che si sono avuti: io mi sono sognato che vinceva Berlinguer e mi è stato precisato che invece aveva trionfato Renzi; ma come, ho detto io, lui è un democristiano, mi ricordo proprio bene che una diecina di anni fa militava nelle fila della “margherita” e da quel “raggruppamento” venne eletto – a soli 29 anni – presidente della Provincia di Firenze.
Mi hanno risposto tutti che sono un vecchio retrogrado e allora mi sono chetato, ma nessuno mi leva dalla testa che eleggere un democristiano alla segreteria del partito che ha avuto Togliatti e Berlinguer mi sembra proprio una bestemmia.
Comunque, adesso ha vinto Renzi e toccherà a lui dettare l’agenda al governo, ovviamente dopo aver smantellato l’apparato del partito che potrebbe intralciare la sua opera di trasformazione della nostra società; chiaro che questa vittoria “bulgara” gli attribuisce una grande forza ma anche un’enorme responsabilità.
Adesso non  ci resta che vedere le mosse del vincitore; sono proprio curioso di vederlo all’opera!! Gli auguri di buon lavoro sono un obbligo e un … piacere!!
LA SECONDA notizia ci porta all’estero e precisamente in Russia, dove il potere esercitato da Putin ha portato lo stato ad avere una propria morale in molti casi antitetica a quella del privato cittadino.
L’esempio?  Putin non accetta che due persone dello stesso sesso possano essere genitori e quindi mette il nostro paese tra quelli a cui poter indirizzare i bambini russi da adottare; questo perché da noi non ci sono – ancora – matrimoni gay  e quindi, pur ponendoci tra quelli ben visti dal dittatore russo, ci mette anche ai primi posti dell’omofobia; …. è una bella soddisfazione, non trovate?!
LA TERZA notizia ci fa ripiombare in Italia e, in particolare, nel problema delle tasse e di Equitalia con la sua intransigenza nel voler incassare quanto dovuto all’erario, in qualunque situazione venga a trovarsi il debitore.
L’ultima sul famigerato Dott. Befera e su Equitalia è la seguente: un anno e mezzo fa, un uomo residente a Bologna si uccise – come tanti altri – dandosi fuoco di fronte alla sede dell’Agenzia delle Entrate per un debito risalente a redditi del 2005-2007.
Sul  corpo ustionato del povero uomo, il suddetto Dott. Berfera, ebbe a dichiarare che l’agenzia “era estremamente dispiaciuta di quanto accaduto e avrebbe seguito  con attenzione la sua situazione al fine di non creare ulteriori problemi”.
Ed infatti, l’agenzia ha seguito il caso con estrema attenzione e poco più di un mese fa ha emesso una cartella con tanto di maxibollettino postale allegato, per 60/mila euro e l’ha inviata alla moglie o meglio alla vedova del defunto, Tiziana, una donna che nei mesi scorsi aveva anche organizzato una sorta di marcia delle vedove della crisi.
La replica di Tiziana è stata molto semplice: “non ho i soldi per pagare quella cifra, anzi posso aggiungere che al momento non ho neppure un lavoro”; Tiziana è consapevole che le leggi sono fatte così, cioè impongono all’erede di pagare gli eventuali debito del defunto, ma in questo caso siamo in presenza di una situazione totalmente diversa dalla normalità.
Dice Tiziana: “ma le leggi si possono cambiare”, quando la situazione lo richiede, soprattutto quando c’è in ballo un briciolo di umanità da portare in dono ad una vedova che ha già subito abbastanza dolore. Non vorranno mica che si dia fuoco anche lei??!!

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