martedì, ottobre 15, 2013
ZIBALDONE N.10
Lo zibaldone di questo mese è più nutrito di
notizie di molti dei miei precedenti; quindi ci sono notizie di varie genere;
spero che piacciano ai miei lettori così come hanno interessato me.
LA PRIMA si riferisce a Lady D., la principessa che
ci ha rimesso la pelle in un incidente d’auto accaduto a Parigi mentre Diana e
Dodi al-Fayed cercavano di seminare i paparazzi; ebbene, un libro che sta
uscendo lancia una nuova ipotesi: dietro a tutta l’operazione ci sono i servizi
segreti britannici in quanto – udite, udite – erano stati messi in moto dalla
Casa Reale poiché Diana era in stato di gravidanza.
Il libro che è in uscito in Inghilterra
afferma a chiare lettere che sia la radiologa dell’ospedale dove venne
ricoverata la principessa e sia l’infermiera avrebbero dichiarato di “aver
visto chiaramente il feto”. Capirete lo scandalo che sarebbe scoppiato se fosse
venuto alla ribalta questo figlio; meglio mettere tutto a tacere!!
LA
SECONDA
riguarda il signor Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate e una
delle persone più “odiate” dal popolo italiano; ebbene, questo signore – dopo
tante sollecitazioni – sembra che si sia accorto di una verità banale e
facilissima a scoprire: “in molti casi l’evasione è stata commessa per sopravvivenza”.
È una affermazione importante, ma poi viene
vanificata dal seguito del discorso: “ma non so bene, non sono un evasore”.
Ci mancherebbe, Befera guadagna circa
300/mila euro l’anno e il suo stipendio è pubblico, per cui sarebbe assai
difficile evadere qualcosa; poi il nostro Befera continua con una
considerazione più interessante: “se la pressione fiscale calasse, ci sarebbe
meno evasione”; ecco, questo secondo commento mi sembra assai più intelligente.
LA TERZA notizia riguarda la nostra Telecom, l’azienda
di telecomunicazioni che è stata richiesta dall’analoga azienda spagnola e il
fatto ha suscitato un vespaio grandissimo, come se avessero tentato di portarci
via il Colosseo.
Adesso, la scure di Moody’s è calata
sull’azienda italiana che è stata classificata “junk”, cioè spazzatura; una
nota dell’agenzia di rating precisa che le dimissioni di Franco Bernabé hanno
aumentato l’incertezza per quanto riguarda le capacità dell’azienda a
rafforzare il proprio bilancio in misura sufficiente a mitigare la tendenza al
calo nelle sue entrate e, conseguentemente, del margine operativo.
Insomma, se gli spagnoli sono ancora dello
stesso avviso, portiamogli Telecom ben incartata e non stiamo a fare tante
storie sul prezzo; non vorrei che si accorgessero di essere stati fregati e si
ritirino.
LA
QUARTA è un
anniversario: sono trascorsi cinquanta anni dalla tragedia del Vajont; 50 anni
sono molti, probabilmente quasi tutti i protagonisti di allora sono morti o
rincoglioniti, ma alcuni ci sono ancora e mi sono sembrati in perfette
condizioni mentali.
La gente del posto, con la dignità che gli è
caratteristica, non sta elemosinando nulla, ma chiedono che il Presidente della
Repubblica vada da loro a posare una mano sulla loro spalla e ammetta che non è
stata “la solita fatalità”, dato che la morte di tutta quelle persone poteva
benissimo essere evitata.
Anche Papa Francesco è stato invitato da loro
con la richiesta, semplice come sono semplici i montanari, si fare loro una
carezza e dire una messa per loro; questa è la Lampedusa del Nord, una
Lampedusa che è scoppiata cinquanta anni fa e dura ancora adesso: mentre quei
poveretti sui barconi sono morti annegati, qui l’acqua è arrivata dall’alto!