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lunedì, maggio 20, 2013

ANCORA FEMMINICIDI 



Forse faccio male a insistere su questo argomento, ma più che leggo di questi fatti e più mi arrabbio; o meglio, oltre ad arrabbiarmi, un po’  mi vergogno, dato che se mi faccio l’identikit mi ritrovo insieme ai tanti presunti colpevoli; questo per dire che “loro” non sono dei mostri, ma delle persone assolutamente normali, almeno all’apparenza.
Le vicende di cui mi è capitato di leggere sono due, una a Milano e una a Caserta: la prima ci riporta di una donna di 38 anni, incontrata da una pattuglia di carabinieri, mentre si trascinava per la strada, lacera e sanguinante, il volto tumefatto e contusioni in tutto il corpo; con un filo di voce ha dato nome e cognome di colui che l’ha ridotta in quello stato.
Si tratta del solito “ex fidanzato” che l’ha sequestrata e torturata per una intera notte; la donna era andata a casa dell’ex per riprendersi il suo cane e questo l’ha fatto infuriare, tant’è vero che ha cominciato subito a picchiarla ed a tentare diversi volte di abusare nei suoi confronti (ti pareva che mancasse lo stupro??)
Tra l’altro, in casa dell’uomo c’era anche un “trans”, al quale l’ex avrebbe “offerto” la donna e, al suo rifiuto, abbia aumentato la dose delle botte.
Un’ultima notazione: quando i carabinieri si sono recati nella casa del delinquente (non trovo altra parola), hanno trovato una scia di sangue sulle scale e, entrati in casa, altre chiazze di sangue e diverse bottiglie vuote.
Il secondo caso, quello di Caserta, si è svolto all’insegna del fatidico grido “sei solo mia!”, autentici grido di battaglia dell’imbecille che si crede padrone del mondo.
Ma andiamo per ordine: lei ha 20 anni è giovane, un bellissimo fisico e, nonostante la giovane età, ha già un figlio.
La sua aspirazione sarebbe quella di emergere nel mondo della moda ma questa sua aspettativa ha rischiato di mandarla all’altro mondo in quanto il marito geloso l’ha massacrata di botte; portata all’ospedale ha dovuto subire due interventi chirurgici a distanza di poche une: uno per l’asportazione della milza ed uno per la riduzione di una emorragia interna: è ancora in prognosi riservata e dovrà restare sotto osservazione almeno per 48 ore.
Il tutto è nato da una “normale” discussione poi sfociata in una accesa lite che ha scatenato la gelosia dell’uomo ed il successivo pestaggio selvaggio.
Per fortuna alcuni vicini di casa hanno sentito le urla della donna che veniva picchiata violentemente ed hanno chiamato la Polizia che è intervenuta ed ha portato lui in carcere e lei all’ospedale dove ha avuto una pronta assistenza.
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per il suo carattere violento; pensate che nel 2011, la ragazza – allora diciottenne – stava partecipando ad un concorso di bellezza quando venne raggiunta dal convivente che la pestò a sangue, tanto da costringerla a fare ricorso alle cure mediche in ospedale.
Questa non sembra essere stata l’unica volta che la donna era stata oggetto delle “carezze” del convivente, sempre pronto ad usare la forza, tant’è vero che risulta denunciato per violazione di domicilio, ingiurie e lesioni personali.
La mamma, sempre la solita mamma, aveva cercato di convincere la figlia a lasciarlo, dicendole ripetutamente “è un violento”, ma al momento la ragazza non aveva ancora avuto la forza di fare il gran passo.
In questi casi si cercano tutte le attenuanti possibili, ma è difficile che queste possano reggere ad una donna che ha subito tutto questo.

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