venerdì, febbraio 15, 2013
SEMPRE PIU' DISTANTE DALLA GENTE
Mentre leader e leaderini si bacchettano a
vicenda, stringendo alleanze che durano un paio di giorni, la gente, tutti noi,
tutti coloro che credono nella funzione della politica, e che pensano che
questo momento storico dovrebbe essere dedicato alla soluzione di tanti
problemi che affliggono i più deboli della nostra società è veramente stufa!!
Anziché farsi fotografare con big dello sport,
della stampa, delle banche o del giornalismo (tutta gente che non morirà mai di
fame) dovrebbero farsi fotografare con i pensionati in fila alle Poste dove
ritirano un assegno di 500 euro mensile e chiedersi che cosa rappresenta questa
operazione; probabilmente i signori Bersani, Monti, Berlusconi, Ingroia, Vendola
e Grillo, neppure conoscono il “potere d’acquisto” di 500 euro, cioè che cosa
ne possiamo fare di questa somma, cosa possiamo comprare per sfamare i nostri
figli; e quindi, per una volta, provare a sfamare la famiglia con quei soldi e
rendersi così conto che si muore di fame e quindi…fare qualcosa!!
Mentre noi eravamo girati dall’altra parte,
il “big business” ne ha combinata
un’altra, ai danni sempre di questi poveretti: ricorderete che nel 2008
l’allora ministro Tremonti introdusse una tassa “la Tobin Tax” che si differenziava
da tutte le altre perché non funzionava “a cascata”, cioè il primo che la
riceve, la paga, ma non ne trasferisce l’onere al secondo; quindi l’onere resta
soltanto al primo destinatario e questo, se permettete, è una bella novità nel
nostro panorama fiscale.
La Tobin Tax venne definita la
Robin Tax, in onore di Robin Hood, in
quanto doveva togliere ai ricchi per dare ai poveri; questa tassazione
riguardava le aziende energetiche (gas luce, petrolio) che venivano gravate di
una maggiorazione dell’Ires; a scanso di equivoci, il Ministro aggiunse una
postilla a questa normativa: “alle imprese è fatto divieto di traslare
l’imposta”, ossia alle imprese (i ricchi) era vietato scaricare l’onere sui
consumatori.
L’Aithority per l’energia – che su questa materia
ha potere di vigilanza – si è accorta che 199 operatori su 476, se ne sono
altamente infischiati del divieto (o forse non hanno interpretato bene la
norma!!) e hanno traslato queste cifre verso gli utenti finali: 0.9 miliardi di
euro riguardano le bollette del gas e 0,7 miliardi quelle petrolifere.
Si potrebbe dire: va bene, se hanno sbagliato
sistemeranno la questione; e invece non è così, perché il comportamento delle
aziende sotto accusa è illegale, ma gli utenti dovranno essere loro a
dimostrarlo.
L’associazione dei consumatori ha chiesto
all’Authority l’elenco dei furbetti, con l’intento di avviare una class action;
da notare che ciascun consumatore – mediamente – ha pagato in più 67 euro nel
2010, e 134 in
ciascuno degli anni 2011 e 2012.
Insomma, se un cittadino comune si dimentica
di pagare il bollo, ha una struttura statale che lo insegue fino in cantina e
lo riempie di intimazioni, bollette, ingiunzioni ed altre “cattiverie” del
genere; se a dimenticarsi di qualcosa è un grande ente energetico, la cosa
assume il carattere della “estrema difficoltà”.
Ecco perché i nostri big politici dovrebbero
andare davanti alle Poste dove ci sono i pensionati a riscuotere i 500 euro e
spiegare loro il motivo per cui la loro pratica dovrà subire tutta una serie di
“intoppi” – per carità, tutti legali, altrimenti sarebbero guai – che li
porterà ad incassare il dovuto con tempi assolutamente biblici; per la verità
mi viene in mente che buona parte di loro non sarà più di questo Mondo.
E così facendo, ovviamente, il vascello con i
politici a bordo si allontana sempre più da quello con la gente “normale” e non
c’è verso di “incontrarsi!!