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giovedì, novembre 28, 2013

CHIACCHIERE E DISTINTIVI 



Chi ha visto “Gli intoccabili”, si ricorderà l’offensivo modo che Al Capone/De Niro usa per rivolgersi agli sbirri Kevin Kostner e Sean Connery, alludendo ai pochi risultati delle  iniziative che vengono poste in essere per snidare la delinquenza, cioè “il marcio”.
Analogo discorso – nella sostanza – va fatto per il commissario alla revisione della spesa, Cottarelli, il quale ha dichiarato che, per quanto riguarda i tagli alla pubblica amministrazione, saranno gli stessi responsabili dei ministeri a provvedervi; l’accostamento è facile: “serve sangue e allora si chiama Dracula!!”
È una delle bizzarrie di questo nuovo corso; l’altra che - al fine di procedere più speditamente -  saranno istituite due dozzine di commissioni con l’incarico di andare alla ricerca dei tagli possibili. E chi ci sarà in queste commissioni? Forse implacabile ispettori delle tasse prelevati in Svizzera oppure Baschi Blu dell’ONU, o meglio ancora biondi censori norvegesi? Nossignori, saranno molto più semplicemente, funzionari ministeriali e quindi l’accostamento con Dracula vale anche per questo caso.
Me le vedo le riunioni di questi signori: si comincia con una lauta colazione a base di maritozzi e caffé, poi si stabilisce l’orario del coffee break e del pranzo e, infine, si dà il via alle chiacchiere.
E quindi avremo le relazioni assolutamente incomprensibili per ogni persona di buon senso, redatte dalla maggioranza e dalla minoranza e da tutto questo scaturirà “il niente”, o meglio, qualche auto blu in meno, risparmi sulle biro e sulla carta igienica e i tanto auspicati risparmi saranno irrisori.
Intanto, in quell’ospedale del Sud che ha più medici che degenti, nessuno si prende la briga di andare a vedere cosa succede e, se del caso, chiamare i Carabinieri; ed anche le 30mila guardie forestali della Sicilia, insieme alle 17mila della Calabria (contro le 600 della Lombardia) , continueranno imperterrite a “non fare niente”, magari ad andare a cercare funghi che poi vengono regalati ai superiori.
E i ras delle Regioni continueranno ad andare avanti nominando amministratori e direttori sanitari delle ASL e degli Ospedali; Comuni e Province continueranno a trafficare con le loro quasi 8mila società, 50mila persone a libro paga fra amministratori e sindaci, mezzo milione di consulenti pagati per spiegare come fare a distribuire l’acqua o come raccogliere la spazzatura.
Come fare? Semplice, tagliare, tagliare, tagliare: le quasi 8mila società potrebbero essere facilmente ridotte a 2mila, i consigli di amministrazione non dovrebbero avere più di 3 membri, i consulenti dovrebbero essere invitati a trovarsi un lavoro produttivo al più presto possibile, nel settore privato (vediamo se qualcuno li vuole e li piglia!!).
Poi c’è una questione di tempi: la revisione della spesa, nella nuova versione, parla di 38/miliardi di risparmi entro tre anni, mentre a noi, purtroppo, servirebbe un taglio di 30-40/miliardi in 6 mesi se vogliamo agganciare la famosa e tanto ventilata  “ripresa”.
È facilmente comprensibile che risparmi del genere si possono ottenere solo se la pubblica amministrazione si ritira da un certo numero dei tanti ambiti d’intervento e si riduce le proprie competenze; e i politici – dal canto loro – devono rinunciare a parte del loro potere di intervento sulle realtà locali.
Se non facciamo così, la revisione della spesa si limiterà, come dicevo sopra, a qualche auto blu in meno e a qualche siringa comprata all’ingrosso e pagata ad un prezzo almeno più “logico” di quello che oggi viene praticato alle nostre amministrazioni pubbliche. Ma questo non basta!! Chiaro il concetto??

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