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giovedì, marzo 07, 2013

SI RIPARLA DELLE STESSE COSE 



Purtroppo, dopo i due eventi che avrebbero potuto rappresentare altrettante scosse telluriche, si ritorna alla “calma piatta” di prima delle elezioni e di prima delle dimissioni del Papa.
E qual’erano le cose che imperavano “prima” su stampa e TV? Anzitutto le “truffe” messe in atto da super furbi della finanza ai danni di ignari investitori: l’ultimo di tali eventi si è svolto a Milano ed ha visto come protagonista un collega dell’ex Premier Monti, un professore della Bocconi, tale Alberto Micalizzi il quale, vantando titoli ed onorificenza, rastrellava soldi da clienti, promettendo loro interessi da capogiro.
Ma c’è di più: quando gli incauti investitori si sono presentati al bocconiano per chiedere gli interessi, si sono sentiti fare delle vaghe promesse, mentre per quanto riguarda, il capitale spariva letteralmente.
Volete sapere come era impostata – grosso modo – l’operazione truffaldina? Una grossa società – di cui non facciamo il nome – si fidano del professor Micalizzi, il quale garantisce un guadagno del 6% giornaliero e su un milione e mezzo di plusvalenza, il tutto sarebbe stato sufficiente per intraprendere un’operazione immobiliare in Val d’Aosta.
Interessante il commento del magistrato: è evidente che un’operazione ad alto rischio quale quella proposta, è resa possibile solo dal “modo” in cui i clienti ricevevano l’immagine del professore; quest’ultimo infatti riceveva i clienti in un contesto come quello della  prestigiosa, Università Bocconi, e quindi il tutto diventava quasi un’operazione “para-.istituzionale”.
Adesso, di tutto si occupa la Magistratura: Micalizzi è finito agli arresti domiciliari e la sua carriera di “Madoff” di serie B sembra tramontata; ma da noi non si può mai dire, perché ci sono salite improvvise ed altrettante improvvise discese.
L’altro evento che ci riporta “a casa” è l’elezione del prossimo Pontefice, attraverso tutto il complesso iter del conclave; ormai sapete benissimo della mia passione per il cinema e, a questo proposito, vi propongo di vedere un film “vecchiotto” che, oltre alle tematiche puramente cinematografiche, ci mostra anche un modo di vedere l’allestimento e l’interpretazione che i vari cardinali danno dell’elezione del successore di Pietro.
Il film narra la storia i un vescovo russo, rimasto imprigionato per anni nella Russia sovietica, il quale per un complesso di rapporti diplomatici, viene liberato e, al suo arrivo a Roma creato subito Cardinale; il fato vuole che dopo poco tempo il Papa muore e quindi si apre il conclave, al quale ovviamente partecipa anche l’ultimo cardinale nominato, per l’appunto il cardinale russo..
La parte forse più interessante del film è vedere come si svolgono le votazione che, al di la di quanto ci viene presentato – si mettono d’accordo, l’uno contro l’altro – ci mostra “attraverso l’immagine di come influisca la presenza dello Spirito Santo; si badi bene che mettere in campo una tale tematica è quanto di più difficile, ma l’americano Anderson mi sembra che ci sia riuscito molto bene, dando una autentica impressione che al di sopra dei cardinali votanti si fosse la presenza dello Spirito Santo che guidava le cose secondo quello che riteneva conforme al bisogno della Chiesa.
E l’elezione del russo – con il nome Kiril I – oltre a rappresentare una grossa sorpresa nella nomenclatura ecclesiastica, apre la via alla soluzione di una potenziale guerra mondiale alla quale solo il Papa riesce a porre il freno.

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