lunedì, ottobre 21, 2013
ONDATA DI "NERO" SULL'EUROPA
Con la parola “nero” non mi riferisco
all’arrivo – vero o presumibile – dei migranti africani che invadono l’Europa;
il “nero” del titolo si riferisce al colore del partito politico e quindi alla
parte destra degli schieramenti.
Si è cominciato in Germania, il giorno del
trionfo della Merkel, in cui si è dovuto attendere fino allo spoglio
dell’ultimo voto per sapere se l’AFD – il partito degli antieuro – entrava o no
al Bundestag; si è fermato al 4,9% e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo,
dato che se avesse superato il 5% avremmo avuto un Parlamento tinteggiato di
“nero”.
In Norvegia entra nel governo – e quindi non
solo in Parlamento – il partito che raccoglie i fans di Breivik, il killer che uccise
90 ragazzi per protesta contro l’invasione straniera; in Grecia ha trionfato
“Alba Dorata”, il partito di estrema destra che vorrebbe l’uscita dall’euro,
mentre in Olnda, paese sempre mostratosi tollerante con tutti, si è avuta una
netta avanzata della destra.
Ma la situazione più inquietante si è avuta
in Francia, dove il Fronte Nazionale, il partito di Le Pen, potrebbe balzare al primo posto con il 24% dei voti
(nel 2009 era al 6%): un’avanzata inarrestabile che premia oltre ogni
aspettativa Marine, la figlia del più celebre Jean-Marie, fondatore e
continuatore della tradizione destrorsa in Francia.
Ma in questo Paese si è avuta anche un
risultato concreto, dato che l’avanzata di Marine Le Pen è frutto soltanto di
sondaggi; in una elezione locale il candidato del Fronte Nazionale, dopo aver
buttato fuori al primo turno la rappresentante del PS, ha sconfitto anche
quello dell’Ump, ottenendo un confortante 54% di suffragi.
Gli elettori non hanno ascoltato gli appelli
dei partiti moderati ed hanno scelto la via di rottura, premiando il Fronte
Nazionale” di Marine Le Pen e confermando così i sondaggi che annunciano la
vittoria dell’estrema destra alle amministrative ed alle europee del prossimo
anno.
La ferale notizia ha raggiunto il Presidente
Hollande mentre si recava in Sud Africa ed è stato l’ennesimo colpo di questo
periodo: in caduta libera negli indici di gradimento dopo nemmeno un anno di
governo all’Eliseo, si vede costretto a rivedere l’intera strategia messa in
atto, rivolta a combattere l’Ump, per cercare di stoppare le velleità di un
partito finora sottovalutato.
In Francia, infatti, non ci sono più due
partiti antagonisti – il PS e l’Ump – ma ad essi se ne è aggiunto un terzo,
l’aborrito Fronte Nazionale dei Le Pen che, almeno ai sondaggi, si sta
dimostrando in grado di battere entrambi gli antagonisti.
Ma quali sono le cause del successo di Le
Pen: anzitutto la crisi, la disoccupazione, la paura del futuro, la rivolta
contro l’inerzia dei politici al potere, l’angoscia per la crescita della
criminalità, l’insofferenza nei confronti degli immigrati e dei Rom, la rabbia
per l’aumento delle tasse; insomma sempre le solite cose che sono presenti
nella gente di tutta l’Europa, ovviamente, compresa l’Italia.
Marine Le Pen saprà approfittare della
gestione catastrofica di Hollande e del suo primo ministro Jean-Marc Ayrault e
dell’incoerenza di un UMP che per salvarsi non ha trovato di meglio che
recuperare la tematica del Fronte Nazionale su immigrati e Rom, senza rendersi
conto che gli elettori, dovendo scegliere tra l’originale (Marine Le Pen) e la
copia (Francois Copé), preferiranno molto probabilmente l’originale? Diciamo
che se non ci saranno colpi di scena, le prossime elezioni saranno
combattutissime e il vincitore si saprà solo all’ultimo voto; e questa è già una
vittoria di Le Pen!!