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mercoledì, dicembre 04, 2013

I GIOVANI NON FINISCONO DI STUPIRCI 



Hanno cominciato le femminucce a Roma, con il “game” delle escort che si prostituiscono a partire dell’età di 14 anni per cifre notevoli che poi spendono in vestiti e altri generi voluttuari; la famiglia – anche se lo smentiscono – è a conoscenza di tutto e intasca parte  del denaro che permette a tutti una vita più agevole.
Ma quello che desta maggiore sorpresa, almeno per me, è quanto sta accadendo in America, dove è stato inventato un nuovo gioco, il “knochout game”: decine di passanti, spesso vecchi e donne, vengono sbattuti  a terra, feriti o addirittura ridotti in coma con un tremendo e improvviso pugno alla testa scagliato da giovani che sembrano appartenere a bande di colore ed anche ispaniche; si tratta di un atto di violenza pura e brutale, un rito di iniziazione, una prove di “fede” e lealtà al capo del gruppo.
Ci sarebbero già stati 2 morti e almeno altre sei persone hanno subito lesioni cerebrali irreversibili sbattano la testa per terra; non ci sono assolutamente delle provocazioni da parte dei passanti-vittime: gli attacchi sono improvvisi, alle spalle o frontali; mentre un giovane li colpisce a tradimento, gli altri lo filmano col telefonino, ridendo e applaudendo, dopo di che mettono il filmato su You Tube.
L’uso di uno dei più famosi e celebrati social network ha reso il fenomeno “virale” e in poche settimane è stato praticato da diverse bande di giovani.
In molti centri metropolitani sono state istituite squadre di poliziotti in borghese che pattugliano le aree meno illuminate con telecamere nascoste, ma ancora non è stato combinato niente dalle forze dell’ordine.
Questo anche perché il “game” è rapidissimo e nonostante i tanti attentati, pochissimi sono stati i testimoni che si sono presentati alla Polizia per fornire informazioni: il colpo del “Knochout game” deve essere uno solo, rapidissimo, tremendo; se la vittima non cade se ne cerca un’altra e la “prova del coraggio” risulta come non superata.
A nord di Washington una donna è stata colpita in pieno volto mentre viaggiava in bicicletta e il commento che è stato apposto su You Tube insieme alla foto dice: “certo, quella del sangue ne perdeva””; un’altra signora è crollata a terra tra le risate della gente alla fermata dell’autobus.
Le persone colpite a freddo, cadono come birilli e spesso le gang si sfidano a chi demolisce più “bersagli umani”. La prima vittima ufficiale è un uomo di 46 anni di Jersey City il quale è morto perché cadendo dopo essere stato colpito da un pugno tremendo, ha sbattuto la testa sulla punta di un cancelletto d’acciaio che si è ficcata nel cranio come una freccia.
I grandi network americani temono l’effetto emulazione, e quindi – tranne la Cnn e Fox – tacciono la notizia in quanto hanno paura che gli assalti si moltiplichino se la notizia diventa di dominio pubblico; credo che sia uno dei rarissimi casi di autocensura dei media su un evento di grande risonanza.
Perché lo fanno? Difficile dirlo, ma certo che dietro a questi attacchi insensati non può esserci niente di “logico” e allora bisogna andare “oltre” la logica oppure dimenticarsi che la logica abbia un posto negli eventi umani; insomma, se parliamo con  uno di loro, sono certo che non capiremmo assolutamente niente di quelle che possono essere delle spiegazioni; al massimo ci possono essere dei farfugliamenti su “con un solo pugno si diventa famosi” o altri similari; nessuno – ne sono certo – penserebbe al disgraziato ignoto che è caduto sotto il suo pugno micidiale; “lui? E chi lo conosce!!”.

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