domenica, giugno 23, 2013
ZIBALDONE N.6
Sono tre gli argomenti – tratti da
altrettante notizie – che mi hanno colpito e spero che interessino anche i miei
amici lettori.
IL
PRIMO si riferisce ad un
compleanno – 70 anni – che forse sono di più dei fagioli che tempo addietro
metteva dentro un fiasco per fare indovinare i telespettatori: alludo alla
sempre verde Raffaella Carrà, la regina del “tuca tuca” che ha accompagnato una
buona parte della nostra vita (alludo ai “diversamente giovani”) e che ha fatto
faville non solo in Italia ma in buona parte dei Paesi latino americani e
addirittura negli States.
Pur non cantando divinamente è riuscita a duettare
con Mina, pur non sapendo affatto recitare ha girato un film con Frank Sinatra
e pur ballando al limite dell’accettabile, ha lanciato balli che ancora si
ricordano (uno per tutti, il già citato “tuca tuca”).
Che dire alla nostra Raffa? Forse
augurargliene altri settanta sarebbe uno sproposito, ma ancora un paio di
dozzine credo che ci possiamo stare, noi e lei.
IL
SECONDO è un altro
compleanno: sono cinquanta anni (26 giugno 1963) da quando Kennedy pronunciò la
storica frase “Ich bin ein berliner” (io sono un berlinese in una Berlino
divisa dal Muro e con le polemiche tra USA e URSS al calor bianco. Obama
commemorerà la storica situazione fra qualche giorno e, sono certo che ripeterà
l’intero paragrafo da cui nasce la celebre battuta di Kennedy: “Duemila anni
fa, il più grande orgoglio era dire CIVIS ROMANUS SUM, oggi nel mondo libero,
il più grande orgoglio è dire Ich bein ein berliner. Ci sono molte persone al
mondo che non capiscono o che dicono di non capire, quale sia la grande
differenza tra il mondo libero e il mondo comunista; che vengano a Berlino!!
Quell’estate del ’63, il 28 agosto, venne
pronunciata un’altra storica frase: “I have a dream”, detta da Martin Luther
King che sognava un mondo migliore; entrambi questi due personaggi ebbero una
fine cruenta: Kennedy aveva solo 5 mesi di vita davanti (fu ucciso a Dallas a
novembre, mentre King gli sopravvisse cinque anni essendo stato assassinato il
4 aprile del ’68 a Memphis.
La frase sui “berlinesi” è stata usata anche
da altri politici e proprio negli stessi luoghi; per tutti mi piace ricordare
Ronal Reagan che nel giugno del 1987 alla Porta di Brandeburgo fece del suo meglio
per pronunciare una frase storica ma gli venne soltanto questa: “Mister
Gorbaciov tear down this wall” che significa signor Gorbaciov, tiri giù questo
muro. Insomma, apprezziamo l’intenzione!!
La caduta avvenne due anni dopo, ma non fu
merito né di Gorby e neppure di Reagan, ma fu la storia a fare di testa
propria.
IL
TERZO argomento ci riporta
in Italia e infatti si avverte subito la differenza dello stile e il profumo
italico: una signora di mia conoscente ha una casa in una cittadina balneare;
alcuni giorni fa ha ricevuto una raccomandata da quel Comune con una multa di
3,30 euro e un avviso perentorio: se non paga entro i termini previsti, verrà
iscritta a ruolo per una sanzione pari a 79,50 euro.
Siamo quindi in presenza di una sanzione che
è il 2.600% della somma dovuta, cifra che esorbita da qualunque norma ma
soprattutto dal buon senso.
Quello che più mi manda in bestia, è la
mancanza di reciprocità; infatti, se un comune cittadino si comportasse allo
stesso modo accadrebbe che tizio è creditore nei miei confronti di 50 euro per
un lavoro fattomi in casa e mi avverte che se non pago subito, gli dovrò la
bellezza di 1.300 euro. Come mi comporto? Avverto la Finanza e i Carabinieri; incede
quando c’è la mano pubblica non si può; vi sembra giusto??