martedì, luglio 09, 2013
QUALCOSA DI POCO CHIARO SUGLI F35
Per trovare soldi al fine di non aumentare
l’IVA e di cancellare l’IMU, era stato pensata una “spending review” all’ultimo
sangue; prima le province, ma qui i denari prima di essere esecutivi credo che
ci vorrà del tempo, poi una operazione che il nostro esercito ha messo in piedi
tempo addietro e che possiamo definire “avventata” indipendentemente dallo
stato delle nostre finanze: l’ordinazione di 91 cacciabombardieri per il costo
complessivo di 13/miliardi.
Prima di continuare, diciamo che con questi
soldi c’entra l’IVA e l’IMU, ma forse non c’entra la “mazzetta” che, per queste
mega forniture è di rigore e che viene spartita tra diverse personalità civili
e militari.
Al fine di togliere dal bilancio questa impegnativa
di spesa, il mese scorso era stato trovato un accordo sotto forma di un
compromesso: veniva approvata una mozione della maggioranza che impegnava il
governo a non procedere all’acquisto degli aerei senza l’ok del Parlamento.
Dopo questa mozione che di fatto bloccava la
fornitura e permetteva di togliere la cifra dal bilancio, si scatenava
l’inferno in particolare dal Consiglio Supremo di Difesa – organo presieduto
dal Presidente della Repubblica – che emanava un pronunciamento che suona come
un altolà alla pretesa del governo di bloccare (e non cancellare, badate
bene!!) l’acquisto degli F35.
È stato addirittura tirato in ballo un
principio costituzionale in quanto da Napolitano e compagnia bella si è
“sollecitato il rispetto della separazione dei poteri” ovverosia, il potere di
sindacato delle Camere “non può tradursi in un diritto di veto su decisioni
operative e provvedimenti tecnici che rientrano tra le responsabilità
dell’esecutivo”.
Insomma, in parole povere, giù le mani dai
poteri dell’esecutivo che, avendo la responsabilità di ammodernare le forze
armate, ha un programma che va rispettato.
Alla faccia dei cittadini che piangono per
non subire l’IMU e non avere gli ovvii aumenti derivanti dall’aumento dell’IVA.
Di questo si sono fatti portavoce soltanto i deputati di SEL, del Movimento 5s
e di una parte del PD, tutti pronti a presentare una mozione ancora più
vincolante in quanto “imporrebbe di sospendere l’acquisto degli aerei”.
Il problema, visto da uno sprovveduto come
me, è molto semplice: il Paese è alle corde, con le pezze al culo e con una
enormità di problemi dei quali non si vede la soluzione; una parte di questo
Paese compie sacrifici immani per tirare avanti (l’ultima notizia: che la spesa
degli italiani è “tornata indietro di venti anni”), ma in questa parte non ci
sono politici, amministratori pubblici e, tanto meno, militari che sembrerebbe
facciano una sorta di repubblica a parte.
Come possiamo spiegare ai signori che non
fanno parte della “massa” che in questa situazione bisogna remare tutti dalla
stessa parte?
Non è facile, specie quando si vede un
onest’uomo come Napolitano che si schiera con i militari; la gente non si
raccapezza, non capisce più niente e, in particolare non capisce che comprare
gli F35 per la modica cifra di 13/miliardi “serve a mantenere la pace”, cosa
alla quale tutti ambiscono e che nella stragrande maggioranza dubita che
possano essere i militari a sostenere questo gravoso compito.
Insomma, siamo alle solite: la schiera della
gente si divide in due categorie, una –
quella di coloro che hanno “il culo al caldo” che non risente della crisi - e
l’altra – che subisce tutti i disagi dell’attuale situazione – che non ha
nessun potere di incidere sulle decisioni; a meno che……ma questo è di là da
venire, cari amici; chiaro il concetto??