lunedì, aprile 22, 2013
MASCHIO: SEMPRE PEGGIO!!
Scrivo le cose che seguono con malavoglia,
consapevole di “tradire”, ma, come si dice: “quando ce vo’, ce vo’”; mi
riferisco al fatto che ho l’impressione che il maschietto – nonostante tutte le
avvertenze, le campagne pubblicitarie eccetera - non si toglie dalla posizione
di “scemo del villaggio”, sia in termini assoluti ma soprattutto nei confronti
del rapporto con la donna, della quale evidentemente continua a subire una
sorta di complesso d’inferiorità che lui sostituisce con una “realtà
superiore”, fatta di botte e quando va peggio, di coltellate o pistolettate.
Comincio questa mia filippica partendo da un
episodio accaduto in una scuola del centro Italia, dove un padre ha vietato al
figlio di recitare nei “Musicanti di Brema”, favola dei fratelli Grimm; ma ha
fatto di più, in quanto si è rivolto alla maestra e con aria infuriata l’ha
così apostrofata: “lui non farà la parte dell’asino”, costringendo l’insegnante
a sostituire il ragazzo con una collega.
Non sta scritto da nessuna parte che una
persona deve sapere che l’asino dei fratelli Grimm è un animale che nella
commedia parla e parla bene; aggiungo che nel nostro Paese l’ignoranza c’è
sempre stata e che molta gente della mia generazione, si è fermata alla terza media,
ma sapeva ugualmente chi era Ulisse, Renzo e Lucia e i fratelli Karamazov,
avendoli tutti visti in TV in quegli
sceneggiati che hanno rappresentato in moltissimi casi una sorta di succedaneo
della scuola; adesso, con X-Factor s’impara poco!! Però, voglio dire al nostro
“ignorante”: prima di fare una sparata del genere, informati, domanda in giro
quale è la “parte” dell’asino nei “Musicanti di Brema” e poi esprimi il tuo
giudizio; ma così è la strada più diritta per farsi considerare quello che
forse siamo veramente – ma non lo ammettiamo – e cioè dei solenni ignoranti,
capaci solo di smanettare sui cellulari e similari.
E adesso passo ad un altro aspetto del
maschio: il suo rapporto con l’altro sesso; forse il problema è iniziato quando
una filosofia abborracciata e senza nessuna base teoretica, ha cominciato a
sbandierare che “possiamo ottenere tutto quello che vogliamo, a qualunque costo
e in qualsiasi ambito”; a questo che assomiglia tanto ad uno slogan
pubblicitario, i due sessi si sono divisi: le donne hanno pronunciato un
dubbioso “mah”, mentre gli uomini l’hanno presa sul serio ed hanno tirato fuori
l’atavico desiderio di conquista; e, purtroppo è cominciata la strage!!
Gli studi di psicologia affermano che il
maschio un tempo non uccideva perché spinto dai sentimenti, ma solo per soldi,
per una qualche perversione o perché da lei tradito; adesso siamo arrivati
all’uomo che dice alla compagna “ti amo da impazzire” e contemporaneamente le
tira il collo fino a strozzarla.
Oggi, l’uomo che uccide, ama veramente la sua
vittima-donna, piange, è devastato dal rimpianto, però, mentre la società gli insegnava la
“conquista”, ometteva di aggiungere che l’amore può accendersi in simultanea,
ma di rado finisce nello stesso momento e questa è la prima “eccezione” della
regola che ci ha detto fino alla nausea che tutto quello che desideriamo ce
l’abbiamo a portata di mano.
E quindi, mariti, fidanzati, conviventi,
amanti, ex di turno, sono tutti uomini normali che hanno creduto nella
conquista dell’ottenere “tutto” e non sono affatto dei mostri; tutto ci frana
addosso e non abbiamo il tempo di aspettare che il tempo passi e guarisca la
ferita; da qui il trauma che deve essere curato in qualche modo: la violenza.
Gli avevano detto che poteva ottenere tutto e
lui cui ha creduto; questo il peccato e il conseguente reato!! Come rurarlo??