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mercoledì, aprile 24, 2013

RIPENSANDO ALLE VACANZE 



So benissimo che questo post avrà come conseguenza delle etichettature nei miei confronti che non saranno propriamente lusinghiere; verrò tacciato di “retrogrado”, di “non riuscire ad essere al passo con i tempi” e, infine, di “vecchio”.
Sia chiaro che tutti questi epiteti sono più che meritati e quindi non provo neppure a respingere tutto quello che si potrà dire su di me e in particolare sulla mia mentalità che puzza di stantio lontano un miglio.
Ma vediamo di chiarirci: anzitutto stiamo parlando della preparazione delle vacanze e dividiamo il problema  in due grosse fasce, quella relativa ai figli e quella per noi; nella prima ci si preoccupava di rifornire i giovani di due cose: i gettoni telefonici in modo che potesse scattare la consueta e promessa telefonata giornaliera e una certa quantità di soldi in più, oltre quelli previsti per il sostentamento, da utilizzare per l’acquisto delle cartoline da inviare a parenti ed amici.
Nel caso dei gettoni telefonici, adesso non esistono più e quindi si farebbe fatica a parlarne; basti dire che venti e più anni fa, il collegamento con la famiglia avveniva soltanto attraverso la linea telefonica “fissa” e passava attraverso una cabina telefonica ed erano indispensabili i gettoni, la cui entità variava con la distanza da raggiungere attraverso il telefono. Il cellulare ha cambiato tutto!! Fin qui è tutto chiaro??
Passiamo ora alle cartoline, altro “rito” che faceva parte delle vacanza e che riguarda direttamente i genitori: si tratta di cercare le cartoline illustrate più “carine” ed “esplicative” della zona dove siamo in vacanza e inviarle alle persone più care e vicine (parenti o amici). La compilazione di queste cartoline richiede del tempo che – quando ero giovane – mi sembrava tolto alla vacanza vera e propria; comunque sia, una volta tra le incombenze – o tra i piaceri – più pressanti della ritualità vacanziera, c’era appunto quello dell’acquisto e della compilazione della cartolina, sia essa relativa a paesi esotici oppure a paesetti di montagna del centro Italia, era comunque una forma che univa l’esibizionismo ad una manifestazione di affetto o comunque di ricordo.
Adesso, tutto questo è superato e le cartoline sono sempre meno presenti nei luoghi di vacanza e richiedono molta attenzione per ricercarle tra i venditori addetti; l’avvento di internet, di facebook e quello degli smartphone ha scaraventato le cartoline illustrate tra la “roba vecchia”: un sondaggio recentemente realizzato in materia, solo un turista su 20 spedisce cartoline, mentre il resto preferisce usare i social network o gli Sms.
Eppure, mi sono chiesto, io che continuo imperterrito a mandare le solite cartoline ad amici e parenti in occasione delle vie “vacanze lavorative” (partecipazione a Festival del Cinema), trovo questo strumento di comunicazione, anche se esiste una difficoltà in più: le cartolerie non si riforniscono dei francobolli e quindi bisogna andare direttamente alla Posta per acquistarli.
La più grande azienda produttrice di cartoline illustrate, fino a 25 anni fa, produceva 10-15 milioni di pezzi, mentre adesso la produzione è di “soli” 400/mila pezzi annui; non molti, ma qualcuno ancora compra le cartoline; chi sarà questo sconosciuto?
Pochi sono coloro che continuano a usarla per spedirla ad amici e parenti, mentre la cartolina è diventata una delle forme più economiche di souvenir; cioè non è più un mezzo si comunicazione ma rimane il ricordo di un viaggio o di un soggiorno che si può tenere come segnalibro oppure regalare agli amici.
Insomma, se facebook,  internet e gli Sms hanno soppiantato la cartolina, vorrà dire che la utilizzeremo in modo diverso: come ricordo di un bel soggiorno.

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