mercoledì, febbraio 27, 2013
DIAMOGLI IL DIPLOMA PER VOTARE
Aspettiamo ancora qualche po’ di tempo prima
di fare i consueti commenti circa l’andamento del voto e, intanto, per
mantenere l’allenamento, occupiamoci di qualche questione apparentemente secondaria.
Prima: mi sapete spiegare il perché nessuno
ha proposto di abolire il voto della mattinata del lunedì? Evidentemente si
considera non sufficiente la “riflessione” delle ore della domenica e così è
stata aggiunta la mattinata del lunedì; ci prendono in giro in tutto il Mondo,
visto che siamo l’unico Paese che vota in due “tornate” e ci dicono: “gli
italiani sono un po’ handicappati mentali, non ce la fanno proprio a tracciare
una crocetta dalla 8 alle 22 di domenica e così hanno bisogno dell’appendice
del lunedì, anche se questo “aiutino” costa allo Stato un pacco di soldi in
più; a questo dobbiamo poi aggiungere un giorno perso per la nostra scuola che
notoriamente non scoppia di salute.
C’è poi un secondo aspetto che mi intriga e
mi sollecita qualche considerazione: il 31 gennaio 1945, un po’ sull’onda della
vittoria sui nazi-fascisti, un po’ con la speranza di costruire qualcosa di
nuovo, insomma, viene varato il suffragio universale nel quale sono ovviamente
comprese anche le donne.
Quindi, da tale data, tutti coloro che
abbiano superato la maggiore età, possono accedere al voto, senza nessun altro
esame; ma come, penso io, qui da noi è tutto un esame, un quiz, un test, una
graduatoria, tranne che per la manifestazione più alta della volontà popolare,
ovvero il voto che decide il futuro politico, economico e sociale di una
comunità.
Se facciamo un passo indietro, vediamo che la
partecipazione al voto – fino ad certo periodo storico – è stata assimilata
alle “tasse pagate”, fatte esempio di possedimenti e quindi legati al censo
della persone iscritta; poi, questo assurdo provvedimento veniva abilito e la
partecipazione al voto è come è adesso: assolutamente libera!!
Diceva Montanelli che trovava ingiusto che il
suo voto “valesse” come quello della sua donna di servizio e invece, proprio in
nome della democrazia, tutto questo venne regolamentato ed è ancora in vigore.
Quello però che nel frattempo è cambiato è
l’”universo di riferimento”, quegli scenari che vengono imposti dai mass.media
a tutti coloro che accendono un televisore; anzitutto si abbonda in quiz
“L’Eredità” e “Avanti un altro”: entrambi mostrano l’asineria dei partecipanti
e la protervia compiaciuta delle masse che fanno il tifo per uno o l’altro dei
concorrenti; questi atteggiamenti mentali che qualcuno ha anche cercato di
codificare correttamente, affermano che “la maggioranza degli elettori ha un
livello mentale paragonabile a quello di uno scolaro di seconda media”.
Perché dunque non si prende atto che una gran
massa di coloro che decidono gli interessi politici, economici, etici e
filosofici, altro non sono che una scolaresca di seconda media e da questa se
ne trae la logica conclusione?
Der resto, amici miei, sapete che i sogni dei
ragazzi di una volta, quelli che volevano fare da grande o l’inventore o l’aviatore,
oppure l’astronauta, adesso è completamente cambiato: sapete qual è la massima
aspirazione dei giovanissimi ragazzi e ragazze)? Somigliare e immedesimarsi con
Carlo Cracco – uno dei giudici del talent show di Sky – fino al punto di potere
un giorno essere un masterchef “come lui”
Non mi chiedete cosa significa perché al
momento non saprei dirvelo; posso solo dire, con tutta la tristezza che riesco
a trovare, che siamo in un “brutto mondo”!!