mercoledì, maggio 22, 2013
ZIBALDONE N.5/2013
Non so se è “corretto” infilare il Santo
Padre in un mio zibaldone ed anzi, renderlo protagonista assoluto della pagina;
perché non fare un normale post sul Papa? Perché gli argomenti sono diversi tra
loro e quindi ho ritenuto preferibile farli confluire in uno zibaldone.
IL
PRIMO argomento che Papa
Francesco ha affrontato in questi giorni è il problema delle molestie sessuali;
erano anni che si “mormorava a voce alta” delle tendenze un po’ particolari del
Cardinale scozzese O’Brien; già al tempo del conclave, il consesso dei
porporati si rifiutò di ammettere anche il cardinale scozzare che infatti non
vi partecipò (v’immaginate se eleggono Papa uno chiacchierato per molestie
sessuali).
Il Papa, sensibile al problema che ancora non
aveva affrontato, ha deciso di comminare al cardinale – che aveva ammesso le
molestie sessuali nei confronti di giovani seminaristi - una punizione
esemplare: è stato deciso di inviare il porporato in un luogo isolato dove egli
potrà dedicarsi alla preghiera ed alla meditazione.
Papa Francesco ha anche confermato la linea
dura adottata contro la pedofilia nel clero; “tolleranza zero” è stato il
monito nel corso della “Giornata dei bambini vittime della violenza”.
IL
SECONDO argomento che il
Santo Padre affronta è quello riguardante l’atteggiamento dei cattolici, in
particolare dei preti, nei confronti dei problemi della solidarietà e della
povertà. Con la frase che segue ha conquistato molti punti nella mia personale
considerazione e, spero anche nella vostra: “oggi nella Chiesa ci sono troppi
cristiani da salotto, quelli educati, “tiepidi”, per i quali va tutto bene ma
che non hanno dentro l’ardore
apostolico”.
Il Papa ha poi affrontato l’argomento della
crisi economica che attanaglia l’intera umanità e l’ha ricondotta allo
squilibrio tra i redditi derivante da quelle ideologie che promuovono
l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria; sono emerse
concezioni in cui l’uomo viene considerato egli stesso un bene di consumo che
si può usare e poi gettare; è stata così istaurata la cultura dello scarto:
“chi non serve si scarta, dai bambini agli anziani, fino agli emarginati.
Ha poi continuato con un altro argomento ad
effetto: il cristiano “deve dare fastidio” alle nostre strutture comode, anche
a costo di finire nei guai, perché deve essere animato da una “sana pazzia
spirituale” e non deve rifugiarsi in una vita tranquilla o, peggio ancora, nei
compromessi.
Insomma, sotto il profilo economico è
condivisibile il suo pensiero, molto più di tanti uomini politici.
IL
TERZO argomento che vorrei
trattare è quello delle “sceneggiate” che si realizzano in Piazza San Pietro
durante le giravolte del Papa sulla “papamobile”: se qualcuno dei miei lettori
ha avuto modo di vedere le riprese televisiva, avrà notato che la principale
attività di Francesco è quella di carezzare e baciare bambini piccoli che gli
vengono portati alla sua altezza da uomini addetti; ce ne sono uno per ogni
parte dell’auto e si dirigono invariabilmente in posti già segnalati dove si
trovano bambini in collo alla madre, adatti alla sceneggiata.
La chiamo così perché si vede che è tutto
preparato, anche se la finalità è giusta e assai gradita dai fedeli; magari il
Papa neppure se ne rende pienamente conto, ma qualcuno nel suo entourage ha
messo in piedi questa operazione simpatia usando il Papa e dei bambini (con le
rispettive madri). Va tutto bene, basta non esagerare!