giovedì, gennaio 10, 2013
PANORAMA ITALIANO
Ci sono alcune realtà nel nostro panorama
politico che inducono – subito dopo essersi arrabbiati – alla risata, perché
evidenziano una totale assenza di logica, non dico politico/economica, ma
proprio “umana”.
Cominciamo dal comparto della sanità, laddove
sia in “centro” che alla “periferia” si tende a tagliare tutto quello che si
può (e anche quello che non si dovrebbe); ebbene, l’ineffabile Presidente del
Senato, Renato Schifani ha deciso di rafforzare il presidio di cardiologi ed
esperti in rianimazione dell’ambulatorio di Palazzo Madama; a questo scopo ha
bandito un concorso per dieci specialisti del settore, i quali andranno ad
aggiungersi ai 26 camici bianchi che già forniscono il loro supporto – 24 ore
su 24 – a senatori, ex parlamentari e dipendenti del Senato.
Come vede la cosa la gente comune, quella che
fa la spesa al mercato per risparmiare e viaggia sui mezzi pubblici? La prima
battuta che è circolata è stata: “adesso, per chiudere il cerchio manca solo
un’igienista dentale” a dimostrazione che ogni iniziativa che abbia una
provenienza politica viene vista dalla gente come il fumo agli occhi.
Però, vista l’età e la permanenza di
parlamentari nei loro scranni, si crede che il tutto possa avere un senso,
anche se non si comprende il “24 ore su 24”, come se il Parlamento sia in seduta
continua per l’intero arco della giornata e della nottata.
Ma torniamo alla permanenza dei nostri
parlamentari; sapete chi è l’onorevole di “più lungo corso”? Il signor Giorgio La Malfa – figlio del compianto
Ugo – che siede in Parlamento da 37 anni, a pari merito con Pisanu, dopo questi
due capofila, abbiamo Matteoli con quasi 30 anni, alla pari con Casini e Fini,
mentre D’Alema può vantare solo 25 anni di “servizio” e la Bindi solo 20.
Se questi signori non hanno fatto nient’altro
per campare, la permanenza è grande, ma se questi, invece, hanno prima lavorato
in qualche altro settore e poi sono approdati alla politica, è addirittura
grandissima.
C’è poi da dire qualcosa sulle “agende”, vero
totem politico che racchiude tutte le sapienze del Mondo; al vertice,
ovviamente, quella del Prof. Monti che viene sbandierarla a destra e a manca;
gli ultimi sondaggi danno Bersani stabilmente in testa con oltre il 40% dei
consensi e questo mi sembra un dato difficilmente scalfibile dal Prof, il quale
– vista la mala parata – sta brigando per cercare una sorta di alleanza con il
PD in vista di una governabilità che però – almeno al momento – non viene ben
spiegata agli elettori.
Monti, che sembra avere perduto un po’
dell’affetto del Presidente Napolitano e anche della Chiesa, comincia a
comportarsi proprio come un politico, cioè quella figura che gli italiani
stanno rigettando per buttarsi nelle braccia di Grillo; a proposito delle
intenzioni su cosa fare, Monti si è lasciato sfuggire una sua frase: “cambierò
la legge elettorale”; lo hanno detto in molti, ma poi quando si è trattato di
passare dalla teoria alla pratica, tutti hanno visto che conveniva lasciare le
cose come stanno.
Sono certo che Monti saprà come nasce l’attuale
legge elettorale; non è un parto del solo Calderoli, ma nasce sulla base di una
analoga legge “inventata” in Toscana dall’allora Governatore Claudio Martini
che ebbe a dire: “saranno le primarie lo strumento per selezionare i politici
da eleggere” e così tolse il voto di preferenza.
È solo una battuta, ma l’inventore delle
primarie, non ha partecipato a quelle del PD di poche settimane or sono,
rifugiandosi in un “listino per VIP” in modo da avere assicurato il posto in
Parlamento; quando si dice la coerenza!!