venerdì, giugno 07, 2013
DOVREMO RIMPIANGERE MONTI?!
Speriamo di no, ma se ci pensate bene, almeno
in “produttività” mi sembra che Monti batta Letta 2-0.
Spiego meglio: nel primo mese di governo,
Letta non è riuscito a muoversi con la rapidità del primissimo Monti il quale,
dopo due settimane dall’insediamento, fece una storica riforma (giusta o
sbagliata che sia): quella delle pensioni; magari nella fretta dimenticò il
problema degli esodati che si beccarono solo le lacrime della Fornero e allungò
all’improvviso la vita lavorativa di tanta gente, provocando non pochi choc.
Insomma, fece in pochi giorni quello che non
si era realizzato in trent’anni, se non con piccoli interventi di una lentezza
esasperante; i partiti della “strana maggioranza” erano come anestetizzati dalla
crisi finanziaria e subirono – soprattutto a sinistra – quel che mai avrebbero accettato
in circostanze diverse.
Quando si svegliarono, il PD bloccò il
decreto legge sulla riforma del lavoro che alla fine uscì malissimo,
soprattutto per gli “ingressi” e il Pdl si mise di traverso in altri campi e il
governo entrò in sonno fino alle elezioni.
Il governo Letta, nasce con ambizioni
superiori ed ha un sostegno politico di una ampiezza che non si vedeva dal ’47,
beneficia di una situazione finanziaria migliore, specie quella “esterna” (vedi
lo spread dimezzato), ma deve affrontare una situazione economica e sociale
drammaticamente peggiore di quella ereditata da Monti.
Dei tanti problemi da affrontare, per il
momento si è visto sul tappeto del governo solo quello dell’IMU (in parte) e
quello del finanziamento pubblico dei partiti, due misure sicuramente utili ma
non sufficienti da sole a sistemare la nostra situazione.
I partiti dal canto loro, stanno dando una
pessima prova di sé, rinviando la chiusura dei 32 tribunali inutili e delle 222
sedi decentrate degli uffici giudiziari, lasciando così intendere che nessuno
di loro è disposto a perdere neppure un voto in nome di un provvedimento amaro,
ma sacrosanto e utile al Paese.
Lungi da me l’idea di dare consigli in campo
economico, ma voglio solo ricordare che il Governo Monti era composto da
“esterni” alla politica che, pertanto, non dovevano rispondere alle gente,
mentre quello Letta è fatto interamente da politici e quindi devono vagliare
gli umori del popolo e, se del caso, fare provvedimenti impopolari ma
giustificati; perché questo è il mestiere della politica: scegliere quello che
si ritiene meglio per tutti!
Sappiamo che dopo le elezioni tedesche di
fine settembre la Germania
sarà probabilmente meno rigida nell’austerità dei deficit, ma a
quell’appuntamento mancano quattro mesi e sono troppi, specie se si ipotizza
delle cose che ci inducono ad attendere l’evento senza fare niente in casa
nostra.
Si ha intanto un dato: l’eccesso di
imposizione fiscale invece di arricchire l’erario lo impoverisce perché blocca
l’economia; ed anche i dati sullo stramaledetto Pil lasciano il tempo che
trovano: il deficit si fermerà al 2,9 del prodotto o supererà il fatidico 3%?
Insomma, l’unico consiglio che si può dare è
che Letta ed Alfano cerchiamo gli strumenti per dare una scossa, altrimenti il
declino del governo comincerà prima che esso sia riuscito ad esprimere le sue
potenzialità; e questo sarebbe imperdonabile, visto che i “personaggi” ingaggiati (Saccomanni e compagnia bella)
sono di primissimo ordine e certamente in grado di approntare una strategia che
ci consenta di progettare dei piani di rientro differenziati, in modo da non
continuare a strangolare i consumi con la tassazione indifferenziata; e ridiamo
fiducia e speranze alla gente!!