lunedì, maggio 06, 2013
ALTRA BELLA MOSSA DI PAPA FRANCESCO
Mi scuserete se insisto con il Papa
Francesco, ma in questi ultimi giorni, stante l’insipienza delle cose dette dai
politici, le frasi del Pontefice spiccano di una spanna sopra alle altre;
quest’ultima occasione di cui parlo, è avvenuta nei giorni scorsi in una Piazza
San Pietro gremita di ragazzi per la festa delle cresime, una sorta di “prova
generale” della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà tra meno di tre
mesi a Rio de Janeiro e che vedrà i giovani di tutto il mondo radunarsi attorno
al nuovo Papa.
Francesco ha lanciato un messaggio ai giovani
presenti: “non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono
far paura; con Lui possiamo fare “cose grandi”; e qui ecco le parole che più mi
hanno colpito: “Dio ci da il coraggio di andare controcorrente”.
Questo termine “controcorrente”, mi ha dato
da pensare: evidentemente ci sono delle strade solcate dalla corrente
“favorevole” ed altre che invece hanno una “corrente” contraria; tutti noi
preferiamo andare in quelle che ci conducono placidamente in porto, mentre solo
pochi osano passare dalle strade che rappresentano – oltre a a tutto – delle
autentiche “sfide” alla nostra comunità.
E così mi è venuta in mente la situazione
della massificazione ai giorni nostri e in particolare delle cose che mi ha
insegnato un confratello di Francesco, quel Padre Taddei che non cesserò mai di
ringraziare per le cose che mi diceva, quaranta anni or sono, e che sono ancora
attualissime.
Che cosa è la massificazione? È quel fenomeno
per cui i mass media non tanto si rivolgono alla massa ma “fanno massa”;
infatti è la moltitudine di persone caratterizzate da un comune denominatore –
in questo caso la mentalità “massmediale” -
che induce la gente alle scelte
che si fanno costantemente nella vita di tutti i giorni nei vari campi della
vita (politica, sociale, economica, etica, ecc.); ebbene, per effetto della
suddetta massificazione, possiamo dire che le scelte che vengono fatte da tutti
noi, non riguardano direttamente la
“cosa da scegliere”, bensì mutuano i criteri di scelta da fattori estrinseci al
vero valore della cosa circa cui si sceglie. Per effetto di questa
caratteristica, possiamo affermare che le nostre scelte non sono “veramente
nostre”, ma derivano da valori che altri ci “immettono” e che diventano nostro
patrimonio mentale, contribuendo così a scegliere le cose che la vita ci pone
di fronte e che è più facile scegliere.
Ma torniamo al “controcorrente” di Papa
Francesco: è chiaro che le scelte che noi facciamo sono prevalentemente indotte
dai mass media che rappresentano la parte “facile” della scelta, mentre quelle
che facciamo al di fuori di questi autentici condizionamenti sono le vere
azioni “controcorrente” che poniamo in essere “da soli”.
Lungi da me l’idea di mettere in bocca al
Papa delle cose che non ha detto; forse ho allargato il concetto a mio uso e
consumo, ma se Francesco si ritroverà in mano questo mio scritto credo che non
potrà altro che essere d’accordo nel considerare la lotta contro la
massificazione come la vera volontà di andare controcorrente.
Per la verità il Pontefice non ha mai usato
parole sul tipo di massificazione, colonizzazione dei cervelli ed altre
equipollenti, ma sono certo che non passerà molto tempo prima che anche Lui si
renda conto che il problema di questa nostra umanità è proprio quello di essere
diventata schiava dei mass media che, anziché essere al servizio della gente,
riescono a schiavizzarla proprio con la “comodità” delle strade con la corrente
a favore che ci propongono. Per ora, grazie Francesco per questo inizio!!