<$BlogRSDUrl$>

martedì, agosto 06, 2013

E' LASSISMO?? 



Il 10 luglio scorso – quindi meno di un mese fa – un pirata della strada ha investito e ucciso a Gorgonzola, la 16enne Beatrice Papetti; una settimana dopo l’incidente, l’investitore – tale Gabardi El Habib – si è costituito ai Carabinieri ed è stato portato in carcere; l’uomo è un marocchino di 39 anni, in regola con il permesso di soggiorno, che confessa di essersi reso conto di avere investito e ucciso una persona soltanto il giorno dopo, attraverso giornali e TV.
Il GIP di Milano, contraddicendo la collega P.M., ha disposto gli arresti domiciliari per il pirata della strada ritenendola una misura idonea a garantite le esigenze cautelari: principalmente il pericolo di reiterazione del reato e poi quello della fuga e dell’inquinamento probatorio.
L’uomo è accusato di omicidio – ma nella forma colposa – e l’altro reato contestato, l’omissione di soccorso, non prevede la misura cautelare.
Il padre della sedicenne uccisa è comprensibilmente fuori della grazia di Dio: “non cerco vendetta, ma speravo almeno nella giustizia”; l’uomo si sente come una carica di dinamite pronta ad esplodere ed aggiunge: “la mamma di Bea è qui con me e anch’essa piange perché l’unica cosa che chiedevamo era giustizia; per me questa situazione è inconcepibile; così l’hanno uccisa una seconda volta”.
Ai genitori è stato chiesto se hanno paura di una fuga dell’investitore prima del processo e loro hanno risposto che in effetto hanno questo timore e, aggiungono che se scappa in Marocco diventa praticamente introvabile.
Il padre ha anche aggiunto, a titolo di completezza, che la cronaca di questi ultimi tempi ci riporta i casi di tre extracomunitari: oltre al marocchino che ha investito Beatrice, abbiamo avuto il moldavo ubriaco che ha falciato tre pedoni uccidendone uno, fino all’albanese senza patente che ha travolto un bimbo in bici nel Varesotto.
Ed aggiunte: “non intendo più sopportare la beffa di chi, dopo avermi strappato mia figlia, se ne sta comodamente seduto in casa a guardare la TV.
Un altro dissenso c’è stato tra la politica e la gente: come è noto, la legge sullo stalking presentata in Parlamento, prevedeva la carcerazione preventiva, oltre a tutti gli altri codicilli; ebbene, in sede di discussione e successivamente di voto definitivo, la carcerazione preventiva è stata eliminata, così che questi spregevoli individui che recitano i peggiori testi di “machismo”, potranno andare liberi fino al processo.
Dall’inizio dell’anno al primo luglio scorso, sono state 87 le vittime di questo odioso reato che contempla quasi sempre la violenza di un familiare su un altro componente della famiglia; per il 70% le vittime sono state delle donne molestate da uomini, mentre il rimanente 30% è all’inverso; c’è poi da aggiungere che 1 su 3 stalker è risultato recidivo, cioè dopo la denuncia perseguitano ancora la loro vittima che, in molti casi, presenta gravi problemi psico-relazionali.
Sembra che alla base di questo provvedimento che rimanda l’incarcerazione dello stalker, stia la situazione delle carceri italiane, sopra numero per detenuti incarcerati e quindi la cosa starebbe così, detta in soldoni: l’Europa ci ha minacciato di forti ammende se non ripristiniamo un rapporto corretto tra numero delle carceri e prigionieri presenti; bene, allora lo Stato, che cosa fa? Allargo i cordoni della sicurezza e mando in galera solo coloro per i quali non posso proprio fare a meno, tipo sentenza già passata in giudicato ed altre situazioni equipollenti.
Ma il cittadino che subisce tutto ciò come la pensa??

This page is powered by Blogger. Isn't yours?